Capitolo 16
Nascosta, come una ladra, dietro un muretto, osservo Dylan caricare sul bus tutta la sua roba. La madre e Beth lo stanno abbracciando di continuo e sembrano piangere entrambe.
Lui è irrequieto, un po' distaccato, non rilassato. Annuisce ad ogni loro affermazione e raccomandazione, poi lascia due baci ad ognuna e sale su con un flebile "a presto".
Asciugo le numerose lacrime che scendono sulle mie guance, mi si è offuscata la vista a furia di riempire gli occhi di così tanta acqua. Li strizzo e singhiozzo.
Il bus rimane fermo qualche istante, lui si affaccia dal finestrino e osserva le sue donne.
Poi quando finalmente parte, agita malinconico una mano, alza gli occhi al cielo e li schiude.
Ciao amore mio.Poco dopo sto vagando per la città, sta piovendo a dirotto ed ho addosso soltanto un jeans, degli scarponcini ed una misera felpa con il cappuccio. Sono bagnata fradicia.
Mi accorgo solo dopo del messaggio in segreteria di Brian."Dove sei? Non eri tu quella che vagava sola per strada con questo temporale spero!"
Il suo tono è un mix tra la preoccupazione ed una risata incredula.
Rispondo con un sms veloce.
Sto tornando a casa, sì sono io.
Neanche il tempo di mandarlo che lui mi si affianca con l'auto. Abbassa il finestrino e mi osserva corrucciato.
«Dai sali» dice.
Apro la portiera e salto su. Abbasso così il cappuccio beccandomi la sua occhiataccia.
Riparte e spegne lo stereo.
«Non puoi farti venire adesso una bronchite!» Esclama furibondo.
Alzo le spalle e sbuffo, «ero senza ombrello, non è colpa mia» mi giustifico.
«Hai così tante persone che correrebbero per te e vuoi farmi credere che non l'hai fatto apposta? Grace ti conosco abbastanza.» Sbotta. «Dove vuoi che io ti porti? Da tua sorella?»
Emily ha ricominciato a lavorare, sarà stressata, mentre Brandon sarà ancora più isterico di lei. Li sento telefonicamente praticamente ogni giorno, non fanno altro che ripetermi di non fumare, di non bere e di non fare altre minchiate. Non le farò, ormai ho capito la lezione.
«Hai un appartamento?» Chiedo devastata. Credo di avere qualche linea di febbre, ero già raffreddata prima di decidere maturamente di camminare sotto la pioggia.
«Mio padre prima di dirmi quanto io sia disgraziato mi ha lasciato un po' di soldi, quindi sono riuscito ad affittare un appartamento... a qualche isolato da casa tua» spiega guidando, osserva attento la strada.
«Andiamo lì, però dovrai offrirmi la cena» dico poggiando il capo sul finestrino, «e darmi qualcosa di caldo e poi riaccompagnarmi a casa. Insomma mi farai da baby sitter.» Accenno una risata.
«Sei andata a vedere Dylan vero?» Morde il labbro inferiore e si ferma al semaforo.
E' rosso. Così si prende qualche secondo per guardarmi.
«Sì, come una cogliona» tolgo i capelli davanti gli occhi e mi massaggio le tempie.
«Quanto avrei voluto che tu mi amassi come ami lui» sussurra ripartendo. «Avrei anche accettato tutta questa situazione, qualsiasi situazione, bambino compreso... ma non te l'avrei mai data vinta» dice la sua a riguardo.
«No, Dylan ha fatto bene ad andar via.» Dico severa, mentre osservo le gocce che scivolano sul vetro dell'auto.
Lo sento ridere amaramente. «Tu pensi che io ti avrei lasciato il diritto di scegliere come gestire questa situazione? Mi dispiace... ma se il figlio è di entrambi, la decisione non era solo tua, era di entrambi. Hai potuto decidere da sola, perché Dylan non riesce ad avere il controllo su di te, eri tu l'Alpha dei due» finalmente siamo arrivati. Posteggia e tira il freno a meno.
«Perché tu si?» Domando antipatica.
Lui fa qualche smorfia. «Non avevo il completo controllo, ma sapevo gestirti» stringe le labbra in un mezzo sorriso. «Questa non è una sua colpa, sono relazioni diverse» conclude e scende dalla macchina.Apre l'ombrello, poi la mia portiera e mi aiuta a scendere.
«Sono diventato più gentiluomo almeno.» Ci avviamo insieme verso l'entrata, prendiamo un ascensore e finalmente giungiamo al terzo piano.
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La mia alba
RomanceSEQUEL BISBETICA VIZIATA. Dal Capitolo 1... "In fondo è l'alba per tutti. E' l'alba di un nuovo inizio. L'alba che porta con sé la notte, schiarendo il cielo, colei che reca luce e spensieratezza. E' questa la mia alba. Guardare avanti e capire che...