Cap.3

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"C'è sempre un pò di verità dietro un 'stavo scherzando'.  Un pò di curiosità dietro un 'solo per chiedere'. Una scarsa conoscenza dietro un 'non lo so'. C'è sempre un pò di dolore dietrio un 'va tutto bene'. "

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Non sapeva se essere arrabbiato o felice alla notizia che suo fratello aveva trovato e catturato l'umana, il suo nuovo bocconcino, aveva detto a lui che l'aveva vista prima lui e che era sua ma non ne voleva sapere...

Ed ora?  Ed ora si ritrova in camera sua ad aspettare che venga il suo turno di incontrare l'umana, ma un lato positivo c'era, quel dannato fiore non avrebbe mosso una foglia finché non si sarebbe ripreso.
Ha sentito i passi di suo fratello dirigersi verso la sua stanza e bussare la porta per poi dire che sarebbe andato a prendere l'umana ed sarebbe tornato subito, non rispose, rimase a pensare la faccia dell'umana appena l'avrebbe visto, non stava più nella pelle.

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Ti sei svegliata in un posto buio e molto freddo, l'unica fonte di luce era lo spiraglio sotto la porta che era posizionata sopra le scale, ti sei alzata di busto ed hai sentito un suono di catene, hai guardato il punto dove proveniva il rumore ed hai notato che eri incatenata alla gamba destra, peccato che l'oggetto era piuttosto largo ed ti sei subito liberata.
Ti sei guardata intorno mentre ti alzavi, hai mosso le gambe verso le scale anche se te le sentivi molle ed era abbastanza difficile camminare, hai fatto un solo scalino, la porta si è subito aperta rivelando uno scheletro abbastanza alto con gli abiti che sembravano un'armatura abbastanza strana e sporca di, quello che sembrava, sangue, vi siete guardati negli occhi, lo scheletro ti ha preso per un braccio ed ti ha portata fuori, in un lampo ti sei ritrovata dentro una casa, inutile dirlo che essa era in disordine e piena di macchie cremisi, ti ha fatto sedere sopra un divano tutto malandato, sporco anche esso, mentre si diresse in cucina.

Ti sei guardata intorno con fare curioso ma anche spaventato, lo scheletro ritorno subito con un piatto di spaghetti in mano, essi era 'addobbati' da occhi e sangue umano, gli occhi dovevano essere le polpette e il sangue il sugo, te li posti dicendo:

"Vuoi mangiare gli spaghetti?"

Hai cercato di trattenere il conato di vomito e di scuotere il capo velocemente, allora lo scheletro urlò un nome che hai capito essere Sans, una porta al piano di sopra si apre violentemente come violentemente si chiuse, dei passi scesero le scale, noti lo scheletro di prima sorriderti maligno per poi guardare l'altro, hai indietreggiato, per quanto ti era possibile, ed hai abbracciato le gambe mentre nascondevi la testa tra di esse, avevi una paura sopra umana di quello scheletro e sospettavi che anche quell'altro avesse l'intenzione di ucciderti.
Per tutto il tempo hai sentito dire dall'Osso-per-cani, cioè Sans, chiamere il più alto 'bro' ed hai intuito essere fratelli ma non hai ascoltato molto dato che cercavi di calmare il tuo battito cardiaco, stavi per avere un'attacco di panico, cosa che non ti capitava da anni ormai, e ti serviva qualcosa per calmarti, ti sei seduta con le gambe incrociate ed hai preso il quaderno e la penna, hai iniziato a disegnare tua madre con in braccio il pargoletto, hai un'immensa nostalgia di loro, ma ti sei fermata quando hai sentito qualcun'altro sederti affianco a te ed la porta di entrata essere chiusa.

Hai sentito lo sguardo del più basso su di te, ti sei imposta di non ricambiarlo e di continuare il tuo disegno ma egli ti fece girare il viso per far incontrare il suo, ecco di nuovo il panico, il suo sorriso era malignio e malizioso, il suo sguardo era immerso nella pazzia ed essere a pochi centimetri di distanza non ti aiutava, affatto, hai deglutito silenziosamente mentre di lascia e guarda attrove, sbatti le palpebre chiedendoti come poteva cambiare atteggiamento da un momento all'altro, prima di guardava per poi distogliere lo sguardo pensando chi sa cosa, hai continuato a disegnare ma lo hai di nuovo avvertito, il suo sguardo su di te.
Hai girato pagina iniziando a scrivere la frase: "Cosa vuoi?", mostrando poi il quaderno, sbuffa divertito mentre abbassa il quaderno in modo da incrociare il tuo sguardo e continuare a sorridere.

"Voglio divertirmi prima di ucciderti."

Lo hai guardata arrabbiata ma con una punta di paura, tu non eri e non sei un giocatolo che poi viene buttato, in questo caso ucciso, quando e come vuole, il suo sorriso scomparve, se prima eri impaurita dal suo sguardo pazzo, quello serio lo era di più.
Tu sei alzata prima che lascia ti colpisse, hai chiesto mentalmente dove spuntasse ma dovevi pensare a scappare ed non a quell'ascia piena di sangue secco, hai posato subito il quaderno nella borsa ed avete iniziato un'acchiaparella molto macabro, la porta venne aperta, appena in tempo, ed lo scheletro alto entra con una busta con se, il più basso ritorna sul divano mentre tu sei appoggiata al tavolo della cucina, il silenzio era una tortura...

Il più alto si avvicina a te e ti chiede se vuoi aiutarlo a preparare gli spaghetti, era ossersionato secondo te, hai annuito debolmente ed avete inziato a cucinare, gli hai mostrato alcune cose che faceva sbagliato e per fortuna non si arrabbiava facilmente come il fratello, o almeno credevi, hai preparato la tavola sotto richiesta dello scheletro mentre lui preparava i piatti.
Ti sei seduta di fronte ai fratelli, davanti a te c'era il più basso che non faceva altro che guardarti con pazzia, ti faceva venire i brividi, ma hai mangiato, anche se volevi vomitare, non volevi sapere a chi appartenesse quei occhi e neanche quel sangue, hai lasciato solo gli occhi nel piatto che vennero mangiati dallo scheletro davanti a te, hai preso il piatto e lo stavi per posare se non fosse che lo scheletro di fermo per un braccio e mise il suo e quello del fratello nel tuo, ti lasciò e hai posato i piatti, li hai lavati anche se non te l'avevano detto a parole ma i loro sguardi dicevano tutto, eri da solo poche ore lì e già te ne volevi andare, ma chi sano di mente non lo vorrebbe.
Hai posato i piatti, ti sei asciugata le mani sopra la tua felpa e ti sei diretta in 'soggiorno', i due fratelli stavano discutendo su qualcosa ed sembrava abbastanza grave per la faccia del più basso ma quel sorriso pazzo ritornò appena ti vide, sicuramente aveva qualcosa in mente.

"Umana... "

Hai rivolto il tuo sguardo al più alto, che non sapevi ancora il nome ma credevi che presto lo avresti saputo, il suo tono di voce è molto alto da farti rompere i timpani ma non hai mosso un muscolo aspettando ciò che voleva dirti.

"Io, il grande Papyrus... "

Ecco come si chiama...

Hai pensato mentre stringevi il tessuto dello zaino a monospalla tralls tue mani, sicuramente ciò che avrà da dirti non ti piacerà come gli spaghetti che ha preparato, anche se li hai mangiati senza repliche.

"Ho deciso che dormirai nella stanza di Sans, mentre lui dormirà qui, sul divano."

Volevi morire, stavi per entrare nella tana del lupo anche se era solo per la notte ma dentro di tu sapevi che passerai più tempo lì dentro che in qualche altro posto, non sai mai quando quello scheletro potesse apparire da un momento all'altro nel bel mezzo della notte e solo Dio sapeva cosa avesse in serbo per te.
Lo scheletro più basso ti diede la chiave della sua stanza, era inutile chiuderti a chiave da quello che ti avevo detto Flowey mentre correvi, a pensare a Flowey il tuo sguardo divenne triste, lo scheletro sapeva teletrasportarsi, eri fottuta, speravi vivamente non letteralmente, ed ti fece vedere quale delle due era, quella a destra, sei entrata notando che era tutto in disordine e anche sporco di macchie cremisi, soprattutto sul letto, ti sei diretto verso esso sedendoti dopo averlo raggiunto con passo lento, ti sei stesa senza metterti sotto le coperte dato che avevi una dannata paura di cosa avresti trovato sotto di esse.

Hai osservato il soffito chiedendoti che ore erano, hai guardato il tuo orologio da polso notando che era già sera, eri sbalordita...
Saranno passati pochi minuti ma a quanto pare qui il tempo è molto più veloce, hai chiuso gli occhi dopo aver appoggiato il braccio sul tuo grembo e l'altro su i tuoi occhi cercando di non pensare al peggio, che prima o poi ci sarà quella luce di speranza davanti al tuo cammino ma, hey, chi vorresti prendere in giro? Sei in una situazione di merda e non potevi fare nulla per uscine, se poi c'era non sapevi da dove iniziare.                                                                                                 Eri davvero in una situazione di merda. 

You know what? I eat you... (Horror!Sans x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora