YURI

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Quando si è piccolo quello di cui abbiamo paura è il buio, la notte, perché i mostri si nascondono sotto il letto.
Da grande, i mostri sono diversi...

Eccomi tornato in questo schifo di posto.
Ho passato tutto l'inverno scorso in una merda di centro per riabilitazione per drogati, e l'inverno prima, quando ero ancora minorenne, in uno stupido collegio per "ragazzi che hanno difficili situazioni familiari"
Fanculo.
Fortuna che arrivato a 18 anni, me ne sono andato.

Alzo la musica il più possibile, sperando di coprire tutti i discorsi di mio zio, che si sta raccomandano con suo figlio di comportarsi bene ed in modo adeguato: in pratica gli sta dicendo di non prendere il mio esempio è di non seguirmi nelle mie scelte.
Quando finalmente se va, Alessio, mio cugino, si butta sul divano mentre si rolla una sigaretta.
<< non gli hai ancora detto nulla eh>> gli do una pacca sulla spalla.
<< dai Yuri, lo sai come è fatto mio padre, se gli dicessi che fumo mi butterebbe fuori di casa>> dice, mentre mette il filtro.
<< bravo cocco di papà>> mi accendo anche io una paglia.
<< hai fame?>> mi domanda.
<< sto morendo>>
<< pizza e birra?>>
<< andata>> ci alziamo in contemporanea.
Usciamo da quella piccola casetta all'angolo della strada, con una deliziosa veranda in legno,per dirigersi al ristorante del campus, a piedi.
Mentre percorriamo il viale principale, non perdo occasione per osservare le varie ragazze che mettono sempre di più in mostra la loro mercanzia in modo davvero delizioso, facendo facce soddisfatte nel vedere due ragazzi come noi aggirarsi per il campus.
Io e Alessio, siamo praticamente cresciuti insieme, anche se sono due anni più grande di lui.
Mio zio (suo padre) mi ha sempre aiutato moltissimo, vista la mia grave situazione familiare, mi ha sempre sostenuto nei momenti più difficili della mia vita e ospitato negli ultimi mesi.
Visto che ormai ho raggiunto la maggiore età, posso portare la macchina e ho un conto in banca aperto,ha accettato di lasciare me e suo figlio da soli nella loro casetta estiva.
Ovviamente, come ogni anno, sto ritrovando tutti i miei amici, e mi dispiace ammetterlo, ma Alessio è drogato quasi quanto me.

Entriamo nel ristorante e, mentre ordiniamo, sento gli occhi di tutti puntati su di me.
Vedo in particolare una ragazza, dai capelli rosso fuoco, scrutarmi i numerosi tatuaggi che ho sulle braccia, per poi passare al viso e leccarsi le labbra.
Mi sembra di averla già vista l'anno scorso, è una delle solite ragazze che si vestono con quei pochi centimetri da far risaltare tutti i loro punti migliori e sembrare delle sciacquerete che vogliono solo il tuo cazzo.
Sospiro scrutandola: non è male, cioè, una bottarella gliela darei pure.
Ad un tratto si gira abbracciando una ragazza dai lunghi capelli scuri schiariti sulle punte.
È di spalle e non riesco a guardala in viso, ma a giudicare da dietro, ha un bel fondoschiena, bello pieno. Lo osservo per qualche altro secondo , prima di andarmene soddisfatto con le birre in mano.
In poco tempo, io e Alessio divoriamo tutto e, prima delle 22:30, decidiamo di uscire per rincontrare i nostri vecchi amici.
Indosso il mio solito paio di jeans neri non troppo attillati, una semplice maglietta bianca e i miei anfibi, per poi prendere tutto il necessario ed uscire.
Io e Alessio camminiamo per quelle stradine buie e, non appena vedo una nuvola di fumo, capisco che li ho ritrovati.
<< ciao, cazzoni>> urlo con un sorriso abbracciandoli uno per uno.
Il primo è Giorgio, lui ha la mia età ed è di sicuro uno dei miei migliori amici.
L'ho incontrato il primo anno che sono arrivato qui, perciò lo conosco da quasi 5 anni.
Procedo poi con quel mingherlino di Christian per poi passare a Sebastiano.
Passo poi a Chiara.
Bhè, ammetto che io e lei abbiamo avuto una sorta di "storia" se così si può definire, per me non era altro che una delle tante trombamiche che si trovano in giro.
Lei voleva di più.
Ma io non sono fatto per le relazioni, non lo sono mai stato e penso che mai lo sarò.
L'anno scorso ero attratto sopratutto dalle sue tette stratosferiche, che poi però si sono rivelate un completo fallimento, colpa del push-up.
L'ultima a cui do un affettuoso abbraccio è Francesca.
Lei è stata la prima cotta di mio cugino, infatti hanno la stessa età, poi però lei si è rivelata una stronza madornale che gli ha distrutto il cuore.
Io glielo avevo detto: niente legami.
Questa è la mia regola che mi porto avanti da sempre.
A cosa serve una fidanzata se puoi scoparti ogni sera una diversa?

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