È bello svegliarsi presto, fare un po' di jogging con la musica nelle orecchie che mi sprona, tornare a casa e dopo una doccia rigenerante cominciare una nuova giornata di lavoro.
Ogni mattina vesto formale, prendo la ventiquattrore e mi dirigo verso il solito bar dove ad aspettarmi c'è il mio amico, Finn Davis.
Ci conosciamo dai tempi del college, da lì la laurea insieme in economia, contro il volere di mio padre che ha sempre ribadito che l'unica strada per il successo fosse Scienze Politiche. Quanto si sbagliava! Io mi sono laureato a pieni voti e Finn ha aperto uno studio economico proprio nel New Jersey, dove svolgo la mia professione di economista.
Siamo molto diversi lui ed io: Finn è un gran donnaiolo, ha forse meno fascino di me, ma con le donne sa il fatto suo.
Biondo, classica faccia da povero cucciolo indifeso, trova sempre un buon motivo per spassarsela. Non fa che ripetermi che se avesse avuto in dono la mia faccia non avrebbe mai pagato per portarsi a letto una donna. Il solito esagerato!
Un'altra tappa, prima di raggiungere Finn, è la bancarella dei fiori della signora Gem, una donna molto simpatica.
Ogni giorno non mi lascia andare senza adagiarmi un fiore sull'occhiello della mia giacca, oggi ha scelto una piccola margherita bianca. Che donna insolita!
Finalmente arrivo al nostro solito bar.
Ecco Finn che mi attende a braccia spalancate come se stesse accogliendo un lontano parente all'aeroporto.
"Ciao Finn"
"Buongiorno Richard! Quanta eleganza questa mattina! Gem "la milf" non la smette con le sue avance! Bravo il mio allievo!"
"Per te la gentilezza non esiste, ogni gesto cortese è una dichiarazione d'amore!"
"Amico rimodernati! Le donne ormai lo fanno solo per il sesso, lo vuoi capire?"
"Alla soglia dei sessant'anni! Ma dai!" mi schiaffeggia il viso e mi dice "Appunto!!! Tu sei uno splendido bocconcino! Guarda e impara."
Tira i capelli indietro, aggiusta la giacca e si dirige a passo spedito verso la bancarella di Gem, un paio di metri lontano dal bar: "Buongiorno Gem! Sempre splendida e fresca come un fiore!" e la fiorista con tono ammiccante: "Grazie signor Davis" accompagnato da un occhiolino.
Finn è sempre il solito Latin Lover.
Fa il piacione con tutte, senza distinzioni.
Finalmente entriamo nel nostro bar di fiducia. Il profumo inebriante delle brioches e l'aroma del caffè mi risvegliano.
"Buongiorno ragazzi, il solito?" ormai la cameriera ci conosce bene. "Sì, grazie"
Ed ecco che Finn cambia immediatamente espressione si avvicina a me e sottovoce comincia a parlare. "Ehi Smith stammi a sentire, ho una bella sorpresina per te. Dobbiamo animare questo sabato sera. Sarà incredibile, tutta gente di nicchia, il top!"
"Serata chic?"
"Che chic e chic! Serata special, fuochi d'artificio! BUM BAM!"
Questa sua espressione non preannuncia mai nulla di buono: "Cosa hai in mente?"
"Mi hanno consigliato un localino che fa proprio al caso nostro! Esclusivo ma soprattutto hard!"
"Tu devi essere pazzo"
"Ma va' fratello! Su con la vita! Non vorrai mica rimanere a casa questa sera!"
"Certo che no! Ma non sarebbe il caso di rimanere fedeli ai nostri locali?"
"Fratello, il brivido è l'elemento base, donne, nero, lingerie e soprattutto sesso! Capisci? S-E-S-S-O! Il nome del locale dice tutto "Elusive Seduction!""
"Elusive Seduction?"
"Stasera strage di donne! Prima ci incontriamo, prendiamo due cocktail per sciogliere la tua malsana diffidenza e poi via verso l'Elusive. Ah, quasi dimenticavo di dirti di portare dietro una benda, rigorosamente nera mi raccomando!"
"Una benda??? Ma sei impazzito! A cosa dovrebbe servirci una benda??"
"Tu porta la benda, al resto ci ho già pensato io. Devi fidarti di me, in fondo non ti ho mai deluso!"
Decido di fidarmi.
Alla fine è solo una serata e forse non ha tutti i torti.
Il nostro è un lavoro ordinario, dove la professionalità è un must.
In ambito lavorativo Finn sembra tutt'altro che dedito alle tentazioni, è molto preciso, determinato, ha l'aria della persona seria e responsabile, il classico uomo casa, carriera e famiglia.
Penso ancora a questo locale, solo lui poteva propormi qualcosa del genere.
Non mi piace il brivido devo ammetterlo ma ogni tanto bisogna correre il rischio e lanciarsi dal parapetto.
Ovviamente, puntuale come un orologio svizzero, è arrivata la chiamata di mia madre, ha preparato le lasagne per pranzo, le sue origini italiane si fanno sempre sentire, con mio grande piacere.
Dopo aver pranzato con loro sono tornato a casa, nel mio appartamento, quello che Finn chiama "il rifugio dei peccatori".
Il sabato, per fortuna, lavoriamo solo metà giornata quindi ho tutto il tempo per prepararmi e per dedicarmi alla mia lettura, accompagnata da un mezzo bicchiere di scotch, il mio liquore preferito. Doccia, barba e poi subito in tiro.
So già cosa indossare, total black per questa serata "Speciale." Camicia e pantalone rigorosamente nero pece, mi donano.
Capelli ingelatinati, scarpe allacciate e sono pronto.
Scendo, prendo la macchina e raggiungo Finn al solito bar. La benda è in tasca.
Arrivo, dopo aver parcheggiato e lo sento parlare:
"Un Japanice per me, ed uno per il mio amico"
"Hai già ordinato Finn?"
"Certo! Si parte col botto!"
Dopo pochi minuti: "Ecco a voi ragazzi." I camerieri e il personale qui sono sempre molto efficienti.
"Allora Bello? Ti vedo spento! Cosa ti prende?"
"Niente, sono un po' titubante."
"Dai Ice-man sciogliti! Non fare il prezioso che oggi si sfonda!"
"No, non è per quello. Sai, non sono mai stato in locali del genere!"
"Ma va', ti divertirai un sacco! Tante donne su di te, mani ovunque, credimi non capirai più niente. Hai portato la benda?"
"Sì, tranquillo Finn, non l'ho dimenticata!"
"Grande amico! Facciamo un altro giro e andiamo. Cameriere mi scusi?"
"Sì, dica?"
"Ce ne porta altri due?"
"Arrivo subito."
Dopo questi due drink al volo ci dirigiamo verso la cassa:
"Fermo Finn, oggi pago io."
"Ma hai già pagato la scorsa volta!"
"Voglio ringraziarti in anticipo per lo splendido regalo di questa sera!"
"Bella Rich! Adesso si che riconosco il mio allievo!"
Arriviamo all'ingresso del locale e fuori ad accoglierci c'è il bodyguard, un uomo robusto dall'aspetto tenebroso.
Con prontezza Finn gli dice: "Buonasera, abbiamo prenotato due privè"
"I vostri cognomi prego."
"Davis e Smith"
"Avete un documento?"
"Certo!"
"Accomodatevi in cassa e seguite le istruzioni del titolare."
Una voce grave ci chiama: "Signori?" e subito io: "Dice a noi?"
"Sì, avvicinatevi per favore, vi spiego come funziona. In questo locale abbiamo delle regole: non si fuma, non ci si chiama né per nome né per cognome e soprattutto vige l'anonimato, quindi né bigliettini né numeri di telefono. Non dovete alzare la benda per nessun motivo al mondo. Ci sarà un camerino prima di arrivare in stanza, spogliatevi, bendatevi ed entrate. Una volta sdraiati sul letto, premete il pulsante alla vostra destra. Non appena lo avrete premuto le clienti donne potranno entrare in stanza. Sono stato chiaro?"
"Sì, chiarissimo."
Il tipo mette paura più del mastino lì fuori.
La sua presenza mi stranisce e questa musica altissima rimbomba nel mio cervello, roba commerciale senza dubbio.
Tuttavia non riesco a non togliermi una curiosità:
"Mi perdoni, solo una domanda, ma le donne di cui parla dove sono?"
"Questo locale è diviso in due compartimenti distinti e separati. I clienti uomini entrano da questa stessa entrata mentre le nostre clienti donne entrano direttamente dall'altra parte del locale. In questo modo non potrete mai incrociare lo sguardo con nessuna e potrete mantenere tutti un perfetto anonimato. Vi assicuro che tutto questo renderà la vostra serata ancora più intrigante! Ah ragazzi, dimenticavo, nel cassetto del comò ci sono i preservativi. Non si sa mai!" il tutto accompagnato da un suo sprezzante occhiolino. "Perfetto, grazie"
Dopo averci mimato un "ok", con l'indice ci indica la strada da seguire.
Ci dirigiamo verso le nostre stanze.
Finn prima di entrare mi fa sottovoce "Spacca Fratello!"
Gli rispondo semplicemente con un mezzo sorriso ed entro in questa specie di camerino.
Indosso la benda e percorro il corridoio, toccando un po' ovunque, per non inciampare.
Entro nella stanza.
Sento con le dita la stoffa delle lenzuola posta sul materasso e mi sdraio.
Seguo le istruzioni del titolare.
Premo il pulsante sul comò.
Buio totale.
Ad un tratto, a rompere il silenzio, solo un rumore. TACCHI!
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Elusive Seduction
RomanceRichard Smith, economista statunitense, torna a casa dopo aver passato una serata in un locale a luci rosse, "Elusive Seduction". Ossessionato da una donna di cui ha intravisto solo un tatuaggio, chiederà aiuto ad una psicologa che cercherà di disto...