Sono completamente in palla! Da giorni ormai, dopo quel sogno, che ho la testa altrove. Sono distratto, è così, senza se e senza ma. Mi sembra di stare perdendo il lume della ragione e tutto questo mi fa dire cose che non avrei mai immaginato che potessero uscire dalla mia bocca. È come se stessi giocando una partita a carte e ogni mossa risultasse essere quella sbagliata. Credo che tutto si possa spiegare solo con una semplice e piccola parolina: "ossessione". Ma forse ho, finalmente, trovato la cura a questa mia malattia e tra poco ne assaggerò i benefici.
Dopo tutti gli strani avvenimenti di questi mesi mi sento come un cocktail troppo alcolico: ho esagerato con le emozioni, ho mischiato i sentimenti ed ho shakerato la mia parte razionale che ormai è diventata solo bollicine.
Ed ora? Ora sono qui, ancora una volta, a contemplare questo gigantesco portone. A fissare la sua targa, con su scritto il suo nome: Eleanor!
Ho paura perfino a citofonare. Mi sento agitato ma eccitato.
Cosa mi hai fatto? Cosa mi è successo? Quali sensazioni mi provochi?
"Scusi che fa, entra? Dico a lei, sto per chiudere!" Cazzo, ci mancava solo il condomino che mi cogliesse a fissare il suo palazzo. Mi avrà preso per uno stalker!
"No, no non chiuda! Ero distratto, mi scusi!"
"Questi giovani d'oggi! Che fa prende l'ascensore?"
"No, vado a piedi la ringrazio, buona giornata!"
"A lei!"
Tutto suona come un déjà vu! Meglio salire a piedi, ora come ora non riuscirei mai a stare fermo in poco spazio, nell'attesa che l'ascensore mi porti a destinazione. Fare qualche rampa di scale mi aiuterà a scaricare la tensione!
Eccomi arrivato. Suono il campanello, ho un nodo alla gola, il battito cardiaco accelerato e sento come un'improvvisa sensazione di vuoto.
La porta si apre, entro e c'è lei: la bionda dei miei sogni! Colei che, ormai, alberga nella mia mente e che fa esplodere tutta la mia virilità. La donna che mi fa sentire maschio!
"Buonasera!" Pronuncio suadente. Voglio guardarla negli occhi, non abbasserò lo sguardo. Sono qui per giocare Eleanor e non puoi sfuggirmi!
"Bentornato signor Smith! Si accomodi in stanza. Segno questo appuntamento e sono subito da lei." Accenna un piccolo sorriso e torna a guardare le sue scartoffie.
Oggi Juliet "la strana" non c'è. Meglio così! Preferisco essere qui solo, soletto, con lei. Voglio farla urlare di piacere e preferisco non avere pubblico. Non oggi almeno, magari in futuro, chissà!
La mia dottoressa oggi è più sexy del solito e il suono della sua voce accende tutti i miei sensi. Qui, chiuso nel suo studio, stordito dal suo inebriante profumo, non riesco a non chiudere gli occhi e a non far vagare la mente. Sento il mio corpo accendersi. Lo so, sono impazzito ma non riesco a frenare la mia mano che scende sul mio sesso, che lo massaggia attraverso la stoffa dei pantaloni. Seduto sulla sua sedia, la immagino davanti a me, mentre le sue mani accarezzano i miei capelli, graffiando piano la mia nuca. Fisso le sue labbra, come un affamato, e la vedo disfarsi della mia giacca e subito dopo della mia cravatta. Dio, sembra così reale! La vedo sbottonarmi la camicia e immergere la sua mano nei miei pantaloni. Non posso resistere dal fare la stessa cosa.
"Signor Smith! Che sta facendo?"
Oh è arrivata la mia bella! Bene, la nostra danza sta per iniziare!
"Dottoressa! Oh perdonami, ora posso chiamarti Eleanor, finalmente!" Mi guarda scioccata e in imbarazzo. Così rossa è ancora più desiderabile.
"Ma come si permette! Si abbottoni subito i pantaloni! Si è drogato, per caso?"
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Elusive Seduction
RomanceRichard Smith, economista statunitense, torna a casa dopo aver passato una serata in un locale a luci rosse, "Elusive Seduction". Ossessionato da una donna di cui ha intravisto solo un tatuaggio, chiederà aiuto ad una psicologa che cercherà di disto...