Michael non era il tipo da portarmi fuori per appuntamenti romantici. L'appuntamento più romantico che avevamo avuto era stato quando mi aveva portato a vedere una band indie al Gramercy Theater. Ma non mi importava il fatto che non mi portasse a fare cose romantiche come picnic al parco o ad un ristorante elegante. Mi piaceva la nostra relazione e questa mancanza non rovinava nulla.
Quindi quando Michael mi aveva detto che aveva prenotato per cena in un ristorante elegante nell'upper east side, la prima cosa a cui avevo pensato era: perché? Aveva fatto qualcosa di male e mi stava portando a cena per questo? non volevo essere così sospettosa, ma non potevo farne a meno. Avevo deciso che le opzioni erano tre: aveva messo incinta qualcun'altra, mi voleva lasciare o mi aveva tradito. Neanche una volta avevo pensato che mi stava portando a cena solo perché lo voleva. Doveva aver fatto qualcosa di male e questo era il suo modo di farsi perdonare.
"Cosa dovrei indossare?" Chiesi a Michael mentre aprivo e chiudevo i cassetti del comò con indosso solo l'intimo.
"Un bel vestito." Michael fece spallucce. "O quello." Disse quando notò cosa stavo indossando.
"Se sei fortunato potrai togliermi tutto. Dopo, ovvio." Lo informai, prendendo un tubino nero da un cassetto.
Michael si allentò la cravatta nera che aveva al collo e le sue guance diventarono rosse mentre guardava l'orologio che aveva al polso. "In realtà abbiamo un'ora prima di dover andare al ristorante, quindi abbiamo quarantacinque minuti per fare quello che vogliamo." Ghignò mentre veniva verso di me.
"E poi mi rimarranno cinque minuti per prepararmi. Ma almeno ci hai provato." Risi, allungandomi per dargli un bacio innocente sulla guancia.
"Ma piccola." Si lamentò Michael, stringendo la braccia intorno alla mia vita per posarmi le mani sul sedere.
Mi allontanai dal mio ragazzo con un'idea in mete. Avrei dato a Michael quello che voleva ad una condizione. E cioè volevo che mi dicesse perché all'improvviso aveva deciso di portarmi a cena in un ristorante a cinque stelle. Volevo solo che mi dicesse la verità su quello che stava nascondendo. Ero stanca delle menzogne e Michael lo sapeva.
Ritornai a piedi scalzi verso il mio ragazzo, che sembrava frustrato. "Vuoi davvero fare sesso adesso?" Gli chiesi, spostando lo sguardo verso la sua prominente erezione.
Michael annuì con del sudore sul viso. "Uh, si." Balbettò, deglutendo.
"Ho una proposta." Dissi, facendo due passi più vicino a lui per allineare le labbra alle sue. Sapevo come funzionava Michael, a questo punto. Sapevo cosa gli piaceva, cosa non gli piaceva, cosa lo faceva eccitare ecc. Conoscevo Michael Gordon Clifford meglio di come si conosceva lui stesso e ne era consapevole.
Non risposi subito a Michael. I suoi verdi mi fissarono mentre iniziavo a sbottonargli la camicia che metteva così bene in risalto il colore della sua pelle. "Beh, stavo pensando che potremmo fare sesso solo se mi dici perché hai deciso di portarmi fuori per un appuntamento romantico." Dissi con tono innocente, sbattendo le sopracciglia per un effetto extra.
Michael mi guardò di nuovo da capo a piedi, sorridendo. "Non mi è permesso portare la mia ragazza fuori?" Mi chiese, tirandomi più vicino a se così che il mio petto fosse premuto contro il suo.
"Si, ma non usciamo mai per appuntamenti del genere." Sospirai, allontanandomi.
"E' una cosa brutta?" Ribettè lui con un sorriso malizioso sul viso mentre incrociava le braccia al petto.
"Dimmi solo perché mi stai portando in un ristorante elegante e poi possiamo fare sesso." Risposi, sperando di ottenere qualche risposta dal mio ragazzo senza pietà.
STAI LEGGENDO
Sex | m.c (traduzione italiana)
Fanfiction"Possiamo pure solo scopare." Questa storia è solo una traduzione, l'originale appartiene a lukehemmo1998. Tutti i diritti e i meriti sono riservati a lei.