four

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Sorriso.
Sempre se si può chiamare così; aveva semplicemente alzato leggermente l'angolo destro delle sue carnose labbra, quando il ragazzo che osservava, aveva preso un libro per lui, siccome era posizionato troppo in alto per la sua povera altezza.

Tipica scena da shojo.

Pensò, per poi andare a sedersi su uno dei tanti tavoli -rigorosamente da solo- della biblioteca della scuola.

Non sapeva neanche lui perché aveva preso quel libro, e sicuramente quel ragazzo avrà pensato fosse un secchione o altro, siccome aveva proprio beccato un libro di Freud.

Fece spallucce, problemi suoi.
I libri erano la seconda cosa che lo facevano rilassare dopo le sigarette: la copertina del libro era sempre liscia e spessa, ed era piacevole da toccare.
Gli piaceva anche l'odore del libro, ogni libro aveva un odore diverso, ma ognuno era comunque piacevole. Era piacevole anche il guardare le scritte sulle pagine e toccare le pagine. Ogni libro aveva anche il tipo di carta diverso, ma lui comunque preferisce le pagine leggermente ruvide. L'ultima cosa, era il suono che usciva quando girava le pagine, era una cosa stupenda.

Tutto ciò era strano?

Beh, non importa.

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