Chapter 17

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Sento la sveglia suonare ed immediatamente penso che la mia giornata incubo sta per ricominciare. Allungo la mano cercando di spegnerla, se solo ci riuscissi... Mi alzo ad occhi semiaperti e spengo quelbenedetto aggeggio.
Scendo dal letto e dallo specchio vedo che sono messa peggio di uno zombie: la vita è bella!
Vado in bagno a sciaquarmi la faccia e poi scendo giù a vedere se Jason ha sentito la sveglia. E come immaginavo non l'ha sentita... gli tiro via la coperta ed il cuscino contemporaneamente e lui apre gli occhi.
"Buongiorno" sorrido nel vederlo in uno stato di trance
"Oddio no. Non voglio andare a scuola!"
"Dai che è l'ultimo anno e poi finisci con questa benedetta routine" lo aiuto ad alzarsi ed andiamo tutti a prepararci.
* * *
"Posso provare a guidarla io?" chiede Jason indicando la macchina
"Un solo graffio e sei morto!" lo avverto e gli lancio le chiavi che prende euforicamente per poi entrare in macchina. Guida per un'oretta circa e poi per le otto ed un quarto siamo, purtroppo per noi, nuovamente a scuola.
Mentre scendiamo dalla macchina mi accorgo però di parecchi sguardi addosso a noi il che mi irrita e non poco.
" Avanti, tirate fuori taccuini e penne per gli autografi e cellulari per le foto" esorto sarcasticamente chiunque ci stia guardando con la risata di Jason per sottofondo. Una volta che è arrivata la corrente al cervello degli spettatori, si dileguano in pochi secondi.
Sbuffando ed alzando gli occhi al cielo per l'invadenza delle persone, mi dirigo verso Rachel e Corynn insieme a Jason.
"Kimb..." i loro sorrisi si spengono quando la confusione e la curiosità attraversano i loro volti " Jason?!"
"Sì, starà un po' a casa mia. Per via dei genitori..." lascio la frase in sospeso nel vedere Rachel e Jason che non si staccano gli occhi di dosso. Più evidente di così... meglio lasciare i due piccioncini soli
"Ah-ah..." risponde vagamente anche Corynn guardando la sua amica divorarsi Jason con gli occhi e lui fare lo stesso.
" Okaaaaaaaaaaay, Corynn ci andiamo a fare un giro?" Più che una domanda è un comando camuffato, che Corynn recepisce al volo ed accetta la mia proposta senza esitazione. Così ci allontaniamo e ogni tanto ci giriamo a guardare Rachel, che ora è tutta rossa ed ha lo sguardo basso per l'imbarazzo, e Jason, che ha attaccato bottone.
Io e Corynn ci guardiamo e scoppiamo a ridere: la ragazza dei consigli d'amore si vergogna a parlare e non riesce ad approcciare con la sua crush? È socialmente impossibile!!!
"Quella lì è pazza di Jason" confessa Corynn
" Non si era proprio capito, sai?"
Non appena mi giro dall'altra parte vado a sbattere contro qualcosa di solido, ma non un muro o qualcosa del genere, poi alzo lo sguardo... non è un muro, decisamente no!
"Ma la smetti di venirmi addosso ogni santa volta?!" gli sbraito contro
"Sei tu che devi stare attenta biondina, a meno che non lo fai di proposito. Se vuoi parlarmi o passare un po' di tempo con me basta dirlo, non c' è bisogno che ti butti addosso" ammicca e sorride beffardo insieme ai suoi amichetti. In anticipo il ragazzo oggi, eh? Bene ho più tempo per fargli fare qualche figuraccia in più!
"Cosa ti fa pensare che io voglia passare del tempo o anche solo parlare con uno come te?" lo stuzzico
"Attenta a come parli"
"Altrimenti che fai? Mi picchi come hai fatto con Matt? Ti riduci a livelli ancora più bassi di dove già sei?" gli passo davanti lasciandolo lì impalato
Facciamo qualche passo in silenzio e mi sembra sempre più strano che Corynn non abbia ancora aperto bocca riguardo a ciò che ho detto a Richard. Nemmeno il tempo di finire di pensarlo che la sua voce raggiunge le mie orecchie.
"Perchè fai l'acida con lui? Non vedi che ci sta provando?"
"Ci sono mille altri modi per conquistare una ragazza molto più normali e semplici rispetto a come sta facendo lui, e con me il suo approccio non funziona. In particolare questo suo approccio!"
