Capitolo 14 -> "He's got a funny face"

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A/N: Questo è un doppio aggiornamento, quindi andate a leggere prima il capitolo 13.. in caso qualcuno inizia a leggere da qui e si ritrova confuso a metà ahahah

Oggi era il famoso giorno.

No, oggi non avrei detto a Luke della mia relazione con Michael. Non era neanche il giorno in cui mollavo Luke per Michael. E neanche il giorno in cui avrei detto a Michael che non potevamo continuare a fare quello che stavamo facendo. Oggi era il giorno in cui avrei conosciuto il famoso Calum Hood. Faccia a faccia. Tecnicamente l'avevo conosciuto quando l'avevo visto fare sesso animalesco con una bionda insicura sullo schermo piatto della camera di Luke e Ashton. Ora finalmente l'avrei incontrato dopo aver sentito storie e leggende sul ragazzo dai capelli veri che veniva da Sydney, Australia. Non dovevo neanche ammettere di essere eccitata di conoscere il quarto membro del gruppo di amici del mio ragazzo. Calum sembrava una persona divertente con cui sarei potuta andare d'accordo. L'unico problema per me sarebbe stato non fare sesso con lui.

"Stiamo solo andando al bar, Char." Disse Michael, notando mi indossavo un bel top di pizzo con un paio di jeans neri strettissimi, che avrebbero fatto impazzire sia Luke che Michael.

"Lo so." Annuì, voltandomi verso di lui.

"Allora perché sembra che tu stia andando al ballo di fine anno?" Borbottò Michael.

Non avrei detto a Michael che volevo impressionare Calum. Michael pensava che mi ero vestita bene quando avevo dovuto conoscere Ashton, ma quello era niente in confronto a quello che stavo facendo per fare una buona impressione con Calum. Non vedevo quale fosse il problema di vestirsi bene anche se stavamo andando in un bar. Volevo far spalancare le bocche, che fossero del mio ragazzo, del mio scopa-amico o dei loro amici. "Non vedo dove sia il problema, Michael."

"C'è un fottuto problema." Mormorò Michael a bassa voce.

"Si? E quale sarebbe?" Chiesi, iniziando ad innervosirmi.

Gli occhi verdi di Michael mi fissarono il corpo. "Ogni singolo fottuto ragazzo ti guarderà come se tu fossi un pezzo di carne. Dei fottuti pervertiti ti guarderanno e penseranno a come saresti nuda o sotto qualche patetico perdente. Tutti in quel bar vorranno scoparti, okay?" Confessò Michael, tirandosi i capelli.

"Ho un ragazzo." Dissi seria.

"Non mi importa." Sbottò lui.

"Non dovresti avere un problema con tutte queste cose, Michael. Non sei mio padre e neanche il mio ragazzo. Sei solo il mio compagno di stanza che scopo occasionalmente." Dissi con parole fredde e cattive.

"Che bello sapere che sono solo il tuo compagno di stanza che scopi occasionalmente. Pensavo che fossimo amici, Charlotte. Sai cosa sei? Sei una p.uttana. Ti comporti come un angelo quando sei con Luke, ma non sa che quando ti lascia a casa tu scopi me. Scopi il migliore amico del tuo ragazzo." Michael ghignò.

"Stai zitta." Dissi.

"Sei una fottuta p.uttana, Charlotte. Sai cosa? Pensavo che fossi migliore di così. Dopo tutto, pensavo che ci avresti chiamati amici, ma no. Sono solo il tuo compagno di stanza che scopi perché il tuo boy toy non ti soddisfa a letto. Chi è il nome che urli? Di sicuro non è quello di Luke." Continuò a dire Michael.

"Che c'è di sbagliato in te?" Urlai.

"Assolutamente niente." Rispose Michael, uscendo dalla stanza e sbattendo la porta.

..

Alla fine Michael non venne con noi. Dopo essersi calmato ed essere tornato se stesso, mi aveva detto che sarebbe rimasto a lavorare per un progetto di spagnolo. Non gli credevo perché se c'era una cosa che Michael Clifford non faceva mai era studiare. Ma non avevo detto niente. Ci eravamo urlati contro solo un'ora prima, quindi l'ultima cosa che volevo era ricominciare a litigare.

Ed eccoci qui, seduti in un bar economico che aveva raccomandato Calum. Aveva detto che qui c'erano le ragazze più sexy, anche se c'erano solo cinque ragazze qui dentro inclusa me, e almeno quindici ragazzi. Nessuno di noi aveva grandi aspettative quando si trattava di bar. Tutto quello che volevamo erano prezzi accettabili e che non controllassero troppo le nostre carte d'identità false.

Avevo finalmente conosciuto Calum Hood e la prima cosa che mi aveva detto era stata "Luke, non mi avevi mai detto che la tua ragazza era così sexy." Quel commento fece diventare Luke rosso per l'imbarazzo o la rabbia. Forse per entrambe le cose. Calum mi ricordava Michael, in un certo senso. Era diretto su tutto. Non c'era un singolo commento che si teneva per se. Era estremamente attraente, ma pensavo che tutti gli amici di Luke lo fossero. Calum era anche divertente e, proprio come il mio coinquilino, gli importava solo del sesso. Solo che sembrava che Calum avesse successo, a differenza di Michael.

"Lasciate che vi racconti di questa ragazza con cui ho dormito ieri sera." Disse Calum a bassa voce, avvicinandosi di più al tavoo.

"Non voglio sentirlo." Mormorò Luke, grattandosi la nuca e poi rivolgendomi un sorriso timido.

"Ma io si." Dissi.

"Sapevo che c'era qualcosa di te che mi piaceva." Disse Calum, facendomi un occhiolino, cosa che portò Luke a mettermi un braccio intorno alle spalle come segno di possessione. "Si chiamava Tammy. O Kammy. O Sammi." Calum continuò a cercare di indovinare il nome della ragazza era molto divertente.

"Il nome non è importante." Borbottò Ashton.

"Okay." Disse Calum. "Aveva i capelli rossi e sapete come diventano le rosse. Aveva il sedere migliore del mondo, lasciatemelo dire. Era come se indossasse dei pantaloni spaziali perché il suo sedere era pazzesco."

"Non è così che funziona la frase per abbordare." Disse Luke.

"Non importa. Quello che importa è che era una pervertita che mi ha-"

La storia di Calum venne interrotta dalla mia voce. "Michael?!" Esclamai, notando il familiare ragazzo dai cappelli rossi entrare nel bar. Stavo per prendere una sedia per lui quando vidi una biondina seguirlo dentro. Sentì questa inspiegabile gelosia crescere nel mio stomaco. Quello stronzo mi aveva mentito. Aveva detto che stava lavorando ad un progetto di spagnolo e, a meno che questa ragazza non venisse dalla Spagna, non stava lavorando per niente.

"Unisciti a noi!" Urlò Ashton.

Non ebbi il tempo di dire niente perché non volevo che Michael e la sua p.uttana si sedessero con noi. Michael mi aveva mentito ed ero arrabbiata. Quello per cui ero ancora più arrabbiata era che era uscito con una p.uttana. Ero gelosa, semplice. Non sarei dovuta essere gelosa perché avevo un ragazzo. Eppure mi ritrovai a desiderare di spingere fuori la bionda e scopare Michael nel bagno.

Michael e la sua p.uttana non si preoccuparono di sedersi con noi. Rimasero in piedi davanti a noi. "Hey rgaazzi, lei è... Com'è che ti chiami?"

"Crystal." Squittì lei.

"Sembra il nome di una spogliarellista." Dissi a bassa voce.

"Stai bene, piccola?" mi chiese Luke, accarezzandomi la schiena. "Sto benissimo. Sai cosa? In realtà non mi sento tanto bene, tornerò in camera. Ci sentiamo domani, ragazzi." Sospirai, alzandomi.

"Che succede?" Chiese Luke, stringendomi una mano.

"Ha un'infezione del mostro verde." Michael ridacchiò.

Sex | m.c (traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora