Capitolo 22

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[...]
"Quindi mi stai dicendo che hai sognato di scoparti Emma!"disse Carola a voce alta,per fortuna Valeria non la sentii.
"Zitta Carly!"dissi dandole uno schiaffo sulle mani.
"Allora...ti piace la gnocca di Matematica?"disse ridendo.
"Carola!"dissi alzando il tono di voce.
"E dai!"disse accennando un piccolo ghigno.
"Ammetto che ci ho fatto un pensierino..."dissi arrossendo.
Carola mi diede uno schiaffo sulle mani.
"Okay va bene!Più di un pensierino."
"Ciao Giuliana!Cosa prendete tu e la tua amica?"disse una Caterina di ottimo umore.
"Ciao Cat,un caffe' ed una cioccolata calda,grazie."dissi sorridendole.
Cat andò via e Carola cominciò a parlarmi della sua relazione con Damiano,anzi,di quella che era la sua relazione con Damiano,lei lo aveva lasciato;e io accettai la sua decisione.
Poco dopo arrivò Cat e ci lasciò le nostre ordinazioni.
Carola ricevette una chiamata,era Rosario,diceva che Chiara voleva parlare con Carola e che doveva venire a scuola,subito.
La lasciai andare e andai a pagare,
Stavo per uscire dal locale quando una mano calda afferrò il polso.
"Aspetta,ti accompagno in classe."
Disse Val guardandomi negli occhi.
I miei occhi nei suoi occhi,marrone e blu,blu e marrone,io e lei,lei e io.
Era una sensazione strana ma alquanto piacevole;così tanto piacevole che mi ritrovai a chiaccherare con Valeria per i lunghi corridoi del mio liceo.

Mi vibra il telefono.
Messaggio da +39 34792*****
E lo so
che non si deve dire mai
"per sempre"
ma con te
mi resta difficile.
Gio Evan

Messaggio a +39 34792*****
Chi sei??

Visualizzato.
Nessuna risposta.

"Va tutto bene,Giuly?"disse Val mettendomi il braccio dietro la vita.
"T-tutto okay..."dissi arrrossendo.
Non mi aspettavo un gesto del genere.

Decido di ignorare quel messaggio e progedo la mia 'passegiata' con Val.
Arrivate davanti la classe mi saluta e va via.Suono' la campanella ed entrai,andai a sedermi,ero sola.
Emma era da sua madre.
Julia era assente,che noia.
Arrivò Sonia in tutto il suo splendore e l'ora di arte passo velocemente.
Aspettavamo la professoressa di Psicologia e mi misi a chiaccerare con la ex ragazza di Rosario,Anna.

La prof ci diede buca e quindi uscì dalla classe seguita da Anna.
Percorsi tutto il corridoio e passai davanti all'aula insegnati.
Speravo di vedere Valeria,ma vidi Chiara che parlava con Samantha,sembarava molto incazzata,mi scappo' un sorrido soddisfatto mentre continuavo a camminare con Anna.
Scesimo le scale ed uscimmo fuori.
Fumammo un po' e poi suonò la campanella,eravamo tranquille mentre tornavamo in classe,vidi in lonatananza una bellissima donna sulla trentina o anche più giovane penso,di sicuro era una docente,sembrava un po' impacciata ma era molto attraente.Aveva un paio di occhiali neri e i capelli raccolti,indossava dei jeans chiari ed una camicetta color pesca chiarissimo.
Era più che stupenda.
Ci passò accanto e notai delle piccole rughe sul suo viso,pochissimo trucco,ma non le serviva nemmeno,sarebbe stata bellissima anche senza,mi guardò per pochi secondi negli occhi,così pochi che non riuscì a capire di che colore fossero;poi mi sorrise,aveva i denti bianchi,un sorriso stupendo.
Era bellissima.
Sul serio.

"Cazzo se era bella, ma proprio bella.
Non gli veniva neanche la voglia di guardarle le tette o il culo nè niente, anche se erano bellissimi, cazzo, ma adesso erano semplicemente sommersi dall'essenza di lei.
Quando sentì l'essenza e non visualizzi le parti che la formano, è lì che capisci che ti stai innamorando."

- Irvine Welsh

Quel giorno il mio pensiero a scuola fu uno solo:quella donna.

Non conoscevo il suo nome,non ricordavo il colore dei suoi occhi,ma era come se la conoscessi da sempre,era come se mi avesse stregato,non sapevo il perché quel giorno,e non lo so nemmeno ora.

Saltai le ore successive,andai a chiamare Rosario e la cercai per almeno quattro ore nei corridoi,non la vidi,all'uscita feci la stessa cosa,e non la vidi ancora.
Tornai a casa triste,non mi era mai successa una cosa del genere,nemmeno con Chiara,e sapete tutti che Chiara era tutto per me.

A casa mi annoiavo,non mangiai,non ne avevo voglia.Decisi di leggere un capitolo a caso del mio libro preferito.
Dieci piccoli indiani.
Aghata Christhie.

"Rogers inghiottì di nuovo. «Sono quelle statuine, signore. In mezzo alla tavola. Le statuine di porcellana. Erano dieci. Posso giurare che erano dieci.»
«Sì, dieci. Le abbiamo contate ieri sera, a cena.»
Rogers gli si avvicinò. «Ecco di che si tratta, signore. Ieri sera, mentre sparecchiavo, ce n'erano solo nove. L'ho notato e mi è parso strano. Ma non ho detto niente. E ora, signore, è successo di nuovo. Stamattina, non ci ho fatto caso quando ho apparecchiato. Ero sconvolto. Ma adesso, signore, quando sono tornate a sparecchiare... Guardi, se non mi crede. Ce ne sono solo otto, signore! Solo otto! Non capisco come mai... Solo otto!...»"

- Agatha Christie, Dieci piccoli indiani

Mi vibro' il cellulare.
Messaggio da +39 34792*****
Mmh non lo scoprirai facilmente.

Aggiunsi il numero alla rubrica.

Sconosciuto.

Messaggio a Sconosciuto:
Dai smettila.
Dimmi chi sei.

Massaggio da Sconosciuto:
Sai,una volta ho letto una fanfiction,parlava di un gioco,il gioco delle 20 o 30 domande,non ricordo bene,ma noi ne faremo solo 15.
Ogni giorno,potrai farmi una sola domanda,io invece avrò la possibilità di fartene solo una quando vorrò io.

Messaggio a Sconosciuto:
Perché?

Messaggio da Sconosciuto:
Domanda numero uno,bene,che il gioco abbia inizio.
Perché voglio parlare con te.
Fine.
A domani babe:)

Messaggio a Sconosciuto:
O mio dio!
Sei stronza!
Oppure stronzo non lo so!
Sei maschio?

Messaggio da Sconosciuto:
Hai finito le domande tesoro,a domani.

Ma che stava succedendo nella mia vita?

Beautiful Teacher.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora