Chiunque potrebbe chiedersi chi io sia, o cosa voglia fare, e sinceramente non so nemmeno io quale sia la risposta più giusta o quale sia il mio posto in tutto questo, e non l'ho mai saputo, eppure da un certo punto di vista se siete arrivati fin qui conoscete me e la nostra storia meglio di chiunque altro. Sono qui per raccontarvi la fine di qualcosa di magico, o meglio ancora, sono qui per concludere un percorso che qualcuno ha iniziato qualche decennio fa, come un bambino che scriveva i suoi pensieri su un quaderno, e che ha deciso, come uomo adulto, di far completare a me, come regalo, come ricordo, come un'impronta contro un vetro che non riuscirò a cancellare mai. Proprio a me che non ho mai ben sopportato la fine, che procrastinavo la fine di un libro o di una relazione per paura del fatidico momento in cui avrei dovuto accarezzare quell'ultima pagina. Eppure quell'ultima pagina spiegazzata e macchiata di lacrime, grazie ad un destino sarcastico e maledettamente vendicativo, ho imparato ad amarla, e a non volerla strappare più, anzi a doverla coccolare, a perdermi non solo fra le parole scritte, ma anche in tutte quelle che non ci saranno mai, perché per tanti giorni ho chiuso gli occhi pregando che fosse l'ultima pagina della mia di vita, che quello che avevo vissuto fosse il mio ultimo giorno, che potessi chiudere gli occhi senza aprirli mai più, ma poi tutto é cambiato, e fra lo scorrere apatico di giorni inutili tutti dello stesso colore, alcuni momenti hanno iniziato a brillare, a gridare per essere sentiti, per essere vissuti, e grazie a quei momenti mi sono riscoperto innamorato perso della vita, e di lui, forse più di lui che della vita stessa, perché lui me l'ha fatta riamare, lui me l'ha fatta riscoprire. E adesso mi ritrovo a pregare che i giorni a mia disposizione siano sempre di più, di più, di più, perché se dovessi morire mi porterei dietro il suo ricordo, e lui non lo merita, noi non lo meritiamo, perché io voglio solo che tutto questo viva per sempre, nel mio, nel vostro, nel nostro cuore.
Per sempre.
Come un momento che si incastra fra una costola e l'altra, fra una parola detta e una taciuta, fra il cuore e l'anima.
Per sempre.Ed è per questo che sono qui a raccontarvi la storia di due bambini che si sono conosciuti troppi anni fa in un pomeriggio d'agosto troppo caldo e umido per i canoni inglesi, la storia di due bambini che hanno condiviso prime volte e grandi esperienze, la storia di due bambini che si sono lentamente innamorati l'uno dell'altro senza rendersene conto. Quei due bambini che fra vicissitudini e paure non si sono mai lasciati la mano e che da grandi si sono ritrovati, aspettando all'ombra di altri grandi amori il momento giusto. E quel momento é arrivato, e attraverso un effetto domino, ha illuminato il resto della mia esistenza, fra un gioco continuo di luci ed ombre grazie al quale ogni momento, anche il più difficile, è impresso a fuoco nella mia memoria. Sono qui, come avete ben capito, a raccontare una storia d'amore piena di vita, di speranza, di sogni. Sono qui a raccontare la storia di Harry e Louis, di due uomini che non si completavano, ma si amalgamavano, perché erano pieni di quello che la vita ci consegna, di quel bagaglio che volenti o nolenti siamo costretti a trasportare, e loro erano riusciti a dividersi il peso, ancora una volta mano nella mano.
Loro, noi.
Perché Harry il giorno in cui ci baciammo per la prima volta sentì che forse la mia vita avrebbe avuto senso con te al mio fianco, ma adesso tu non ci sei.
E per un periodo ho pensato davvero che non sarebbe servito a nulla vivere, respirare, mangiare.
Ho pensato che senza di te la mia vita non avesse senso.
E non credere che non abbia pensato di raggiungerti, l'ho pensato così tante volte quando ad occhi chiusi non trovavo il tuo corpo accanto al mio, che ne ho perso il conto, ma poi mi facevo forza, perché con la tua presenza mi hai insegnato che sono forte, che posso farcela da solo, che mano nella mano con la nostra famiglia i mostri non mi avrebbero fatto più così tanta paura, e allora mi rigiuravo che fosse solo un altro dei miei viaggi di lavoro, che ti avrei rivisto presto, che appena arrivato a casa sarei corso da te, avrei corso per il viale di quella casa che ha visto i nostri sogni avverarsi, e che avremmo dormito insieme, pelle contro pelle, cuore contro cuore, e che tutto sarebbe ritornato al proprio posto.
Perché il mio posto è sempre stato accanto a te, il mio posto sei sempre stato tu.
Tu che mi amavi nello stesso modo in cui io amavo te, e non farmi parlare al passato che ricomincio a piangere.
Tu mi ami, no?
Torna indietro Harry, abbracciami forte di nuovo, dimmi che non è finito così il nostro amore, sussurrami ancora una volta ti amo, dimmi che sarà per sempre.
Ritorna Harry, inventati un nuovo addio, fammi sentire che ci sei, ancora.
Dimmi ancora addio perché io lo so che due persone che si amano davvero non si separano mai, perché due persone fatte per stare insieme potranno dirsi mille addii ma non saranno mai separati sul serio, perchè un amore come il nostro non passa, non basta la morte a spezzarlo.
E adesso mi viene da ridere, perché hai lottato così tanto per darmi un futuro, per concedermi il lusso di vivere quella vita che abbiamo vissuto ma che ci ha tolto tanto, perché il tuo tempo non era ancora finito, perché avevamo così tanto altro da fare, ma nel frattempo tu te ne sei andato, cancellando qualsiasi speranza, lasciandomi con le mani sporche di sogni e di amore. Eppure mi reputo fortunato, il più fortunato, perché non a tutti é concessa la fortuna di vivere il vero amore, non a tutti é permesso vivere quel piccolo ma al tempo stesso infinito paradiso che è stata la nostra vita fino a meno di un anno fa.
Mi dicono che alcune persone siano destinate ad amarsi, ma non a stare insieme, sarà il nostro caso amore.
Eppure io non riesco a credere che sia finita qui, che con la tua morte tu abbia messo un punto al nostro amore, ci sono voluti così tanti anni per curarlo, per vederlo sbocciare in silenzio, come si fa con le cose più belle, perché sai che se avessimo urlato sarebbe scappato via, come una stupida farfalla.
Ma tu ci sei, no?
Sei qui con me, ed io ti sento.
Riesco a sentire tutti i momenti che abbiamo passato insieme urlare dal fondo del mio cuore, li sento urlare per sempre.
Per sempre.
Come me e te insieme nel nostro parchetto, due bambini che non sapevano cosa riservasse il loro futuro, mentre mangiavano caramelle, ma con un'unica consapevolezza: la loro amicizia non sarebbe finita.
Per sempre.
Come me e te che scoprivamo cosa significasse diventare grandi, con tutte quelle prime volte che abbiamo fatto insieme.
Per sempre.
Come il tuo profumo appiccicato ai vestiti, come la sensazione dei tuoi capelli fra le dita, come la scarica elettrica della tua pelle contro la mia.
Per sempre.
Come due innamorati che si sussurrano ti amo e che sanno non finirà mai.
Per sempre.
Come due persone che decidono di dividere la propria vita, e che una vita se la costruiscono, insieme.
Per sempre.
Ma sono solo adesso, e tu ci sei ancora.
Nei miei ricordi, nel mio cuore, nella mia anima, e credimi se ti dico che da qui non uscirai mai, e fin quando resterai con me, vivrai.
Per sempre.
Da qualche parte, in qualche modo, grazie a chissà quale regalo divino, ti sento ancora accanto.
E ti ringrazio, perché forse lo sapevi che mi avresti salvato ancora, perché forse te lo sentivi che senza una prova tangibile del nostro amore io avrei pensato fosse solo qualcosa di troppo bello per essere vero, per essere mio, ma hai voluto raccontare questa storia, hai voluto mettere insieme questi attimi, hai voluto scrivere questo diario, anche se sapevi che non avrebbe avuto di certo un finale felice, hai raccontato la nostra storia anche se sapevi che la fine di questa sarebbe stata anche la tua, ma ti ringrazio per questo, un altro grazie da aggiungere alla lista infinita di cose che ti devo. Perché ogni volta che la leggerò mi ricorderò che dalle cose più semplici nascono le avventure più belle, e che ogni cosa, in qualche modo, ha un origine ed una fine.
Tranne noi che vivremo per sempre, in queste pagine, nelle nostre foto, in altre mille corpi che si ameranno come abbiamo fatto noi, o almeno ci proveranno.
Per questo se un giorno mi leggerai, se un giorno ti capiterà di sfogliare le pagine di questo libro, in un'altra vita, o in altre cento, in cui un tuo amico, il tuo fidanzato, tuo marito, che sarò sempre io, in ogni ruolo, ed in tutti contemporaneamente, ti consiglierà questo libro o lo starà leggendo ad alta voce per te, vorrei solo che tu sapessi che sto bene. Che con te ho perso un po' di paure, e che ho ritrovato qualche amico, che continuo ad arrivare sempre in ritardo, ad ascoltare musica vecchia e a sapere a memoria le poesie di Neruda. Vorrei solo dirti che Louise si sta per sposare e che io sarò il testimone, forse piangerò, perché grazie a te ho imparato a vivere ogni momento al cento per cento.
Vorrei solo dirti che la pasticceria va bene, che il muro è ancora pieno di foto, che costringiamo ancora chiunque a scrivere una frase.
Vorrei solo dirti che mi invento ogni notte una storia diversa, una vita diversa, ma poi so che la nostra è stata la migliore, la più preziosa, che di meglio non posso neanche immaginare, che sei stato tutto quello che posso desiderare.
Vorrei solo farti sapere che sto bene, nonostante tu non ci sei a vedermi invecchiare, col le rughe ormai sedimentate sulla mia pelle, a vedermi vivere, con la stessa vitalità di quando avevo 15 anni, a vedermi morire, solo nel mio letto, a invocare il tuo nome. E forse è meglio così, perché in fin dei conti non mi sarei perdonato di farti provare quello che provo io tutti i giorni. Perché il dolore non sparisce, il ricordo non sparisce, l'amore non sparisce.
Tu non sparisci.
Perché tu sarai per sempre.
E ci ritroveremo, io lo so, perché mi stai aspettando, forse dall'altra parte, forse in un'altra vita.
Ma ci ritroveremo, e ci ameremo, perché non esiste universo dove io e tu non ci amiamo.
Non esiste universo senza di noi.
Non esiste vita senza di te.
Non esisto io senza di te.Eternamente tuo,
Eternamente mio,
Eternamente nostri.Tuo Louis.
Salve persone!
Probabilmente il mio aggiornamento più veloce della storia, per concludere questo viaggio troppo lungo, frammentario ma assolutamente fantastico.
Anche io sono cresciuta con i miei bimbi, e davvero pensando che doveva essere una cosa leggera e corta mi viene da ridere.
Ma voglio ringraziare tutti, chi mi ha costretto ad andare avanti, chi ha recensito facendomi piangere, chi ha letto, chi mi ha messo fra le seguite, chiunque abbia perso anche solo 5 minuti dietro alla mia storiella.
Ma soprattutto ringrazio Bonnie che ha letto prima di tutti e mi ha odiato, le ragazze del gruppo che mi hanno fatto sempre ridere, e mi hanno fatto capire che così insignificante non sono, la mia Rosetta, che fra scommesse e bestemmie non mi ha fatto sentire mai sola in questo viaggio, perché lo hai voluto più tu che io, e SandFrost che ha vissuto Feel sulla pelle, dentro la pelle, e che ho incontrato proprio grazie a questa storia e che in nulla é entrata a far parte della mia vita.
Spero, per l'ultima volta, di avervi emozionato e che vi abbia trasmesso un briciolo di quello che volevo dire, perché la vita è in grado di salvarci, ma spesso anche di ucciderci e sta a noi combattere ancora. Il viaggio è finito, grazie ancora di essermi state vicino.
Un bacio.
STAI LEGGENDO
Feel the moment.
Fiksi PenggemarEd Harry lo ricorda come se fosse ieri il momento esatto in cui si rese conto che la vita stava lentamente sgusciando via dal corpo di Louis Tomlinson, e che probabilmente non ci sarebbe stata nessuna via di ritorno.