Chapter 15

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Sono le sei e mezzo del mattino, io e Jess siamo in macchina pronte per andare a scuola. Di solito le scuole aprono alle otto e noi saremo probabilmente le prime ad arrivare. Ma non importa perchè se voglio appendere tutti quei fogli devo farlo prima che arrivi Richard e lui arriva a scuola tra le 8:30 e le 8:45. Ieri sera ho inviato un messaggio a Rachel, Corynn e Megan perchè avrò bisogno del loro aiuto per appendere tutti quei fogli sugli armadietti degli spogliatoi, sulle bacheche dei cinque piani, e sugli armadietti dell'ultimo piano.
Ho lasciato Jess a scuola ed io sono con un minuto di anticipo. Non appena scattano le otto vedo le tre ragazze sbucare dall'angolo ed il bidello aprire la porta. Precisione svizzera!
" Kim!" mi chiama Rachel una volta arrivata con Corynn e Megan vicino alla mia macchina.
" Le buste sono in macchina: dobbiamo appendere i fogli sulle cinque bacheche, su alcuni armadietti degli spogliatoi e su alcuni del quinto piano e per finire" spiego mentre ci dirigiamo verso la porta di scuola " sull'armadietto più importante: quello di Richard. Arriva per le 8:30 - 8:45 quindi ci dobbiamo sbrigare"
" Li attacchiamo anche sulle porte dei laboratori, della palestra e di teatro?" chiede Megan
" Sì, brava! Allora Corynn si occupa degli spogliatoi; Rachel delle bacheche, le porte della palestra, dei laboratori e di teatro; Corynn dai qualche foglio in più a Rachel per le porte;" consegno loro le due buste e Corynn fa come le dico per poi allontanarsi con Rachel " tu invece mi aiuti con gli armadietto dell'ultimo piano" mi rivolgo a Megan che annuisce.
Prendiamo l'ascensore ed una volta arrivate all'ultimo piano cominciamo a sparpagliare i fogli sugli armadietti in un ordine abbastanza preciso: una fila si una no tutti sull'armadietto di sopra, nelle file vuote sugli armadietti di sotto, a scacchiera per meglio precisare.
* * *
Sono passati 25 minuti circa e dopo 15 minuti dall'inizio di questa infestazione di fogli Rachel e Corynn, che si sono aiutate a vicenda, ci hanno raggiunto e ci hanno aiutato così abbiamo finito tutto in tempo.
Sul foglio appeso all'armadietto di Richard ho fatto fare la firma a Megan in modo che il ragazzo pensi sia stata lei a vendicarsi e capisca con chi si è fatto nemico.
Nel frattempo siamo uscite dal plesso e ci siamo fatte un giro con la mia macchina in modo che nessuno sospettasse di nulla anche perchè non era arrivato ancora nessuno.
Ritorniamo alle 8:50 precise e scendiamo come se nulla fosse dalla macchina. La campanella suona e tutti iniziano ad entrare. Noi comprese che ci affrettiamo per vedere la reazione di Richard ai fogli.
Appena entrato guarda la bacheca e ottengo la mia, anzi la nostra vittoria: sale sopra arrabbiato e noi iniziamo a ridere. Arrivate all'ultimo piano lo vediamo arrossire peggio di un peperone nel vedere tutti quanti ridere del foglio. Nessuno può immaginare quanto io sia felice.
Raggiunge il suo armadietto e guarda il foglio che avevamo attaccato con la firma di Megan.
" Ehi, Richard! Potevi semplicemente saltare la scuola come hai fatto le altre volte se avevi sonno!" grida qualcuno e tutti ridono
Passano i professori di matematica, musica e fisica, i più severi dell'istituto, e si fermano a guardare un foglio per poi ridere subito dopo.
" Richard! Ridono anche i prof!" fa notare una ragazza
Inizio a farmi spazio tra la folla ed una volta arrivata vicino a Richard insieme alle ragazze gli passo davanti e mi fermo davanti al foglio attaccato al suo armadietto.
" Oh, Megan! Ma sei una genia!" rido guardandola.
Poi con la coda dell'occhio vedo Richard arrossire di nuovo. Che bella sensazione!
Stacco il foglio dall'armadietto, bacio la firma di Megan, lo riattacco e poi mi giro sorridendo a Richard.
" Allora ti sei presa una cotta per me?" sorride con la sua solita espressione da figo indicando il mio bacio rosso sulla firma di Megan.
" No! Ho baciato la firma, non la tua faccia!" faccio notare e tutti ridono " Non mi abbasso ad un livello tale da arrivare a baciare una tua foto, sono ancora troppo in alto per te, specialmente dopo questa!" esclamo indicando il foglio e subito si alza un " ohhhhhhhhhh" dalla folla che ci sta attorno.
