fuoco e anime

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Sono uno di fronte all’altro, in ginocchio, circondati di cuscini, coperte bianche e la luce del fuoco li illumina. Sono due esseri eterei, angelici, perfetti, scolpiti nella carne, quella stessa carne che ora freme dal desiderio dell’altro.

Claudio vorrebbe parlare, dire quello che tiene dentro da troppo tempo, quello che per anni lo ha portato a scappare altrove, in un luogo lontano che era solo nella sua mente. Vorrebbe dire a Mario che la gioia che prova in questo momento non è quantificabile, non era neanche mai stato capace di immaginarla da quanto è immensa.

“Mario io….”

Mario gli appoggia un dito sulle labbra…

“domani..”

“ma io ti amo…non posso non dirtelo oggi!” e sorride.

Mario lo guarda con tutto l’amore che può sentire e tutta la paura ed i dubbi se ne vanno.

“sei imbarazzato Clà?”

“no, cioè..non fisicamente…psicologicamente…non so spiegartelo..ero diventato bravo con le parole, poi arrivi tu, ti presenti e io torno un rincoglionito!”

“ma sarai scemo. Mi son presentato per finta”

“lo so…ma io la vivo davvero come una prima volta..ti sto guardando ed è come se ti vedessi per la prima volta ed allo stesso tempo ti conoscessi da sempre e questi anni non fossero mai esistiti, sei bellissimo, mi fai sempre lo stesso effetto….e non è come a Roma, che sapevo sarebbe stato un addio, doloroso, straziante…adesso sei qui..ti voglio e l’idea che ogni volta che ti vorrò ti troverò al mio fianco, mi emoziona, l’idea di svegliarmi domattina e trovarti qui, non dover scappare, salutarti o nasconderci mi sopraffà e gestirlo non è semplice…ero talmente abituato ad essere infelice, che tutta questa felicità mi ha scombinato”

Si corica tra i cuscini con un braccio piegato dietro la testa per vedere Mario che si china su di lui per baciarlo.

Claudio lo trattiene, gli morde il labbro superiore, gli cinge il collo con le mani.

Mario non oppone resistenza. Si mette a cavalcioni su di lui “sei bello anche da qui Sona”

“ma non avevi detto che dovevamo parlare domani?”

“sei tu che temporeggi…” lo stuzzica, mentre gli passa un dito sull'incavo del collo

“adesso ti faccio vedere io chi temporeggia!” si libera dalla presa di Mario e si mette sopra lui, iniziando a spogliarlo con calma,baciando ogni centimentro di pelle che scopre.

Alla luce calda del fuoco che scoppietta nel salotto della casa greca, completamente bianca, esattamente come la casa di Verona che li vedeva complici ed innamorati agli inizi della loro relazione, Claudio e Mario si lasciano andare alla passione, quella che mischi all’amore, alla follia di un sentimento, alla voracità di mesi lontani.

La chimica che li ha sempre uniti ha memoria, esattamente come le loro pelli, i loro corpi che si uniscono e si incastrano perfettamente senza mai stancarsi, senza mai interrompere il contatto, il fondersi.

Rotolano tra i cuscini, mangiandosi, ansimando, sudando, mischiando il loro sapore.
Le lingue corrono su e giù sul corpo dell'altro, esplorando ogni angolo,anche il più intimo. Claudio è tornato sopra a Mario.
Si guardano per un istante..non si bastano mai ed allo stesso tempo non vorrebbero mai venire: arrivano al culmine del piacere poi si ritraggono, ancora e ancora.
Il piacere dell' altro è l'unica priorità e quando è reciproco le notti diventano Indimenticabili.
Mario alza Claudio e lo mette a sedere appoggiato al proprio sterno.
"Solo perché sei sopra di me non vuol dire che comandi tu il gioco"
Ed inizia a leccare Claudio dalla punta fino ai testicoli
Claudio freme..
"Oddio....non ti fermare..."
Arriva al limite ancora una volta.guardare Mario mentre glielo succhia non aiuta a mantenere i nervi saldi..sta per esplodere ma ancora non vuole.
Vuole ricambiare. Ma non sa che poi Mario vorrà fare lo stesso.
Si solleva, si siede sull'erezione di Mario ed inizia a cavalcarlo dolcemente poi vigorosamente.sempre più deciso.
"Claudio...non..non..credo di..."
"Vieni ...vieni con me..."
Esplodono...esausti, appagati, distrutti,felici
Claudio si corica su di lui...
"Aspetta..voglio tenerti dentro di me ancora"
Mario annuisce..<come può un uomo essere così dolce e selvaggio allo stesso tempo>
Lo fissa.ancora col fiato corto entrambi.
"Lo sai che di là ho una vasca gigante dove possiamo stare entrambi?"
"Mi stai invitando a visitare la tua casa?"
"Si...ma ci fermiamo in bagno per un po'"

"Mi piace..."
"Prendi un paio di candele che io scendo a prendere da bere...champagne?"
"Dobbiamo brindare a qualche cosa?"
"A noi..e a quello che sarà la vita da ora in avanti"
"Come inizio non è niente male"
"Non ho ancora finito con te Mario"
Si avvia per le scale che portano al Bar completamente nudo e facendo la linguaccia a Mario che scuote la testa sorridendo.
Entra in bagno,accende l'acqua, mette i sali che trova sul bordo, torna di là, mette un brocco di legna nel camino,prende le sigarette e si immerge.appoggia la testa all'indietro sul bordo della vasca e socchiude gli occhi.
<potrei abituarmi a questa vita con Claudio, fatta di quotidianità, il bar, la fotografia..>
Claudio entra in bagno e lo trova così..si.incanta e lo fissa per un attimo.
Quel corpo è cambiato, è più robusto,scolpito,sicuro di sé.
"Mi pare impossibile di aver resistito tutto questo tempo senza di te, non so neanche io come ho fatto"
Versa da bere per sé e per Mario.
Gli prende la sigaretta dalle mani, fa due tiri, entra nella vasca, si mette di fronte a lui
"Checc'è?"
"Ti guardo..."
"'..e cosa vedi?"
"Non riesco a dirtelo"
"Quando non ti spieghi a parole, ti spieghi a fatti come fino a 5 minuti fa...sono indeciso..mi piace sentirti parlare,ma anche fare l amore con te.."
"Buuum Mario..lo vedi cosa intendo?"
Mario sorride..."allora che fai?parli o...?"
Claudio si morde il labbro..." ho scelto o..."
Ridono.Poi Claudio si avvicina a Mario, si immerge con la testa, glielo inizia a leccare, riemerge, lo guarda...
"Se preferisci parlare basta dirlo eh?"
"Te possino...zitto va..parlamo domani"




Per aspera ad astra: attraverso le asperità sino alle stelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora