Ninth chapter

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5 Maggio 2005
Liceo Sacred Hope
New Heaven
contea di Pinal
Arizona

Dopo due settimane dal ritorno di Justin, le chiacchiere a New Heaven erano tornate quelle di sempre.

In quel periodo dell'anno, metà popolazione, composta dai lavoratori della tenuta SunnyBieber, era concentrata sul delicato momento della semina.

L'altra metà, composta da madri e figlie, era elettrizzata per il fatidico momento dei diplomi e relativo ballo di fine anno.

Tutta questione di aspettative.

«Guarda questi.» Silk all'aspettativa, addizionava lo stress.

Stressava Daisy condividendo con lei, ogni singola, frammentata, sfumatura di pensiero che avesse come argomento il ballo di fine anno.

L'abito, per fortuna, era deciso, ma quello che inizialmente Daisy sperava fosse l'ultimo scalino di una faticosa gradinata, si rilevò essere solo l'inizio; adesso c'erano da scegliere accessori e acconciatura.

«Sono troppo grandi e la tua faccia troppo piccola.» Daisy bocciò, senza appello, la proposta degli enormi orecchini a farfalla.

«Olivia ha la mia stessa faccia eppure guarda quanto le stanno bene.» L'amica le indicò l'ennesima rivista di moda.

«Olivia non ha la tua stessa faccia.» Daisy chiuse il suo armadietto e, prima di dirigersi nell'aula di matematica, controllò che Justin Bieber non fosse nei paraggi.

Se per caso intravedeva il ragazzo, cambiava percorso. Avevano in comune solo quattro materie e, per fortuna, c'erano tre giorni a settimana in cui non doveva condividere con lui l'ossigeno in una stessa aula.

«Ciao ragazze.»

«Ciao Jesse.» Rispose Daisy. «Potresti dire anche tu che Silk non assomiglia, per niente, a Olivia?»

«Chi è Olivia?» Quando Silk stava per cominciare con la biografia ufficiosa della cantante, Jesse alzò una mano. «Non importa. Stasera venite anche voi alla festa di Hastiin, vero?»

«Io e Daisy siamo le invitate d'onore.» I tre s'incamminarono lungo il corridoio.

«Senti Kerberg, non dovrei dirtelo ma Henry ha intenzione di invitarti al ballo.»

Daisy non si era posta il problema accompagnatore. Non sarebbe andata al ballo e basta. Non le importava, e la cosa peggiore era che nessuno le credeva.

Involontariamente sbuffò.

«Se la tua risposta è un no, fammelo sapere così gli evito una cantonata.»

«Non aspetto quella serata con lo stesso entusiasmo di chi sappiamo noi.» Indicò l'amica. «E non andrò al ballo, a meno che non diventi una legge nazionale, quindi evitagli una cantonata.»

«Che significa che non vieni? È il ballo! Ci sbronziamo, ci facciamo delle foto e ci divertiamo.»

«Jesse ti prego, non ti ci mettere anche tu.»

Entrati nell'aula di matematica occuparono i soliti posti: Jesse terzo banco a sinistra, Silk e Daisy ultimo banco fila centrale. Hastiin e Justin erano già seduti al banco accanto a loro e chiacchieravano con Katrin e Deboree, sedute davanti a loro.

Silk salutò i due, Daisy salutò solo Hastiin.

«Sei proprio una sociopatica.» Disse sottovoce Silk mentre si accomodavano.

«Te ne sei accorta troppo tardi.»

«Che ti costa salutarlo?»

«Fatica, e sai che odio sudare. In ogni caso non vorrei disturbare la sua performance selettiva.» Daisy puntò gli occhi sulle spalle di Justin.

Charade. ↠ Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora