Faccio una nuotatina

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Sofia's pov

Stiamo precipitando da tantissimo tempo, non saprei dire quanto.
Percy e Annabeth sono uniti in un dolce abbraccio, io e Lara ci stringiamo la mano per farci coraggio, ma la scena che mi avrebbe fatto morire dal ridere se non stessimo cadendo verso la morte certa, sono Nico e Davis avvinghiati l'uno all'altro con un viso terrorizzato.
Pian piano inizio a vedere il terreno stiamo precipitando su un fiume, e visto che i fiumi dell'Inferno sono tutti per i col si stavamo andando verso la morte.
Siamo a pochi secondi dallo schianto quando sento la solita stretta allo stomaco e formo un'enorme bolla d'acqua "buona".
Cosi galleggiano, poi io e Percy ci lanciamo uno sguardo d'intesa e controlliamo la corrente e ci facciamo trasportare a riva lontano dal fiume appena siamo al sicuro faccio esplodere la bolla, mi sento prosciugata, e poi senza neanche accorgersene svengo (N.A. e Jason chiede il copyright)
Apro gli occhi mi sento debole noto una figura sfocata che poi riconosco come Nico.

-Grazie agli Dei Sofia stai bene??- Chiede preoccupato, mi fa piacere vederlo preoccupato per me

-Si grazie.- Dico mettendomi a sedere anche se mi gira un poco la testa. -Avete un po' d'acqua?- Chiedo ed ecco arrivarmi una borraccia, bevo e mi sento subito come nuova e mi alzo

-Sicura di stare bene?-Chiede Reyna

-Si, tranquilli.- Dico levandomi la polvere dai vestiti.

-Sofia stavamo per cadere nel Lete, ci hai salvato.- Dice Jason

-Beh non ho fatto niente di che solo una bolla. Direi che dobbiamo partire, Calypso é in pericolo...- Dico poi mi viene in mente un'idea -Ho un'idea, avete una boccetta?-

-Si, perché?- Chiede Hazel tirando fuori una boccetta

-Per questo.- Dico, mi concentro metto la mano nel fiume e riempo la boccetta, concentrandomi per non bagnarmi. -Un'utile arma.- Dico mostrando la boccetta che molti avrebbero sottovalutato, ma che é pericolosa.

-Furba la ragazza.- Dice Reyna

-Grazie.- Rispondo mettendo via la boccetta

Iniziamo a camminare. Mi manca già il cielo e sono qua da solo pochi minuti, o forse ore, nel Tartaro il tempo scorre in modo diverso. Qui non c'è il cielo, é un luogo creato apposta per uccidere e provocare dolore, l'aria é acida e il terreno un vetro rotto.
Mi sento fuori posto, in un luogo proibito, questa é la casa dei mostri e noi siamo gli intrusi.
Poi noto l'espressione di Nico, tenta di nasconderlo ma é spaventato, lo vedo dagli occhi, quei suoi bellissimi occhi neri.
Allora gli prendo la mano e gliela stringo. Sento un brivido partire dalla mano, risalire la spina dorsale e infine arrivare al cuore che sembra si stia esibendo in un balletto di tip tap, come tutte le volte che ho un contatto fisico con lui.
Allora lui si gira e gli sussurro

-Va tutto bene, ora non sei solo, ci sono io con te.- E gli sorrido. Vedo che anche le sue labbra si incurvano, é molto più bello do quanto già sia quando sorride, nonostante stiano iniziando a spuntare delle bolle sul suo viso.

-Quanto manca al Flegetonte?- Chiedo

-Non lo so...- Risponde Annabeth, allora io tiro fuori dalla mia riserva personale la pozione di unicorno, imbevo un pezzetto di stoffa e lo passo dolcemente sulle bolle di Nico.

-Sai credo di aver capito perché la pozione di unicorno funzioni meglio del nettare. Tu sei un unicorno.-

-Non so se ucciderti o ridere.- Dice Nico serio

-Con la prima faresti un favore al mondo, ma io preferirei la seconda.- Allora scoppiano entrambi a ridere

~Nico scoppia a ridere ma pensa "Allora farei un favore al mondo con la seconda opzione perché sei tu il mio mondo"~

Ci allontaniamo dai versanti del Le te e ci. avviciniamo a un altro fiume che riconosco perché l'ho già visto all'entrata dell'Erebo, lo Stige.

-Credo sarà meglio fare la stessa cosa del Lete.- Dico allora Hazel mi passa una boccetta

-Attenta sis, questo é l'unico corso d'acqua che non possiamo controllare.- Mi avverte Percy.
Prendo la boccetta mi avvicino al fiume la riempio stando attenta a non bagnarmi, poi sento un rumore e succede tutto in fretta.
Appargono una ventina di tròmos, cominciano tutti a combattere.
Uno mentre si scontra con Nico lo fa inciampare, sta per cadere nello Stige, allora seguo il cuore lo spingo via e cado io al posto suo.

Nico's pov

Sto combattendo contro un tròmos, inciampo sto per cadere nello Stige ma Sofia mi spinge via e cade al posto mio.
Non ci posso credere, si é sacrificata per me. Allora piango sulle rive, la battaglia passa in sottofondo, ora c'è solo il dolore. Sento le lacrime scendere a fiotti sul viso, mi hanno portato già via Bianca, in un certo senso anche Will ed ora anche lei.
Mi viene la tentazione di tuffarmi per salvarla, ma non lo faccio. Lei ha sacrificato la vita per me, non posso rendere il suo sacrificio vano. Poi vedo qualcosa uscire dal fiume, una persona, lei.

Sofia's pov

Quando entro in contatto con le acque dello Stige sento il dolore invadermi, quello fisico e quello psicologico, non vedrò mai più Nico, e lui non sa neanche cosa provo per lui. Il dolore é maggiore di quello provocato da un'immersione in una pozza d'acido.
Sto per morire quando ricordo la storia di Percy, allora appare lui, Nico, in una delle poche volte che sorride e che mi porge la mano. Capisco che é un miraggio ma sento battere forte il cuore, afferro la sua mano ed esco dal fiume.
Ancora dolorante mi corico sulla riva. Sono tutti intorno a me e non c'è più traccia di tròmos.

-Stai bene Nico?- Gli chiedo preoccupata

-Sarei io che dovrei chiedertelo.- Dice accarezzandomi il viso

-Stai bene?- Insisto

-Grazie a te si.- Dice Nico graziandomi con uno dei suoi rari ma veri sorrisi.

ΠΠΠΠΠΠΠΠΠΠΠΠΠΠΠΠΠΠ

Shiao semidei!
Oggi mi stavo dimenticando di aggiornare ma Lalla me l'ha ricordato.
Cattivi tròmos avete fatto bua a Nico. A proposito vi piace il mostro che ho inventato?
A domani

Sofia🌊🔱

La Figlia di PoseidoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora