Capitolo 34 -> "I'd take them all out any day"

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Quando si trattava di incontrare nuove persone non ero mai stata nervosa. Quando si trattava di incontrare i genitori del mio ragazzo per la prima volta si.

Michael mi aveva detto almeno cento volte che non avevo niente di cui preoccuparmi perché i suoi genitori erano tranquilli. Aveva anche deciso di essere un clichè e dire che mi avrebbero amato perché lui mi amava. Ma i genitori non amavano la persona con cui il figlio stava solo perché lui l'amava.

Quando io e Luke stavamo insieme, i miei genitori l'avevano approvato, ma i suoi non avevano approvato me. Il motivo? Avevano detto che ero troppo carina e che gli avrei solo spezzato il cuore alla fine. L'ultima parte aveva finito con l'essere vera, ma in mia difesa potevo dire che anche Luke mi aveva spezzato il cuore.

Sapevo che Michael voleva che incontrassi i suoi genitori visto che aveva detto loro di venire una settimana prima del previsto dalla California solo per andare a cena insieme. Quello che non sapevo era che lui voleva che andassimo a cena il giorno del mio compleanno.

Tutti i miei amici (inclusi Michael e Luke) avevano pianificato di portarmi in vari bar, perché non c'era modo migliore di ubriacarsi per festeggiare diciannove anni.

Ma quando i genitori di Michael avevano chiesto se eravamo liberi per andare a cena questa sera, Michael aveva detto subito si senza chiedermelo o neanche rendersi conto che avevamo dei piani. Era stato solo quando aveva interrotto la telefonata con sua madre che si era reso conto che avevamo piani per il mio compleanno. Poi mi aveva detto che se avessimo finito presto di cenare avremmo raggiunto gli altri, altrimenti avremmo festeggiato la sera dopo.

Non mi ero messa a discutere, nonostante quanto lo volessi.

Incontrare i genitori di Michael era una tappa importante della nostra relazione. Sarebbero rimasti in città solo per pochi giorni e dovevo approfittarne.

Festeggiare il mio compleanno con i miei amici avrebbe potuto aspettare. La cena no.

"Non gli piacerò." Dissi mentre camminavamo verso il ristorante.

Michael mi lanciò un'occhiataccia come se mi stessi comportando in modo irragionevole, cosa non vera. Ero realistica. Michael si sarebbe sentito allo stesso modo se avesse dovuto incontrare i miei genitori per la prima volta. La prima impressione era tutto e volevo che i genitori di Michael pensassero che ero una brava ragazza studiosa che andava bene per il loro figlio.

"Certo che gli piacerai." Insistette lui, stringendo la presa sulla mia mano.

"Devi dire così." Borbottai.

Michael scosse la testa. "Charlotte, tu più di tutti, sai che non è vero. Io non ti mento e non mento quando dico che i miei genitori ti ameranno." Mi disse con un sorriso.

Ancora non sapevo che Michael stesse dicendo così per farmi sentire meglio, quindi continuai ad insistere. Diavolo, avrei continuato a comportarmi così finchè non fossi stata sicura al cento per cento di piacere ai suoi.

"Lo stai dicendo tanto per dire?" Mi lamentai, usando la mano libera per passarla tra i capelli che avevo lisciato per l'occasione. Incontrare i genitori di Michael con i capelli crespi sarebbe stato brutto quanto incontrarli con un pezzo di insalata bloccato tra i denti.

"No, non lo sto dicendo tanto per dire." Disse, imitando la mia voce. "Puoi solo accettare il fatto che piacerai ai miei genitori per la ragazza intelligente e sexy che sei?"

Lasciai andare la mano di Michael per fare il giro intorno ad un gruppo di piccioni che erano accaniti su un pezzo di pretzel per strada. "Non voglio che i tuoi pensino che io sia sexy." Borbottai, camminando accanto a lui con le braccia attaccate ai fianchi.

Sex | m.c (traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora