Cap.12

495 48 2
                                    

''Capii di essermi innamorato di lei quando mi accorsi che mentre ero con gli altri mi mancava lei, ma quando stavo con lei non mi mancavano gli altri.'' 

--- --- ---

Stai 'parlando' con Alphis, la scienziata reale, di cosa successe qualche ora fa, si, sono passate ore mentre tu eri svenuta, ti sei accorsa che in questo periodo non fai altro che dormire, ti senti stanca, senza energie, la ragazza-dinosauro ti raccomandò dicendo che tutto ciò era per mancanza di cibo ed allora ti diede qualcosa, avevi lo stomaco chiuso, non capivi il perché, quello era cibo normale, finalmente, ma non riuscivi a mangiarlo, ti sembrava disgustoso, in un certo senso, hai alzato lo sguardo verso lo scheletro, dopo la battaglia, secondo il racconto della scienziata, ti aveva portata qui, con le poche energie che aveva ed era svenuto subito dopo, ora non si è ancora svegliato, ti mordi le labbra per poi riguardare il cibo sul comodino, la ragazza-dinosauro sta continuando a parlare di qualcosa ma, notando che non le prestavi attenzione, iniziò ad incamminarsi verso la porta, ti dispiaceva, l'hai vista girarsi verso di te e ti sorrise, come per dire che non era nulla, ormai c'era abituata, quando la porta venne chiusa hai preso il vassoio ed hai iniziato a mangiare, lo hai finito dopo un bel po, sospiri per poi posarlo di nuovo e ti alzi, lentamente, dal letto, avevi notato che le ferite sono guarite del tutto ed non sapevi come, cammini per un po, non ti ricordavi come si faceva, ormai non camminavi da qualche giorno, ma non ti sei arresa hai continuato a farlo finché non ti sei ritrovata inginocchiata a terra, priva di forze, cerchi di rialzarti, non ce la fai proprio, stringi i denti e, grazie alla scrivania che era davanti a te, ti sei alzata, avevi le gambe molli, sembravano fatte di gelatina, ti sei diretta verso il letto, ti sei appoggiata al ferro di esso per poi andare alla sua destra e sederti sopra al materasso, anzi, ti sei stesa, giri il corpo verso lo scheletro notando il capo di suo fratello dormire affianco a lui, da quando ti sei svegliata non lo hai mai visto allontanarsi da lui neanche un secondo,  neanche quando era venuta quella donna-pesce che gli diceva di staccare un po la spina, sorridi alla faccia che aveva fatto appena sentito quella battuta squallida. 

Chiudi gli occhi, senti dei mugolii provenire dal letto affianco, apri lentamente gli occhi, notando che pure lo scheletro basso lo stava facendo, ti siedi sopra al materasso mentre lui guardava suo fratello ed gli accarezzava il capo, sorridi, ti stava guardando in quel momento, distogli lo sguardo mentre lo senti ridere piano, prendi il quaderno, che era posizionato all'estremità del materasso, ed scrivi sopra ad una pagina pulita, ''Hai fame?'', gli scrivi, lui scuote il capo in segno di 'no', riposa lo sguardo sul fratello, ti mordi il labbro inferiore, tutto screpolato per via della vecchia temperatura in cui eravate sotto posti, ti ricordava tua madre quando tu eri piccola, prima di scoprire ciò che ti stava facendo 'lui', ricevevi affetto da lei anche dopo la separazione ma non era più la stessa, non ti pensava come prima, era indifferente sulla tua esistenza, anche se non la dava a vedere, senti la porta spalancarsi ed molti scheletri entrare per poi circondarlo, erano anche loro non molto conciati bene, i vestiti di tutti erano strappati ed, non potevi vedere gli HP, ma sapevi che in quel momento erano molto deboli, non quanto lo scheletro che era steso sul letto, ovviamente, senti un peso accanto a te, posi lo sguardo su chi sia ed noti uno scheletro, ti sembrava che si chiamasse Dust, avevi notato che molto più silenzioso degli altri ed il meno emotivo, posi lo sguardo sullo scheletro, ti stava guardando,  ma il contatto non durò molto, venne distratto dai suoi compagni che gli domandavano cosa fosse successo, a salvarlo venne Alphis, che mandò tutti nei propri universi. 

Noti che il fratello si era svegliato ed ora stava parlando con l'altro, si alzò ed uscì dalla porta, sicuramente rassicurato ma non tanto sicuro, infatti spuntava dalla porta ogni due per tre per chiedergli se gli servisse qualcosa o se stesse bene, ed altre domande, ne erano molte, trattieni una risata, quei due dovrebbero fare i comici, pensi prima di stenderti ed girarti verso il muro, senti le molle dell'altro letto ed dei passi avvicinarsi a te, gli fai spazio per stendersi, dato che avevi capito le sue intenzioni, vedi la coperta alzarsi per poi abbassarsi ed un braccio scheletro circondarti la vita, chiudi gli occhi, il silenzio prende il possesso della stanza, almeno credevi. 

''Non ti azzardare a fare la sprovveduta come qualche ora fa, okay?'' 

Annuisci, senti la stretta aumentare ed gli occhi abbassarsi, sei di nuovo stanca, dovresti riprendere a mangiare cose più sane, secondo la scienziata, dato che ciò che ti davano i due scheletri non era proprio adatto al tuo corpo, guardi la mano scheletrica che sta giocando con il lenzuolo, sorridi, poi non credi ci farcela per molto, chiudi gli occhi cadendo fra le braccia di Morfeo.

--- --- ---

La guardava chiudere gli occhi ed prendere sonno tranquillamente, sospira piano mentre ripensa a ciò che aveva visto nel sogno, era stato Nightmare a farglielo vedere, perciò non si doveva fidare più di tanto ma ne era rimasto scettico, vede la ragazzina cambiare posizione, girandosi verso di lui, ringhiò piano, era impossibile che una come lei potesse diventare come lui era una cosa che non poteva accadere, poi si ricordò di ciò che era successo qualche ora fa ed a ciò che gli aveva detto, era colpa sua se l'anima della sua preda era cambiata, e di chi altri se no?, sospirò frustrato, questa situazione lo stava mandando fuori di testa, non che già non lo fosse, ovvio, riguardò la ragazzina, gli si era spostato un ciuffo di capelli, essi si erano posizionati davanti all'occhio sinistro, li prese per poi arricciarli fra le sue dita, ne erano in pochi i mostri che ne avevano, fra questi c'era la 'Regina Undyne', i suoi erano si un rosso accesso, li si poteva paragonare al fuoco se non fosse un pesce, sorrise, si dimenticava spesso che era una copia del Sans originale ed, come tale, faceva battute squallide, un po troppo se per questo. 

Posò il ciuffo ed ricircondò la vita della ragazzina, poi chiuse pure lui le orbite, non doveva pensarci ora, finché non usava la sua magia poteva stare tranquillo, fin a quel momento doveva recuperare molto L.O.V.E., non poteva vietarle di usare la magia se non aumentava di potenza, ed poi, salvato da una ragazzina, per di più umana, no, questo mai, ne valeva del suo orgoglio. 

You know what? I eat you... (Horror!Sans x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora