capitolo 5

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Sto cercando di capire se sto ancora respirando o meno, credo che il cuore mi si sia fermato nel momento in cui mi sono sollevata sulle gambe e mi sono guardata intorno.

Da qui il pubblico sembra ancora di più e stanno tutti gridando, dalle prime alle ultime file.

Scorgo Alyce che agita le mani in aria e alza i pollici verso l'alto nella mia direzione.

Giro su me stessa guardandomi intorno, Rebakah mi fissa dal basso e ha il suo solito sorriso stampato in faccia, si tiene la testa con il dorso della mano puntando dritta verso di me.

Ho la sensazione che tutto questo la diverta.

"Jackie, non abbiamo tutta la notte" grida Jace alle mie spalle.

Jackie alza gli occhi al cielo e punta l'indice di fronte a lui dritto verso un gruppetto di ragazze che iniziano a gridare per l'euforia.

Una fa un passo in avanti e sale sul ring venendo accanto a me.

Vorrei mettermi a gridare.

Cosa diamine sta succedendo?

"Perfetto, direi che il rito di iniziazione può iniziare" dice Jace abbassando di poco il volume della voce, "Jackie, fa vedere al nuovo arrivato come funzionano le cose nel Bronx" aggiunge urtando il ragazzo.

Questo annuisce e passa le mani sulle guance della ragazza immergendole le dita fra i capelli biondi, per un attimo ho paura che debba picchiarla o qualcosa del genere, invece la attira a se e inizia a baciarla.

Non so cosa significhi tutto questo e guardo la scena in silenzio tra le urla di apprezzamento generali.

Quando i due si staccano Jackie ha il fiatone e la ragazza - che non ho mai visto prima - si abbassa imbarazzata gli shorts che le sono saliti a un'altezza impronunciabile.

"Bene" la testa di Jace fa un cenno, "E' il tuo turno, novellino".

Il pubblico esplode in un applauso e tutti guardano nella mia direzione, Justin piega la testa verso di me e arriccia le labbra socchiudendo di poco gli occhi.

"Vuol dire che dobbiamo baciarci?"

La mia voce esce acida e meno convinta di quanto volessi, non capisco perchè ci sia una ragazza come me sopra questo ring, sarebbe sicuramente stata meglio una in minigonna, Justin avrebbe fatto una figura migliore.

Lui piega leggermente la testa e anche così mi sovrasta di dieci buoni centimetri, fa un passo nella mia direzione e il mio braccio sfiora il suo.

"Perchè non vuoi baciarmi forse?"

Non faccio in tempo a ribattere che mi prende il viso fra le mani e preme la bocca contro la mia.

Le sue dita scivolano fra i miei capelli mentre le nostre labbra iniziano a muoversi le une sulle altre, le braccia mi scorrono incontrollate dietro le sue schiena e le mie unghie si stringono sulla carne del collo, mentre le dita si attorcigliano alle ciocche di capelli della nuca.

La sua grande mano prosegue lungo il mio fianco afferrandomi la vita e i nostri petti si scontrato violentemente facendoci gemere, i suoi denti mi pizzicano il labbro inferiore e la lingua scivola su quello superiore.

E' il miglior bacio che qualcuno mi abbia mai dato e quando finisce sono senza fiato, ho le labbra socchiuse e il fiatone.

Quando apro gli occhi Justin mi sta osservando, si passa una mano fra i capelli e alza lo sguardo su Jace, che immagino sia alle mie spalle.

"Direi che il rito è andato alla grande" dal tono di voce potrei dire sia soddisfatto ma ho la mente troppo annebbiata per fare constatazioni, "L'incontro può iniziare".

Un vicino di troppoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora