Piego la testa verso destra ammirando l'alba, i colori del sole che sta sorvendo sono qualcosa di sconvolgente che non avevo mai visto prima.Quando avevo deciso di passare la notte nel retro di questo pick-up non avevo pensato che effettivamente la luce ci avrebbe svegliati molto presto. Ma a dirla tutta non so dire se dormirei in qualsiasi caso.
Ieri sera Justin ha preso il mio cellulare e ha risposto alla chiamata di mia madre, non ha detto una parola e ha riattaccato, poi ha aperto la chat dei messaggi e le ha scritto che mi avrebbe vista presto. Io in cuor mio spero ancora di no.
Questa notte ho sentito Justin muoversi nel sonno, un incubo probabilmente, ma ho finto - volutamente - di non accorgermene.
E' stato lui ieri sera a pregarmi di farlo, avrebbe odiato vedermi sveglia per colpa sua.
Adesso ho la schiena intorpidita e le gambe che mi fanno male visto che le ho tenute piegate per tutta la notte. Justin si muove al mio fianco un'altra volta e adesso si sposta la coperta di dosso.
"Sei sveglia?" domanda in un sussurro posandomi una mano sul fianco.
Annuisco girandomi verso di lui.
"Buongiorno" sorride appena, "E buon compleanno".
"Buongiorno, e grazie" ridacchio sfiorando la catenella che ho legata al collo.
Il suo regalo mi ha decisamente presa alla sprovvista ma è davvero magnifico e perfetto, so che a Catlin sarebbe piaciuto e questa è la cosa più importante.
Mi metto seduta stiracchiandomi.
"Mi piacerebbe andare a mangiare una pizza" dico schiacciandomi le ginocchia contro il petto, "E' il mio compleanno infondo".
Justin inarca un sopracciglio prima di lasciarsi andare ad una risata e di ridere.
"Sono le cinque di mattina, Hails" dice poi.
"Lo so" annuisco dando uno sguardo attorno a noi dove appena scorre una macchina sull'asfalto, "Questa sera intendo".
"Oh" lui annuisce, "Direi che si può fare ma prima propongo di trovare un modo per darci una rinfrescata e poi mangiare qualcosa".
Effettivamente è presto ma il mio stomaco sta grugnendo animatamente e mi mangerei volentieri qualcosa, così annuisco.
"Conosco un bel bar, ma aprirà solo tra tre ore" dico guardando l'ora sul display del mio cellulare.
Justin salta giù dal pick-up con un balzo facendo leva con le braccia sul bordo del retro, si stiracchia le gambe e sbadiglia prima di afferrare le chiavi del motore.
"Allora adesso andiamo a lavarci" dice aprendo la portiera del posto del guidatore.
Mi passo i palmi delle mani sugli occhi e corrugo i sopraccigli.
"Lavarci?"
Annuisce di nuovo bevendo un sorso d'acqua dalla bottiglietta tra i sedili, "Salta su".Non ribatto ma mi piacerebbe sapere quale folle idea gli sta attraversando il cervello, con Justin non posso essere mai sicura di nulla o tranquilla.
E' come un treno al alta velocità.
Prendo posto sul sedile del passeggero coprendomi con la coperta di lana che ci ha fatto compagnia tutta la notte, non devo essere un gran bel vedere senza trucco, con i capelli scompigliati e appena sveglia ma riesco a non importarmene al momento.
So che Justin non vorrebbe che mi facessi questi problemi quando sono con lui.
Impugna il volante con entrambe le mani e avvia il motore iniziando a sfrecciare lungo le strade asfaltate della Florida. Sono sorpresa di come si muova bene in uno Stato che non è il suo.
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Un vicino di troppo
ФанфикHailey non ha mai avuto una vita semplice e la morte della sorella non migliora certo le cose. Cacciata di casa dalla madre scossa dalla perdita della figlia, Hailey dovrà trasferirsi a Manhattan dal padre che non vede da anni. Questo si è ormai rif...