"Capisco, ma digli di lasciarti stare altrimenti non lo capisce"
"Nah..." nego con la testa " voglio fargli fare ancora un po' di figuracce"
"Sisi certo, faccio finta di crederti"
"Non mi piace, Corynn!" esclamo esasperata
"Riepto, faccio finta di crederti" decido di non controbattere tanto non mi crederà comunque quindi è meglio rinunciare.
Continuiamo a chiacchierare ancora un poco e non appena arrivano le nove entriamo a scuola per prendere i libri e dirigerci ognuno nelle proprie classi. Io e Rachel abbiamo l'ora di matematica insieme quindi ci avviamo verso la C1. Mentre camminiamo la guardo aspettando che apra bocca e dica qualcosa.
"Non abbiamo parlato di chissà che cosa" risponde capendo il motivo per cui la stia fissando
"Allora non dovresti avere problemi a parlarmene"
"Gli ho chiesto un po' di come sono stati i giorni lì in carcere"
"Oddio!" mi porto una mano sulla fronte e chiudo gli occhi sospirando
"Cosa?" chiede preoccupata la rossa
"Tu che sei l'esperta d'amore che da consigli su cosa fare e cosa dire quando sei con il ragazzo che ti piace, vai a parlare proprio di questo?! Dimmi che hai la febbre!"
Entriamo in classe ed il prof, ehm la prof... insomma il trans ci sta già aspettando senza nè libri nè registro. Dio le ha fatto la grazia e non si sente in vena di spiegare o cosa?
Non appena suona la campanella sono tutti seduti, meglio che non si presenti chi fa anche solo 30 secondi di ritardo altrimenti psycomath, il nome che le è stato affibbiato, lo trucida perchè lei deve spiegare subito.
"Ragazzi dobbiamo andare nel teatro perchè la preside deve consegnare gli orari e fare qualche comunicazione" ci spiega e come una mandria di cavalli tutti quanti ci buttiamo nel corridoio scendendo le scale di corsa senza badare alle grida del trans.
Raggiunto il teatro la preside ci invita ad accomodarci e cosi facciamo. "Anzitutto vi chiamerò uno ad uno per ritirare gli orari e poi ho delle notizie da darvi"
Il teatro pullula di alunni e per tutti c'è posto fuorchè per i professori, anche se in realtà un posto libero accanto a me c'è ma preferisco rimanga vuoto piuttosto che dover avere la trans accanto.
La preside inizia a fare dei cognomi e ognuno va ordinatamente a prendere il proprio foglio, e tutto questo via vai fino all'ora di pranzo. Andiamo tutti in mensa prima che la preside ci richiami nel teatro per darci le famose notizie di cui ha parlato, che scommetto siano semplicemente parte del regolamento scolastico di cui nessuno si importa. In poche parole oggi non si combina nulla e meglio di così non si poteva sperare!
Jason ci raggiunge affiancato da Richard che si guarda attorno per cercare posto e la stessa cosa faccio io. Sia a sinistra che a destra è pieno, poi addocchio il tavolo dove stanno Juditte e le sue oche del Campidoglio che hanno occupato posti con le loro borse.
"Hey Juditte!" la richiamo "Togli immediatamente quelle borse o te le butto giù dalla finestra" l'avverto
"No!"
"L'hai voluto tu" prendo tutte le borse e le butto giù dalla finestra facendo fuoriuscire tutti i trucchi al loro interno.
"Oddio ragazze muovetevi!" stramazza Juditte ed insieme al suo gruppo corrono giù per le scale per prendere le borse lungo tutto in cortile.
"Ragazzi, qui c'è posto, se volete potete accomodarvi" li incito facendo un ampio gesto con la mano e loro ridendo prendono posto. Richard guarda fuori dalla finestra e scuotendo la testa sorride.
"Ciao, scusate" ci richiama un ragazzo abbastanza alto con capelli ed occhi castani. E da specificare con un bellissimo sorriso. "C'è posto qui?"
"Sì!" risponde immediatamente Corynn non smettendo di fissarlo e battendo con la mano sul posto libero accanto a lei. Perfetto anche lei adesso si è presa una cotta. "Tu sei nuovo vero?"
"Sì, sono Travis Scott" si presenta il castano
"Bel nome" ammetto, è sempre stato tra i miei preferiti "Io sono Kimberly"
"Io Corynn, lei è Rachel e lui..."
"Io sono Jason" gli sorride lui
"E tu?" chiede facendo un cenno con la testa verso Richard
"Richard Cooper" risponde semplicemente lui "Da dove vieni?"
"Io vengo dal Texas. E voi, siete tutti di qui?" chiede curioso e tutti annuiscono
"No, io no" rispondo
"Ah, sì. Mi hanno detto che anche tu sei nuova e che sei canadese"
"Si beh, in realtà sono svedese, poi ci siamo trasferiti a Toronto ed ora qui" spiego brevemente
"Svezia?! Ora si spiega perchè non funzionano tutte le rotelle: troppo freddo" scherza Corynn e tutti insieme ridiamo.
Continuiamo a parlare ancora un po' con Travis e tra lui e Corynn sembra esserci dell'intesa... prepariamoci per l'imminente annuncio di Travis s Corynn che si mettono insieme!
"Ehi ragazzi facciamo un gioco!" grida Jason e la maggior parte dei ragazzi che sono in mensa si alza e si accalcano tutti insieme al nostro tavolo
"Ho capito che gioco è e mi rifiuto di parteciparvi!" alza le mani in segno di resa Rachel
"Nono, tu giochi e non si discute" la obbliga Jason e lei cede con un sorriso seguita a ruota da Jason "Allora, spieghiamo le regole ai nuovi: ognuno scrive su un bigliettino il proprio nome e lo butta in un mucchio e nell'altro ci scrive una penitenza che verrà messa in un borsellino insieme a tutte le altre. Si pesca un nome ed il nome che esce deve pescare una penitenza e farla"
"Qui si mette male" dico a me stessa mentre scrivo il mio nome su un bigliettino. Poi mi tocca scrivere una penitenza, ma non me ne vengono in mente. Ad un tratto vedo Richard masticare la gigomma e formulo una penitenza vedendo anche altri che masticano chewingum: mastica la gigomma della persona più vicina a te.
Una volta che tutti hanno finito il gioco inizia.
"Facciamo iniziare al nuovo: vai Travis! Pesca un nome, vediamo chi sarà il primo a pagare la penitenza"
Il gioco va avanti per una decina di minuti poi il ragazzo che ha appena buttato il suo cibo nella borsa di Juditte, che ora piange come una bambina, pesca un nome.
"Kimberly" legge il ragazzo
"Pesca una penitenza" mi incita Jason e così faccio, ma non appena la leggo...
"Mastica la gigomma della persona più vicina a te" leggo incredula. Quante probabilità avevo di pescare la mia penitenza? Mi sono praticamente data la zappa sui miei stessi piedi!
Mi guardo intorno e la persona più vicina a me che sta masticando una gigomma è proprio quel troglodita di Richard, che è seduto proprio accanto a me...
"Significa che potrò avere un tuo bacio?" sussurra lui nel mio orecchio
"No, significa che te la togli e me la dai" dico ovvia e schifata allo stesso tempo ma la folla attorno a noi sembra volere il contrario.
"BACIO! BACIO! BACIO!" gridano in coro.
Li guardo sbigottiti, non darò mai il mio primo bacio ad uno come Richard e soprattutto non per uno stupido gioco.
"No!" esclamo nervosa vedendo i miei amici sbalorditi quanto me. Qualcuno mi afferra il gomito, Richard ovviamente, e anche se cerco di liberarmi lui ha la presa forte a differenza della mia forza. "Lasciami" lo supplico terrorizzata da quel che può accadere
"Fidati di me e fingi come solo tu sai fare" mi bisbiglia nell'orecchio e si avvicina alla mia bocca. Sono sbalordita dalle sue parole tanto che non mi rendo conto delle sue mani che si poggiano sulle mie guance finchè non sento il loro calore sulla mia pelle. Immediatamente capisco cos'ha intenzione di fare e decido di appoggiarlo facendo la stessa cosa. Lo vedo sorridere leggermente prima che posi le sue labbra all'angolo della mia bocca. Pochi secondi dopo si stacca ed io fingo di masticare la gigomma in modo tale da essere credibile mentre con la coda dell'occhio vedo lui incastrarsela tra i denti e la guancia in modo da non farla notare a nessuno.
Tutti applaudono ed esultano, come hanno fatto finora, ed il gioco continua ma io continuo a pensare alla premura che ha avuto Richard nei miei confronti ed al nostro finto bacio...

Hate To Love {COMPLETATO}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora