25 maggio 2014
Villa Bieber
New Heaven
Contea di Pinal
ArizonaDaisy aprì gli occhi.
Impiegò qualche secondo per capire dove fosse.
La speranza che, fino a quel momento, avesse vissuto un incubo era stata vana.
Si alzò, sforzandosi di non cedere al dolore, si lavò e indossò un paio di jeans e una t-shirt.
«Buongiorno signora Bieber.» Arrivata in cucina, trovò la governante impegnata a sistemare un mazzo di rose.
Sembrava proprio un bel quadretto.
La cucina era la zona della casa più contrastante. Era arredata come la tipica cucina di una tipica donna del sud. Lo stile seguito era quello country, con i top in legno, le ceste di vimini, le tende a quadri bianche e rosse e una rifornita dispensa a vista.
C'era anche pentolame in rame, appeso sopra l'isola dove la signora Cooper stava sistemando i fiori in maniera certosina.
«Salve.»
«Le preparo subito la sua omelette.» Disse professionalmente e nell'avvicinarsi le porse un post-it.
«Cos'è?»
«Sono le persone che l'hanno cercata da quando è tornata. Inoltre anche lo sceriffo è passato ma non ha voluto che la svegliassi.»
Presa da quell'orribile ricordo, e dalla voglia di allontanarsi, anche solo con la testa, da quei luoghi, aveva scordato della visita di Hastiin.
«Chi sono queste altre persone?»
«Sono perlopiù conoscenti del signor Bieber, in particolar modo la signora Greeth, moglie del senatore Greeth. Siete amiche.» Rispose come se fosse la sua tata e non la domestica.
Quel tono infastidì notevolmente Daisy.
«Immagino che questa signora Greeth possa venire a trovarmi.»
«La informerò. Che frutta vuole con la sua omelette?»
«Mangio uova tutte le mattine?»
«No.» La governante le porse un foglio che prese dal bancone della cucina. Era un planning settimanale con i menù.
«Ogni giorno una cosa diversa?»
«Certo signora.»
«Potrei avere solo un caffè e uova strapazzate senza bacon?»
«Grace!» Mark alzò appena il tono della voce e la governante entrò in cucina come un obbediente cagnolino.
«Mi ha chiamato signor Bieber?»
«Tra i bagagli, aggiunga anche il mio set da golf. L'ultima cosa che voglio è toccare qualcosa su cui hanno sudato mani che non conosco.»
«Sì signore.» Mark tornò a concentrarsi sulla bistecca alta due dita e semicruda.
«Non hai appetito?» L'uomo indicò il salmone nel suo piatto.
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Charade. ↠ Justin Bieber
FanfictionÈ inquietante svegliarsi dopo quattro giorni di coma e rendersi conto di essere stata catapultata nove anni avanti nel tempo. Questo è ciò che accade a Daisy: nove anni di vita spariti nel nulla, gli amici più cari, i propri amatissimi genitori, la...