E proprio nel momento in cui mi giro per andarmene lo sento borbottare qualcosa: " Non arriverei comunque ai tuoi livelli!" mi giro un attimo e leggo un espressione delusa sul suo volto.
Che significava questa frase? E perchè quell'espressione?
Una volta arrivate al mio armadietto mi fermo e continuo a pensare a ciò che ha detto Richard. Sono stata troppo cattiva?
" Kimberly!" mi giro "L'hai zittito Richard! Sei un mito!" sorrido e apro l'armadietto.
" Dimmi che non siamo state le uniche a sentire quello che ha detto Richard!" fa Megan
" L'hai sentito anche tu?" mi chiede Corynn ed io annuisco ripensandoci nuovamente
" Secondo me quella frase significava qualcosa, e anche la sua faccia delusa" ammette Rachel
" Ma cosa dite ragazze? Non fatevi fantasie! È semplicemente rimasto deluso da ciò che ho fatto e detto! Solo perchè ha fatto così non vuol dire che si è preso una cotta per me" dico
" Mi sa che sei tu quella che si fa le fantasie: noi iniziavamo a pensare a gelosia o qualcosa del genere..." mi corregge Corynn
Resto di spiazzo. Non mi sono mica... Ma cosa dici! Nemmeno se ti dessero i miliardi ti innamoreresti di lui!
" Scusate, è che ho collegato con quello che avete detto l'altro giorno" mi scuso
" Non ti preoccupare. Comunque era tutto programmato il bacio sulla firma, vero?" cambia argomento Megan ed io sorrido " Oddio! Allora sei veramente diabolica!" sorride anche lei seguita subito dopo da Rachel e Corynn.
" Dai andiamo in classe che abbiamo canto, ci vediamo Megan!" ci salutiamo e ci dirigiamo verso la C7.
Mi aspettano due ore di canto e finiranno poco dopo che inizi l'interrogatorio di Jason. Chissà come farà Sam per farmi assistere all'interrogatorio...
* * *
C'è il professore che ci sta ascoltando per vedere a chi assegnare le canzoni per il teatro. Io mi sto annoiando a morte e sono quasi le dieci. Come arrivo in caserma?
Sentiamo bussare alla porta ed il professore dà il permesso per entrare.
" Buongiorno" Mike?! Che ci fa qui? " Volevo sapere chi erano i due testimoni dell'interrogatorio di Jason venerdì" chiede ed io e Richard alziamo la mano.
Ora si spiega tutto... È venuto a prelevarmi da scuola e ad accompagnarmi all'interrogatorio.
" La signorina laggiù" la signorina laggiù?! Dettagli... " Venga con me per favore!" mi alzo e arrivata vicino a Mike, mi prende per il braccio destro ricordandosi che quello sinistro è ferito. " Oggi pomeriggio la riportiamo qui per proseguire le lezioni, le ore di assenza sono già giustificate" spiega al professore passandogli un foglio.
" D'accordo, lo riferirò agli altri professori. Poi oggi pomeriggio la informo di tutto signorina Blaze"
" Buona giornata" saluta Mike con un cenno della mano e tanto di sorriso.
Quel sorriso... Eh sì! Sono proprio cotta di lui! Appena chiude la porta mi abbraccia per salutarmi.
" Non mi arresterai se la signorina laggiù non ti abbraccia, vero?" rido e ricambio l'abbraccio. Anche i suoi abbracci, quanto li amo.
' Dici direttamente che lo ami e basta!' amo è una parola grossa coscienza ' Sisi, come no...'
" No, non lo farei mai piccola mia!" sospiro per il nomignolo che ha usato e continuiamo a camminare fino alla macchina.
* * *
Sono nella stanza antecedente a quella dove Jason è seduto aspettando che arrivi qualcuno ad interrogarlo. Con me c'è Sam che ha un volto preoccupato.
" Che succede?" chiedo curiosa; è inutile, sarò sempre curiosa.
" Niente"
" Mi stai mentendo"
" Sono preoccupato per te!" ammette dopo un sospiro " E se già sapesse che ti è stato affidato il suo caso? Blaze, lei per me è la figlia che non ho mai avuto. Ci conosciamo da tanti anni ormai grazie al tuo lavoro, e non voglio che tu venga uccisa da un pazzo criminale che non ha scrupoli. Nè tu nè Mike, perchè se deve far del male alle persone a cui tu più tieni ci sarà anche lui tra quelle persone."
" Sam" sospiro " sai che questo lavoro può comportare delle conseguenze per ogni caso, ma se ho deciso di farlo vuol dire che me ne rendo conto e che ho deciso di mettermi a rischio volontariamente"
" Che lavoro farai per copertura?"
" La militare, perchè?"
" Ecco perchè dici così" ha un'espressione parecchio triste
" Sam, io no..." mi ferma con un gesto della mano
" Permettimi almeno di abbracciarti prima che tu vada via e me ne penta di non averlo fatto" mi supplica a braccia aperte e senza farmelo ripetere due volte lo abbraccio.
Anch'io l'ho sempre visto come un padre, ma lo sa che nessuna supplica e nessuna persona sarà in grado di fermarmi. Oramai ci sono dentro ai guai e non posso più uscirne a meno che non li affronti. Ed è per questo che sono determinata ad affrontarlo.
" Ti voglio bene Kimberly" mi accarezza la testa.
" Anche io Sam" poi sentiamo entrare qualcuno nella stanza dove c'è Jason e ci stacchiamo per vedere che succede.
Mike farà l'interrogatorio?
" Jason Smith" si ferma e lo guarda negli occhi " sai perchè sei qui?"
" Perchè ho delle confessioni da farvi"
" Ah, davvero?"
" Sì, voglio collaborare con voi. Non voglio che i miei genitori ed i miei amici mi abbandonino pensando che io sia un criminale quando in realtà non lo sono"
" Perchè dici così?"
" Perchè sono stato costretto a farlo"
" Da chi?"
" George Fletcher"
" Il secondo mafioso più temuto dopo il mafioso italiano"
" Si esatto"
" E perchè lo hai fatto?"
" Ha detto che se non lo avessi fatto avrebbe ucciso il mio migliore amico e la mia famiglia." delle lacrime gli rigano il viso " Non potevo non farlo. Ci tengo troppo a loro per vederli morire. Ma a quanto pare non cambia nulla comunque perchè ora i miei genitori mi vogliono disconoscere come figlio ed io? Cosa posso fare? Tanto finchè sono in carcere non può farmi nulla"
" Perchè?"
" Se io avessi confessato mi avrebbe ucciso, ma è meglio che muoia io anzichè i miei familiari e Richard"
" Chi è Richard?"
" Il mio migliore amico, quello che è venuto con me e una ragazza bionda con gli occhi azzurri"
" Sì, ho capito. Sai percaso perchè Fletcher voleva uccidere il tuo preside?"
" Come, non lo avete capito? È il fratello" IL FRATELLO! Lo sapevo che era un suo parente " è sempre stato geloso di lui perchè i suoi apprezzavano sempre di più il preside anzichè lui e così lo ha fatto fuori. Sai com'è: tuo fratello fa carriera e fa un lavoro pulito mentre tu sei solo un vagabondo per loro che non sanno niente riguardo al tuo lavoro"
" E perchè proprio tu?"
" Non ne ho idea." si stringe nelle spalle tirando sù col naso
" Grazie della tua collaborazione. Vedremo di farti uscire il più presto"
" E se mi succedesse qualcosa?"
" Vedremo di assegnarti qualcuno in modo che tu sia protetto, sappi però che potresti essere protetto per anni. Finchè non lo arrestiamo"
" Okay, quand'è che posso uscire?"
" Molto probabilmente tra oggi e domani" Jason annuisce e poi Mike lo accompagna fuori.
Il fratello, lo ha ucciso per gelosia. Non si fa proprio problemi ad uccidere qualcuno questo Fletcher. Come faceva poi a sapere di Richard e Jason? E come mai ha voluto proprio Jason? Qui ci sono due persone dietro, una spia per noi della CIA ed una per seguire i movimenti di qualcuno che gli ha permesso di risalire a Jason.
" È questa la reazione che dovresti avere pensando a ciò che potrebbe accadere a te e alle persone a te più care" mi dice Sam indicando la sedia dov'era seduto Jason che piangeva ed esce dalla stanza.
* * *
Mike bussa alla porta C1 dove ho l'ora di matematica, ora iniziata ormai da venti minuti.
" Buongiorno, sono venuto a riportare la signorina in classe" spiega
" Sì certo! Si accomodi vicino a Richard signorina Blaze. Grazie"
" Buona giornata" saluta tutti quanti Mike.
Perchè vicino a Richard? Possibile che me lo ritrovi sempre in mezzo dovunque?
La professoressa continua a spiegare ma io non seguo, continuo a pensare a ciò che ha detto Jason durante l'interrogatorio.
" Cosa ha detto?" mi chiede Richard a bassa voce
" Ha confessato tutto" rispondo semplicemente e decisa a non dare altre informazioni.
" Tu lo sapevi?"
" Perchè?"
" Sei andata a trovarlo e me lo ha detto"
" Cos'altro ti ha detto?"
" Altri fatti nostri"
" Evidentemente non si fida tanto di te per dirtelo"
" Dirmi cosa?" chiede curioso, ma io non rispondo. Se Jason gliel'avesse voluto dire gliel'avrebbe detto lui, non di certo io.
Continua a darmi gomitate come ad esortarmi a parlare; che poi, a pensarci bene, perchè sto parlando con lui?
" Cooper! La smetta di distrarre la signorina Blaze" gli ordina il pro... la prof di matematica.
" Mi rispondi sì o no?" mi dà una gomitata più forte
" Smettila! Hai sentito la prof?" lo guardo di traverso e lui ricambia
" Belli comunque i fogli con la mia foto. Non ti facevo così diabolica"
" È stata Megan. Io l'ho soltanto aiutata ad appenderli"
" Si certo" sogghingna " Megan non è capace di uccidere una mosca che si mette subito a piangere e le tue amichette non sono così tanto cattive da ideare una presa in giro del genere e mettermi nei guai con il prof di fisica facendomi beccare una nota disciplinare il quinto giorno di scuola" ma studia le persone durante le lezioni o cosa?
" Ho detto che avresti fatto una brutta fine se non avessi tolto quelle robe l'altro giorno. È arrivata la sorpesa!"
" Blaze e Cooper! È l'ultimo avvertimento: uomo avvisato mezzo salvato!" ci rimprovera la prof/ il prof.
" Sentito Richard: uomo avvisato mezzo salvato" faccio notare al ragazzo
" Vale anche per lei signorina Blaze"
" Io sono una donna non un uomo professoressa. E sono nata donna, e lei? Preferisce essere chiamata professore o professoressa?" sono particolarmente cattiva oggi.
" Blaze venga in presidenza con me"
" Mhh, non sarebbe più una riunione tra donne" declino l'invito
" Bene allora chiamo io la preside" esce dalla classe e suona finalmente la campanella.
" Tempo scaduto" esclamo ad alta voce davanti alla classe che mi fissa sbalordita ed esco.
Il corridoio pullula già di alunni pronti a cambiare immediatamente i libri e correre verso l'altra classe.
Sto per aprire il mio armadietto quando qualcuno mi prende per la spalla sinistra provocandomi un dolore allucinante, mi gira e mi sbatte contro il mio armadietto. Stringo gli occhi per il dolore e trattengo un gemito. Poi la mano si sposta e dopo essermi calmata apro gli occhi; non l'avessi mai fatto: mi scontro con quei fantastici occhi verde acqua e rimango ferma a guardarli.
" Cosa mi doveva dire Jason?"
" Se non te l'ha detto c'è un motivo e non sarò di certo io a dirtelo"
" Non voglio farti male di nuovo, dimmelo perfavore" cosa?? Adesso ha anche compassione per me???
" Non ho bisogno della tua compassione"
" È il mio migliore amico e non c'è niente che non mi dica. Se mi ha nascosto qualcosa vuol dire che è grave e non voleva che io lo sapessi. Quindi ti supplico dimmelo!" è davvero preoccupato per Jason, glielo leggo dagli occhi.
" Lo vuoi sapere?" gli do uno spintone in modo da allontanarlo da me " Ebbene, ecco: i suoi genitori lo vogliono disconoscere perchè pensano sia un assassino. E vuoi anche sapere come si sente? Si sente solo, abbandonato da tutti. Il suo migliore amico che sarebbe dovuto essere il primo ad andarlo a trovare e si è presentato dopo tre giorni, TRE GIORNI, che lui si trovasse in carcere! Lì tutti lo emarginano perchè di colore. Ti chiedi ancora perchè non ti abbia detto nulla?" mi sono resa conto di aver alzato un po' troppo la voce tanto da attirare l'attenzione di molti alunni e qualche professore. " Una sola parola: VERGOGNATI!"
Detto questo mi avvio verso il primo bagno che trovo e sento le lacrime iniziare a rigarmi il viso. Piango perchè forse solo ora mi rendo conto di quello che sta passando Jason a causa della minaccia che Fletcher gli ha fatto. E mi potrebbe minacciare nello stesso modo se non abbandono il caso. Non posso aspettare succeda qualcosa prima di abbandonarlo del tutto! Ci vanno di mezzo Mike e mia sorella: non sarei in grado di sopportare due perdite così gravi nella mia vita!

Hate To Love {COMPLETATO}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora