six

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Sospiri.
Erano ciò che Jimin stava cacciando in continuazione da quando era tornato a casa sua.

Lui e quel ragazzo, avevano chiacchierato per neanche dieci minuti, e che avrebbe dato per parlarci ancora e ancora.

Si buttò sul suo amato letto e guardò il soffitto, poi prese il suo guanciale e lo abbracciò chiudendo gli occhi e iniziando a immaginare come potesse chiamarsi il ragazzo.

Era stato davvero stupido da parte sua non chiedergli il nome, ma ormai non poteva farci niente.

Mumei* stava ballando come sempre tra l'altro. Era così bello guardarlo, che non si trattenne e iniziò a ballare con lui.
Erano perfettamente coordinati, e quando intrecciavano le loro mani, Jimin sentiva la morbidezza delle sue mani e arrossì nel vedere la sua manina piccola in confronto alla sua.
Si abbracciarono, e Jimin si sentiva così protetto tra le sue braccia.

Immediatamente aprì gli occhi, e iniziò a darsi cuscinate in faccia da solo per tale pensiero.

Poteva mai essere innamorato?

D'altronde sapeva la parola, ma non il significato, infondo, nessuno glielo aveva spiegato.






*Mumei= in giapponese, "senza nome" si riferisce appunto al ragazzo di cui non sa il nome.
Volevo scriverlo in coreano, ma suonava meglio in giapponese lol

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