Capitolo 26 -> "And I'm not trying to stop your love"

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"Che succede, Baby Mama?" Mi accolse Michael non appena entrai nella nostra stanza.

Ero appena tornata da una lunga giornata di lezioni e volevo solo togliermi le scarpe e rilassarmi. Solo che avevo la sensazione che Michael non me l'avrebbe permesso. E anche se il mio compagno di stanza dai capelli rosa mi avesse permesso di togliermi le scarpe e rilassarmi dopo essere stata bombardata di lavoro in ogni singola lezione, non avrei fatto niente finchè non avessi scoperto perché Michael mi aveva chiamato "baby mama". Avevo la sensazione che non l'aveva fatto per coincidenza, Michael Clifford ovviamente sapeva dello spavento della mia gravidanza e dovevo sapere chi glielo aveva detto.

Lanciai lo zaino per terra e feci un respiro profondo. L'ultima cosa che volevo era dire qualcosa di banale come "chi te l'ha detto?" Volevo far finta di niente prima di chiedergli chi glielo aveva detto e poi sarei andato a prendere a pugni quel figlio o figlia di p.uttana. "Di cosa stai parlando?" Chiesi a Michael, alzando gli occhi al cielo.

Michael poteva vedere proprio attraverso la mia recita e questo mi fece avere più paura di quanto avessi trenta secondi fa. A giudicare dallo sguardo furioso sul viso di Michael, sembrava che stesse per perdere la calma e non potevo incolparlo. Aveva ogni diritto di arrabbiarsi e chiamarmi p.uttana o insultarmi in ogni modo che voleva, perché l'avevo ferito di grosso. L'avevo ferito molte volte in questi mesi, ma lo spavento della gravidanza era la ciliegina sulla torta. "Non fare la stupida con me, Char. Può anche funzionare con il tuo piccolo ragazzo, ma non con me." Michael rise, tirandosi alcune ciocche di capelli.

"Non so di cosa stai parlando." Ripetei, ignorando il groppo che mi si stava formando in gola.

"E' una cazzata, Charlotte!" Urlò Michael, facendomi sussultare. "Perché non me l'hai detto? Stavi aspettando di spingere un bambino fuori dalla tua vagina? Sapevi almeno chi fosse il padre? Perché Luke mi ha detto-"

Lo interruppi subito prima che potesse continuare il suo assalto. Ero sorpresa che, a questo punto, non stessi già piangendo, ma mi resi conto che non avevo nessun motivo apparente per piangere. Ero troppo arrabbiata per piangere. Luke aveva detto a Michael dello spavento della gravidanza e avevo solo voglia di prendere a pugni Luke. "Te l'ha detto Luke?" Chiesi.

"Si." Michael sospirò.

"Cosa ti ha detto?" Chiesi, facendo il possibile per rimanere calma, ma dentro di me stavo pensando a modi per uccidere il mio ragazzo.

Michael fece qualche passo indietro, cercando di ricomporsi. A giudicare dal suo sguardo, voleva continuare ad urlarmi contro e insultarmi, perché me lo meritavo. Solo che, come sempre, il mio compagno di stanza decise di essere la persona più grande della situazione. "Qualcosa tipo che avevi paura di essere incinta, ma non capiva come sarebbe potuto succedere perché state sempre attenti."

"Non gli hai detto niente, vero?" Chiesi a Michael, che si stava mordendo le unghie.

"Certo che no, lascio quella parte a te." Mi disse.

Per tanto tempo avevo pensato che Michael avrebbe detto a Luke di noi due. Anche se aveva giurato di tenerlo segreto, pensavo comunque che avrebbe aperto quella sua bocca grande e invece non era stato così. Era rassicurante sapere che il mio compagno di stanza non avrebbe detto al mio ragazzo la notizia che gli avrebbe spezzato il cuore, ma allo stesso tempo mi spaventava sapere che Michael voleva che dicessi io a Luke quello che stava succedendo. "Luke non deve sapere niente." Dissi, rendendomi solo conto di quanto ero ridicola.

Invece di lanciarmi in testa l'oggetto più vicino (che era il mio libro di economia), Michael decise di rimanere calmo. Continuò a passarsi la mano tra i capelli, senza preoccuparsi del fatto che adesso erano tutti disordinati. Non gli importava niente. Aveva chiuso con tutto e tutti, ma soprattutto me. "Fai quello che vuoi, Char, non potrebbe importarmi di meno." Michael sospirò, continuando a guardarmi negli occhi.

Sex | m.c (traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora