22 giugno

75 3 4
                                    

Immaginati la vita che hai sempre sognato. Immagina la persona con cui vuoi stare.
Immagina il lavoro dei tuoi sogni.
Stai vivendo la vita che immaginavi?
Sei la persona che volevi essere quando eri piccolo?
Ora apri gli occhi.
Da un occhiata a ciò che ti circonda.
Com'è il panorama?
Ti piace ciò che vedi?
Sarebbe bello rispondere di sì, ma se ciò non fosse così ti do un consiglio.
Alza quel culo e realizzati.
Forse queste parole potranno sembrare crude, dure o senza un minimo di tatto, ma in realtà sono solo la verità.
Cosa aspetti? Che qualcosa ti cada dal cielo senza che tu abbia fatto nulla per guadagnarlo?
Bhè, amico mio, allora mi sa che hai sbagliato di grosso.
Dobbiamo smetterla di aspettare che qualcosa accada, dobbiamo farla accadere noi.
Nuova regola: niente rimpianti.

Ormai è una settimana precisa che sono arrivata, e mi sto davvero abituando a questi ritmi un po' frenetici, ma completamente liberatori.
Ormai stanno arrivando quasi tutti, ed il campo si è finalmente riempito di visi sia nuovi,che conosciuti, ed è davvero una gioia rincontrare vecchi amici e conoscere persone nuove.
La convivenza con la mia amica è ,forse, una delle cose più belle di tutta la mia vita, apparte qualche indecisione sui turni per cucinare, o lavare i piatti, o fare altre varie pulizie, ci intendiamo alla grande e riusciamo sempre a trovare una soluzione, anche perché abbiamo quasi sempre le stesse idee.
<< Beaaa>> urlo dalla cucina
Sento un lamento provenire dalla camera
<< oggi tocca a te lavare i piatti>> continuo ad alzare la voce
<< dopoooo>> ridacchia.
Cosa ride?
<< no, ora, visto che sono quasi le 16:30 e non voglio poltrire tutto il giorno in casetta, quindi muoviti che dopo usciamo>> la raggiungo in camera lanciandogli un cuscino.
<< eh vabene, però sta sera vai tu a comprare il la cena, eh>> si alza con malavoglia sbuffando.

Una volta finito, mi infilo velocemente un costume bianco con tutti ricami sulla superficie,comprato l'anno scorso, ma talmente bello che non potevo non portarlo, un paio di pantaloncini, ed usciamo.
Il caldo è quasi insopportabile, le cicale cantano e quel fruscio leggero di persone che urlano e si divertono dalle piscine, è quasi rilassante.
Sto tranquillamente camminando per la stradina principale, mentre messaggio al telefono con una mia amica, chiedendo come si sta la, nella mia città originaria,quando sento Bea darmi una gomitata alle costole abbastanza forte.
<< ma sei scema?>> alzo di scatto lo sguardo fissandola male.
Senza dire niente, mi fa cenno con gli occhi di guardare avanti a me, ed appena lo faccio, per poco che non lascio cadere a terra il telefono.
Ho il cuore a mille, il respiro affannato e non riesco a credere ai miei occhi.
Esattamente avanti a noi, vedo scendere da una grande macchina nera un ragazzo che non posso non riconoscere.
Non appena i suoi occhi verdi incrociano i miei, abbasso immediatamente lo sguardo, imbarazzata.
Lo vedo scendere dall'auto sempre con quella sua aria da bulletto di strada, mentre si mette una mano tra i capelli tirandoli indietro.
Indossa un paio di jeans ed una maglietta nera semplice, come suo solito, tirandosi avanti agli occhi gli occhiali da sole, e buttando a terra il suo zaino, ormai palesemente usato è consumato, che riconosciamo ogni anno.
Ah..Volete sapere il suo nome?
Bhè, è difficile da scortare.
Yuri
Yuri è per molte il ragazzo più affascinante del campus, quel ragazzo dal sorriso perfetto, dagli occhi incredibilmente belli, dalle  tenere fossette ai lati della bocca,dalle labbra carnose da volerle provare,dal piercing al sopracciglio da cattivo ragazzo, dal ciuffo affascinante che continua a tirarlo indietro con le dita, dalla rasatura ai lati, dall'altezza quasi esagerata, dagli addominali non troppo scolpiti, ma evidenti, dai diversi tatuaggi e...dalla sua inconfutabile reputazione da "bad boy" e dal suo carattere talmente complicato da capire che ogni ragazza diversa che si fa a sera non sa spiegare.

Mi schiarisco la voce ridacchiando in modo nervoso, mentre ci affrettiamo a procedere senza dare troppo nell'occhio, dato che è una cosa che odio stare al centro dell'attenzione, e non appena giriamo l'angolo, non riesco a trattenermi urlando di gioia.
<< oh cazzo Beaaa,ma lo hai vistoooo?>> mi metto una mano sulla fronte, fermandomi di colpo
<< Dio, quanto è bello>> urlo ancora.
<< ma quindi anche questo anno lo rivedo? Oddio siii, ma non ci posso credere!>>
<< si, amo, però adesso calmati>> ridacchia Bea.
<< calmarmi? Sai questo cosa vuol dire? Che "Mister Holiday" invaderà ancora ogni mio singolo pensiero per l'intera estateeee>>

{{ "Mister Holiday" è il soprannome di Yuri, dato da molte ragazze qui al campo}}

Oltre ogni distanzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora