Yuri

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Si guarisce.
Si guarisce da tutto.
Dalle assenze.
Dai ricordi.
Dalle dipendenze.
Con il tempo, non si elimina, si accantonano semplicemente.
Perché, si sa, tutto passa ma niente si dimentica.
Dimenticare è vietato.

<< passa qui>> mi fa cenno Giorgio indicando la mia terza birra.
Sbuffo una folata di fumo dalla bocca mentre gli cedo la bottiglia.
<< quindi te la sei trombata o no alla fine?>> mi domanda Christian.
<< certo che sì>> gli faccio l'occhiolino
<< solo tu puoi farti la figlia della tua insegnante >> ridacchia Alessio
<< bhè, è stata una botta e via>> sorrido tra me e me al ricordo. Susy o Sara...o...bhè... qualunque sia stato il suo nome, aveva davvero un fisico da favola, ma con la bocca...mmh...ci sarebbe stato da lavorare.
<< tutto questo mi ricorda qualcosa...>> dice in modo sarcastico Chiara.
Si riferisce palesemente alla nostra "storia" dell'anno scorso.
<< ah si? Cosa?>> alzo un sopracciglio.
La vedo tutta impettita sbuffare nervosa prima di prendere un altra boccata di fumo.
Tutti noi siamo seduti al molo, che dista circa 10 minuti a piedi dalla spiaggia del campus, bevendo birra e fumando qualche sigaretta, aspettando che Sebastiano arrivi con l'erba.
Si, tutto quel periodo passato al centro anti-drogati, non è servito ad un cazzo.
Certo, non mi faccio più di cocaina,ne di qualsiasi altra porcheria del genere, ma, bhè...ogni tanto qualche canna ci sta.. no?!
Mentre me ne sto tranquillamente leggendo gli ultimi messaggi su whatsapp, sento qualcuno toccarmi la coscia.Mi volto di scatto e vedo Chiara prostrarsi in avanti, verso il mio viso.
Non mi sposto, voglio proprio vedere cosa voglia fare. La vedo stirarsi quel suo top già di per se microscopico per mostrare ancora di più la mercanzia che ha.
La osservo protendere in avanti le sue labbra e leccarsele in modo seducente, ma non mi fa nessun effetto. I suoi occhi scuri vagano in cerca di una mia risposta, perché ho capito esattamente quello che vuole, ma, detto sinceramente, a me non va.
Gli faccio un sorrisetto innocuo prima di votarmi dall'altra parte.
Gli ho fatto recepire il messaggio, visto che la sento imprecare, prima di prendere la seconda birra.
La musica pompa dalla nostra piccola cassa quando Sebastiano ci raggiunge finalmente.
È strano, sono circa due settimane che non tocco questa roba, e non vedo l'ora.
Seba mi fa un cenno di consenso quando mi consegna il mio ordine.
<< Nicolò ha detto che la prossima volta vuole te>> mi dice all'orecchio.
Nicolò è, diciamo, colui che porta dentro il campo tutta quanta la roba, per intendere. Io e lui abbiamo sempre lavorato insieme e guadagnavamo veramente molto, ma dopo l'anno scorso e dopo essere stato dentro quel cazzo di centro di riabilitazione per drogati, ho deciso di lasciar perdere, dato che noi non ci occupavamo solo di procurare cosucce semplici come l'erba, ma avevamo tutto un giro nostro molto più importare.
<< non si è ancora dato per vinto? >>ridacchio mentre inizio a rollare la mia canna.
<< acquando pare no>> fa spallucce.
Dieci minuti dopo sto tutto in un mio mondo, sento finalmente la testa leggera e tutti quei miei problemi che mi tartassano i pensieri, sembrano improvvisamente inesistenti.
È come stare in un altro mondo, dove non ti devi preoccupare di niente, te ne stai lì tranquillo senza avere più una preoccupazione al mondo, e quasi quasi, ti sembra che tutto non debba essere così pesante.

Oltre ogni distanzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora