Le persone possono spezzarsi, è vero.
Ma quello che si è spezzato si può ricomporre, ed una ferita può guarire.
E non importa quanto sarà buio fuori, il sole serverà di nuovo, per tutti.<< regà, me sta a salì la botta>> dice Christian con il suo solito accento romano.
Ridacchio mentre lo vedo accasciarsi indietro.
Anche io mi sdraio, osservando le numerose stelle che si vedono splendere nel cielo,per poi socchiudere gli occhi.
<< Ragà, chi c'è?>> domanda Francesca sentendo delle voci.
<< oddio, c'è qualcuno?>> urla Chiara.
<< pff>> sbuffa Sebastiano alzandosi.
<< non c'è nessuno>> sussurra Giorgio.
Apro un occhio vedendo in lontananza delle sagome, muoversi.
Per non rischiare che sia qualcuno di importante,come la polizia, e per non rischiare casini, prendo subito il restante della mia erba,incartata,ponendola nella tasta della felpa sperando che non cadi.
Non faccio in tempo a nasconderla, che le sagome si vedono chiaramente: sono tre ragazze.
<< non ci credo>> mormora Francesca.
<< chi sono?>> chiede Christian
<< sono quelle tre che stanno sempre insieme: quella rossa, quella nera e quella mora>> spiega sempre lei.
La rossa.
Ora ricordo, era quella che ho incontrato al ristorante per comprare le pizze.
La mora credo che sia quella che, sempre al ristorante, stava di spalle.
La nera non cel'ho presente.
Si stanno avvicinando e non sembra che si siano accorti di noi.
Mi rimetto seduto mentre le osservo venirci incontro.
<< carina la rossa>> commenta Christian.
<< non fà per te>> scherza Sebastiano.
<< carina quella con i jeans lunghi>> fà un commento Alessio.
<< io preferisco quella al centro con la maglietta lunga>> ridacchia Giorgio.
Io mi limito a fare spallucce.
<< ma la smettete?>> scatta in piedi Chiara << mi sembrate dei bambini in preda agli ormoni>> continua.
<< siamo maschi>> rispondo semplicemente.
<< e quindi?>>
<< e quindi ragioniamo con il cazzo invece che con la testa>> ammetto la verità.
Chiara fa una faccia sorpresa, come se non si aspettasse una risposta tanto semplice quanto vera.
Gli altri ridono, mentre Chiara sbuffa tornando seduta.LUCIA
<< noemi, Cristo, andiamo via>> sussurra Beatrice
<< ma perché?>> urla Noe
<< ma che cazzo urli? Senti, non mi va di andare lì da loro..>>
<< ma perche?>> ripete lei
<< perché... ehm... non voglio,okay?>>
Io non le sto nemmeno ascoltando: siamo al molo perché io e Bea volevamo venire nel 'nostro' posto per stare un po' per i fatti nostri, ed improvvisamente ho notate la presenza di altri.
Inizialmente non li avevo riconosciuti, ma poi quando ho sentito il pungente odore di erba, ho capito che non poteva non essere Yuri ed il suo gruppo.
Ora siamo sulla piazzola al centro, dove ai lati ci sono gli scogli che si uniscono infondo a ferro di cavallo: dove c'è lui.
Non appena lo avevo riconosciuto, non ero riuscita più a capirci nulla.
<< Luci...>> mi scuote Noemi
<< mmh>> mi riprendo.
<< quindi..?>> domanda Bea
Non rispondo.
<< quindi vuoi andare là oppure ce ne torniamo al campus?>> mi domanda Bea.
Cosa?
<< dai Luci, andiamocene>> mi strattona per un braccio Bea.
Una parte di me se ne vorrebbe andare il più lontano possibile, lontano da lui, dai suoi problemi e dalla sua compagnia di amici,ma l'altra mia parte, quella più irrazionale, non desidera altro che poterlo vedere da così vicino...
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Oltre ogni distanza
Romance"Ho comunque sempre scelto te. Ti ho scelto anche con la distanza di mezzo, con la paura di non vederti. Ho sempre scelto te perché nessuno è in grado di essere al tuo livello. Ho sempre scelto te perché il tuo sorriso non riesco a trovarlo sul volt...