Cap.2

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Ti sei ritrovata a ricordare la tua vita, per filo e per segno, ed hai visto che non era una di quelle vite di cui andarne fieri, sin dall'asilo all'elementare hai dovuto prenderti cura di te stessa senza l'aiuto degli altri, hai sempre fatto tutto da sola con la paura che se ti fossi affezionata a qualcuno prima o poi se ne andrà lasciandoti una ferita sempre aperta, proprio come aveva fatto lui, tuo padre, lo hai sempre voluto un bene nell'anima e trascorrevi quasi sempre con lui le giornate libere ma non sapevi che era tutta una finzione, che prima o poi sarebbe arrivato il momento che quell'uomo si togliesse la maschera.

Era metà luglio quando tutto ebbe inizio, ed eri solo una bambina di 6 anni che non capiva il perché del comportamento di tuo padre, da un pò di giorni ti trattava male e ti picchiava senza un motivo, ma ciò solo quando tua madre non c'era, era sera ed stava per arrivare una fitta pioggia del suono dei tuoni che sentivi fuori, stavi mangiando in silenzio mentre tuo padre guardava la TV e non voleva assolutamente essere disturbato, ti sei alzata cercando di non far rumore con la sedia e hai posato il piatto insieme alla forchetta e al bicchiere dentro al lavandino, ti sei diretta verso la tua stanza con passo felpato ma il pavimento di legno ti tradì e questo innocuo rumore fece infuriare tuo padre, gridò-sussurrò il tuo nome, hai iniziato a tremare mentre ti avvicinavo a tuo padre con la testa china, ti prese per il braccio e ti portò in cucina dove di spinse per terra mentre frugava tra i cassetti delle posate, hai indietreggiato quando hai visto tuo padre prendere un cortello, tipo quello che usano gli chef, era enorme, e si stava avvicinando pericolosamente a te, hai indietreggiato fino a rimanere con le spalle al muro, il suo sguardo era colmo di rabbia e sembrava quasi che i suoi occhi fossero rossi, ma letteralmente, abbassò velocemente il coltello ma tu hai schivato per un pelo però ti sei procurata una piccola ferita.
Iniziò la pioggia come iniziò quello strano scontro che faceva ridere tuo padre, hai sempre amato la pioggia ma in quel momento l'hai maledette in tutte le lingus possibile, perché, essa, ha fatto venire un blackout ed stare al buio con un uomo che ti vuole uccidere non è una bella cosa, ti sei nascosta in camera tua, dopotutto eri solo una bambina, ed ti sei nascosta sotto al tuo letto sperando con tutta te stessa che non venga a cercare in quella stanza, le tue preghiere furono vane e dopo minuti di nascondino finalmente, o sfortunatamente, ti trovò, si mise sopra di te ma mentre stava per ucciderti entrarono, nella tua stanza, degli uomini armati che puntavano verso tuo padre e tua madre che era dietro di loro che guardava quest'ultimo trucemente.

In quei giorni di pura paura hai iniziato a non parlare fino a farlo per sempre, perché lui diceva che eri troppo fastidiosa e se non avessi chiuso quella boccaccia ti avrebbe ucciso all'istante, lo schock è stato troppo grande per essere curato negli anni e l'unico modo che hai di parlare, senza dare fastidio, era fare i gesti con le mani o con il viso, oppure scrivere come ti ha consigliato Toriel.

Ma quello non era il momento di perdersi in futili pensieri, dovevi riprendere il controllo del tuo corpo, scioglierti in qualche modo.
Speravi che fosse solo un brutto sogno, un incubo, e che presto le urla di tua madre ti avrebbero svegliata, ti sei abbracciata ed, mentre indietreggiavi lentamente, ti sei pizzicata il braccio scoprendo che, purtroppo, non era un sogno ma la verità e se non facevi in fretta quell'Osso-per-cani ti avrebbe tagliato la testa con quell'enorme ascia.

Hai schivato, per un pelo, e hai rotolato sulla neve, ti sei alzata velocemente ed hai corso il più lontano possibile...

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Tsk! Se l'era fatta scappare come uno alle prime armi, ed ciò gli diede molto fastidio ma sorrise, divertito, lo stesso, la sua nuova preda era molto interessante ed, riprendendosi dallo 'scock' si mise subito sulle sue tracce, putroppo Snowdin era in piena tempesta e il nuovo strato di neve copriva le traccie ma una cosa sapeva...

Sarebbe arrivata a Snowdin prima o poi e non se la sarebbe fatta scappare come prima.

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Ti sei fermata appoggiandoti ad albero, era come rivedere la vicenda di molto tempo fà, sembrava che il destino ce l'avesse con te ed ora vuole finire ciò che lui ed gli altri non sono riusciti a fare, facendo entrare nella tua vita un nuovo personaggio.

"Sei stata fenomenale, (T/N)!"

Hai sorriso al fiore con grande fatica ed le tue energie ti stavano abbandonando, ti sei seduta ai piedi dell'albero mentre chiudevi un pò gli occhi, Flowey ti rassicurò dicendo che avrebbe fatto da guardia ed che ti avrebbe svegliata se avesse visto un mostro nei paraggi, ti sei affidata alle sue... Foglie, ed sei caduta in un modo parallelo dove rivivevi la scena di pochi minuti fà chiedendoti come avesse fatto, essa, a sostituire l'altra.

Ti sei svegliata di scatto sentendo delle urla, si trattava di Flowey, non riuscivi a distinguere bene le forme ma hai visto un mostro mettere K.O.  Flowey ma lo lasciò in vita ed si avvicinò a te che nel mentre hai 'guardato' il tutto senza interferire, il mostro ti prese a mò di sacco di patate e ti fece allontanare dal tuo compagno di avventura, peccato che da tempo ormai lo consideravi come un'amico ed ora, come ti sei asperrata fin dall'inizio, ti stavi separando da lui contro sia il tuo che il suo volere, ha lasciato che il sonno ti prendesse di nuovo ed hai detto, mentalmente, addio al tuo primo amico.

Angolo ⓜⓔⓔ

Secondo voi chi sarà il mostro che vi ha rapito?  Io ho diverse idee ma, per lasciare suspance, non ve le dirò.
Hihihihi.

Bay bay!!

You know what? I eat you... (Horror!Sans x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora