Yuri

31 1 0
                                    

Io non voglio cancellare il mio passato, perché bene o male mi ha reso quello che sono oggi. Anzi, ringrazio chi mi ha fatto scoprire l'amore e il dolore, chi mi ha amato e usato, chi mi ha detto ti voglio bene credendoci e chi lo ha detto solo per i suoi sporchi comodi. Ecco, per questo ringrazio me stesso per aver trovato la forza di rialzarsi ed andare avanti, sempre.

Sono riuscito a mandare via quella ragazza giusto in tempo.
Non appena la moretta si allontana vedo alle mie spalle un'ombra muoversi, e capisco che è arrivato.
<< Oscar>> lo saluto
<< Yuri, amico, come va?>> dice in tono sarcastico.
È difficile distinguerlo nella notte, a causa della sua pelle scura.
<< bene, amico>> dico a denti stretti ripentendo le sue parole.
Stringo un pugno non appena ridacchia accendendo  una canna proprio avanti ai miei occhi.
<< che fai,bello? Ricadi nei tuoi vizi?>> mi porge Oscar la sua canna.
<< No>> rispondo serio, scansandogli la mano.
Mi agita avanti agli occhi quella piccola cartina piena d'erba, per provocarmi.
E ci sta riuscendo.
Cazzo se ci sta riuscendo.
<< Nicolò mi ha detto che hai lasciato,eh>> continua
<< si, non smercio più quella merda>> rispondo
<< come no? Eravamo dei grandi. Avremmo aumentato il giro,che tutti avrebbero saputo il nostro nome...>>
<< per poi finire quarantenni con i neuroni talmente fusi da non riuscire più a contare fino a 30?>> lo interrompo, sempre più nervoso.
<< Amico... chi ti ha fatto diventare così?>> mi da una pacca sulla spalla.
Se mi tocca ancora giuro che gli stampo un pugno in faccia.
Non resisto più.
Questa mattina Oscar è riuscito a contattarmi, nonostante abbia cambiato numero e telefono per chiudere del tutto con quel brutto girone, per chiedermi di vederci.
Lui era un po' il fratello maggiore di me e Nicolò, ci ha insegnato tutto sul campo della droga e come aggirare gli sbirri.
Ci forniva i "pacchi" da consegnare e noi agivamo.
Ma, come ho già detto, ho chiuso con sta roba.
<< arriva al punto, Oscar>> sospiro per calmarmi.
<< rientra, ritorna con noi, siamo una famiglia, ricordi?>> tira su il braccio, mostrando qualcosa.
A causa della notte non riesco a vedere cosa mi sta indicando, ma in realtà lo so benissimo: mi sta mostrando il nostro marchio.
Il mio primo tatuaggio l'ho fatto a 16 anni ed è appunto un " marchio" che unisce me, Nicolò e Oscar, come un unica famiglia.
<< ormai non più>> sputo a terra.
<< un ultimo lavoro Yuri, poi hai chiuso>> insiste.
Alzo lo sguardo senza rispondere.
<< sta arrivando un grande carico, macché dico, enorme, e abbiamo bisogno del migliore, cioè tu>> si avvicina di un altro passo.
<< mmh>>
<< dai su, guardiamo in faccia la realtà... Nicolò è bravo, ma tu, tu sei il migliore, e lo sai>>
<< No>> lo fisso intensamente nei suoi occhi scuri.
<< come no, amico?>> mi sfida con i suoi occhi neri
<< ho detto che ho chiuso>> sto alzando un po' troppo la voce.
<< sai che Nicolò non riuscirà a gestire la cosa da solo, vero?>>
<< si invece c'è sempre riuscito>> mi gratto la nuca dal nervosismo
<< c'è sempre riuscito perché c'eri tu, eri la nostra certezza>>
<< pff>> sbuffo
<< eri discreto, ma non troppo, passavi inosservato, ma non troppo, ed hai venduto più tu in 3 mesi che Nicolò in 6>>
<< lasciate stare Nico allora..>> dico stringendo l'altro pugno.
Scoppia in una fragorosa risata prima di rispondermi << e poi? Chi farà il lavoro sporco?>>
<< trovane altri..>> suggerisco
<< questo non è un lavoro per tutti, Fratello,tu lo sai bene, abbiamo bisogno di gente veramente brava...>>
Non rispondo
<< quindi ci stai?>> ripete
Un secondo di silenzio ci segue.
Un ultimo lavoro....
Un ultimo lavoro....
<< dai, Bro, lo sappiamo tutti e due che non riusciresti a non farti di sta merda...>> ridacchia.
<< no, Oscar, io lascio>> sputo a terra dandogli le spalle.
<< allora non mi dai altra scelta...>>
Cosa?

Oltre ogni distanzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora