Spostai la sedia vicino al davanzale e guardai il tramonto avanzare, i raggi del sole scurirsi, diventare arancioni, rossi e poi viola sull'orizzonte dei palazzi londinesi, con sottofondo il rumore dei bip che indicavano i battiti cardiaci di Harry.
Entrò un'infermiera.
"Ciao.."
Mi disse chinandosi per attirare la mia attenzione.
"Buongiorno!"
"Vuole dormire qui?"
"Si, magari.."
"Va bene, puoi usare quel letto, tra poco ti porteremo qualcosa da mangiare, ma ti dovrai accontentare del cibo ospedaliero."
"La ringrazio ma non ho fame.."
"Capisco, le porto una pagnotta."
"Grazie!"
Prima che uscisse la fermai chiamandola.
"Aspetti.."
Lei si voltò.
"Si?"
"Ci sono miglioramenti ?"
"So solo che è stabile!"
"Ok, grazie!"
Il mio viso si spostò dalla donna ad Harry al tramonto per poi tornare nuovamente su di lui.
"Sono con te!"
Dissi guardandolo.
"Starò sempre con te!"
Aggiunsi.
Se solo pensavo al fatto che neanche due giorni e sarebbe stato il mio diciannovesimo compleanno , mi veniva da piangere sapendo che Harry non avrebbe potuto festeggiare con me.
Tirai su con il naso, cacciando il pianto che si stava formando.
Poco dopo arrivò l'infermiera di prima con un piatto in cui si trovava una pagnotta e un bicchiere d'acqua.
"Grazie!"
Dissi prendendo in mano ciò che lei mi aveva portato.
Mangiai a piccoli morsi metà di quella pagnotta, poi lo stomaco mi si chiuse improvvisamente e la gettai nel cestino.
Bevvi l'acqua e mi sdraiai nel letto di fianco a lui. Mi girai su un fianco in modo da poterlo osservare e mi addormentai.
Il mattino dopo mi svegliai di soprassalto, erano le nove e non sarei riuscita ad arrivare in tempo a scuola, così quel venerdì decisi di non andarci.
Però dovetti andare a casa a prendere un paio di cose : tra cui un libro, le cuffiette, il caricabatterie e poi mi sarei cambiata e fatta una doccia fredda.
Baciai su una guancia Harry.
"Torno subito Harry!"
Prima di uscire scrissi su un foglietto il mio numero e poi:
Se ci fossero novità chiamatemi.
Con il sole accecante della mattina presi la macchina e guidai fino a casa.
Appena arrivata Patricia mi fermò.
"Anne, come sta Harry?"
"I medici dicono che è stabile.."
"Ma migliora?"
"Per ora no.."
"Ce la farà!"
"Lo spero.."
"Vuoi che ti preparo un bagno caldo?"
"Si grazie.."
Mentre lei riempiva la vasca da bagno io misi in una borsa tutto ciò che mi sarebbe servito per quella giornata.
Poi entrai nella vasca, che profumava di rose , e mi rilassai.
****
Stavo per uscire quando vidi la depandance, ci entrai.
Mi sdraiai sul letto come tutte le volte in cui entravo lì dentro. Chiusi gli occhi e sospirai. Mi rilassai più di quanto pensassi, quasi dimenticavo l'effetto di benessere che mi dava stare lì dentro. Mi sentii protetta dentro a quelle calde mura di legno scuro. I raggi del sole che entravano dalla finestra illuminavano la stanza , e mi sentii in pace.
Quando uscii la gravità della situazione, tutte le brutte cose a cui ero appena sfuggite mi ricomparvero chiare e precise come uno schiaffo dritto sul mio petto.
Ripresi la macchina e tornai in ospedale.
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DON'T FORGET ME { ff su Harry Styles }
FanfictionLa mia vita apparentemente perfetta venne distrutta da un ragazzo tutt'altro che perfetto. Era arrogante, prepotente e la cosa più fastidiosa era che trattava le ragazze come bambole usa e getta. Harry forse era imperfetto ma era l'unico capace di p...