Socializzo con una dea primordiale

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Sofia's pov

Davanti a me si estende una radura, un campo deserto di polvere e sassi. Al centro ad una ventina di metri c'era uno scudo: un cerchio malridotto di legno e bronzo, con l'immagine di Akhlys che regge uno scudo dipinto, per cui l'immagine sembra moltiplicarsi all'infinito, sempre più piccola.
A quanto sembra dal dipinto sullo scudo la dea é persino più brutta di quanto avessi mai potuto immaginare. Ha le vesti a brandelli, la pelle di un verde coriaceo, ha gli arti sottili come ramoscelli, le ginocchia gonfie, i gomiti bitorzoluti. Ha il volto raccapricciante. Il naso che gocciolava come una cascata. I capelli grigi e stopposi appiccicati al cranio in sudice ciocche. Le guance infossate sanguinava no come se si fosse graffiata da sola. Gli occhi infossati e cisposi da cui sgorgano fiumi di lacrime. Mi sembra quasi di riuscire a sentire i suoi singhiozzi. La sola immaginazione distrugge tutte le mie speranze, la vita non ha senso, mi dico, tutte le guerre le battaglie, alla fine termina tutto con la sofferenza e la morte. Se il solo dipinto di quella che un tempo era stata mi fa quest'effetto figuriamoci quanta angoscia doveva trasmettere di persona. Mi allontano verso l'oscurità e mi addentro nella nebbia. Straripa di piante velenose, come se per ricordare la loro padrona avessero deciso di crescere più velocemente. La nebbia inizia ad infittirsi, poi si dissipa e mi ritrovo su una penisola che si protende verso un baratro nero come la pece.
Sono sull'orlo della morte finale, dove Notte incontra l'abisso al di sotto di Tartaro. All'inizio credevo che non ci fosse nulla al di sotto del Tartaro, ma da quando ci sono ho capito che persino il Tartaro deve sorgere da qualcosa. Questo è l'orlo della prima oscurità, che fu Nyx. Sotto giace il regno di Caos. Qui sono vicinossima al nulla, posso avvertirlo. L'abisso sembra attrarlo, dissolvendo il respiro dai suoi polmoni e l'ossigeno dal suo sangue, ho le labbra blu. Poi vedo arrivare una sagoma dall'altro lato del baratro. Nyx é quasi troppo per essere elaborata interamente. Incombe sopra l'abisso, una figura fatta di
vorticante cenere e fumo, grande come la statua dell'Atena Partenone, più o meno dodici metri. Il suo vestito é nero come il vuoto, mischiato con i colori di una nebulosa stellare, come se nel suo bustino stessero nascendo delle galassie. Il suo volto é difficile da vedere fatta eccezione per i punti dei suoi occhi, che brillavano come quasar. Quando sbatteva le ali, delle ondate di oscurità rotolano sul precipizio, facendomi sentire pesante ed assonnata, offuscandomi la vista. Il carro della dea é fatto dello stesso materiale della spada di Nico, ferro di Stige, trainato da due enormi cavalli, interamente neri fatta eccezione per le affilate zanne argentate. Le gambe delle creature fluttuano sopra l'abisso, passando dal solido al fumo mentre si muovono. I cavalli ringhiano e scoprirono le zanne verso di me. La dea agitò la sua frusta, un sottile
filo di stelle simili a diamanti, ed i cavalli si impennarono sulle zampe posteriori.

-Giú ombra, calmo buio.- Dice Nyx, quello che dicono non é neanche descrivibile, sia per la quantità di parolacce, sia per la malvagità, le parole che nitrivano erano pura crudeltà.

-Sapevo saresti venuta figlia di Poseidone. Voi semidei siete piuttosto prevedibili.- Dice con Nyx con fare altezzoso, essere la dea primordiale della Notte le ha fatto montare un po' tanto la testa, sarà meglio di mettergli e la apposto.

-Ah si? Eppure a me sembra che mio fratello e la sua ragazza siano riusciti ad abbindolarti.- Dico sentendo una strana rabbia salirmi

-Si, ricordo bene quel figlio di Poseidone, mi vendicher..- Inizia a dire Nyx ma la interrompo

-Si, si si vendicherà, morirà lui e tutti coloro a cui tiene eccetera eccetera eccetera. I soliti discorsi da cattivi.- Dico con voce annoiata

-Tu lurida mortale, osi parlare in questo modo a me Nyx dea della Notte, madre delle peggiori cose del mondo, Akhlys, le arai...- Tenta di dire una seconda volta indignata.

-Bla, bla, bla. A proposito delle tue figliolette maledizioni, io dovrei essere invulnerabile, ho già provato con altri mostri, ma loro sono riuscite a ferirmi. Perché?- Le chiedo interrompendola. Lei é l'unica che potrebbe sapere

-Ma é semplice cara, le maledizioni sono per tutti, nessuno é avvantaggiato. Ne te per la maledizione D'Achille, ne il figlio di Ade perché il padre controlla un'entra...- Dice con voce falsamente dolce ma la interrompo una terza volta. Mi stavo dimenticando del motivo per cui ero li. Nico. Sento il senso di colpa prendere il posto di quella strana rabbia, quella rabbia che mi ha fatto dimenticare persino lui.

-Cos'ha fatto a Nico?- Le urlo quasi

-Oh, già. Lui é li.- Dice indicando un punto dove appare il corpo inerme di Nico, é in un bagno di sangue e di strane ombre.

-Cosa gli hai fatto?- Chiedo correndo verso di lui, ma ad un certo punto Nyx muove una mano e mi spinge lontano da lui, nel posto in cui ero prima.

-Perché lui? Perché non me?- Chiedo tra le lacrime

-Tesoro, Nico é fatto di buona parte di ombre, io sono la signora delle ombre, é il bersaglio più facile. Serve un sacrificio per i piani di Tartaro, una ragazza, allora ho chiamato una persona molto legata a lui.- Dice con una calma devastante.

-Perché non chiamare Hazel?- Dico continuando a piangere ed a tentare di correre verso Nico, ma é come se avesse formato un muro invisibile alla mia sinistra in modo che io non riesca a raggiungerlo.

-Per due motivi, l'amore vero é maggiore dell'amore fraterno...- Ma allora sento salire la rabbia

-Lei non ne sa niente d'amore.- Dico con voce fredda smettendo di piangere

-Per mia fortuna no. Ma l'amore quello "vero" porta a fare sciocchezze più di quello fraterno. E poi tu sei la pedina centrale nella profezia Hazel serve poco e niente.- Riguardo il corpo di Nico, lei lo ha quasi ucciso solo per arrivare a me. La rabbia supera la tristezza ed il panico. E poi faccio la cosa più normale da fare quando hai davanti a te un colosso di dodici metri potentissimo, con due cavalli malvagi e che potrebbe ucciderti con un solo gesto della mano. Attacco.

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Shiao sono fuori e non posso dire altro ciao

Sofia🌊🔱

La Figlia di PoseidoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora