7 Capitolo

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"Buonasera signor Smith! Di nuovo qui?"

Esatto, sono di nuovo qui. Purtroppo ho bisogno di aiuto e forse, questo, è l'unico modo per risolvere il mio problema. La dottoressa mi accoglie con un sottile ghigno dipinto sulla sua faccia ma se crede che starò al suo gioco si sbaglia di grosso.

"Ha visto dottoressa, forse non sono poi così simile a mio padre.."

"Questo lo lasci giudicare a me!" Questa donna è sempre più insolente, ma non le renderò la partita facile!

"Dunque, crede che dovrei concedermi a lei interamente?"

"Per sommi capi diciamo di sì! Si distenda pure sul lettino."

"Dottoressa! Mi stupisce! Lei è così diretta, non me lo aspettavo!"

Bene, è decisamente irritata e indignata: l'espressione sul suo viso ha perso tutta la sua compostezza.

"Signor Smith la prego di piantarla! Se è venuto in questo studio per altri scopi che non sono inerenti al mio lavoro quella è la porta! Sa quanti ne ho visti di tipi come lei? Le assicuro che hanno fatto tutti la stessa fine! Spero di essere stata chiara!"

"Perdoni il mio sarcasmo! Ho scelto solo il modo sbagliato per allentare la tensione. La prego di perdonarmi, non era mia intenzione provocarla!" O quasi... ma non posso certo dirglielo. La dottoressa è notevole, decisamente una bella donna, ma credo che abbia ragione: è giunto il momento di ricominciare da capo e di dare una chance a questa seduta.

"Allora ricominciamo: cosa fa nella vita signor Richard Smith?"

"Sono un economista. Mi sono laureato a pieni voti 10 anni fa. Non ho ricevuto un grande sostegno dalla mia famiglia ma questo, invece che demotivarmi, ha solo fortificato la mia forza di volontà."

"Però aveva una carriera già avviata, non trova?"

"Si ma sono attratto dalle sfide difficili, spesso e volentieri anche da quelle più impossibili!"

" Questo si era capito già dalla prima seduta! Abita con i suoi genitori?"

"No dottoressa, da 5 anni ormai vivo solo. Ho bisogno di tranquillità e il mio appartamento, all'ultimo piano, è il posto perfetto per passare le serate più cupe... e non solo quelle!"

"Arriviamo al sodo! Cosa l'ha spinta a chiedere il mio aiuto?" Con la sedia, al termine della sua domanda, si sposta di lato e mi guarda negli occhi, è chiaro come il sole che vuole scrutarmi e catturare ogni impercettibile movimento del mio viso. Forse questa dottoressa non è davvero così incompetente come pensavo.

"Faccio dei sogni ricorrenti, riguardanti il locale di cui le parlai la scorsa volta."

"Argomenti a ruota libera...non sia vago, sono qui per ascoltarla. Cominciò, se non erro, a parlarmi di una forte attrazione per una donna misteriosa, ricordo male?"

"Ha una buona memoria dottoressa, questa donna mi dà, letteralmente, il tormento. La notte mi sveglio, la penso, quando sono a lavoro o per strada continuo a sentire il suo profumo. Quel locale, per me, è stata una doccia fredda! Non credevo di arrivare a tanto. Sono stravolto!"

"Lei ha usato la parola tormento. Cosa crede che abbia scatenato in lei questa ossessione?"

"Le sono sincero, oltre ad una attrazione epidermica nei suoi confronti, sento che c'è molto di più sotto. Capisce? Non ho la più pallida idea del perché mi provoca tutte queste sensazioni. È come se avessi perso completamente il lume della ragione... Non riesco nemmeno a trovare le parole per spiegare ciò che sento... Mi sento in balia di qualcosa che nemmeno io riesco pienamente a capire."

"Come descriverebbe in una parola quello che ha provato? "

"Ero suo! Anima e corpo!" Si, è così, ero totalmente suo. Senza possibilità di ritorno, finalmente sono riuscito a dirlo e ad ammetterlo a me stesso.

"Ah la faccenda si fa interessante! Mi parli adesso della sua situazione amorosa. È mai stato sentimentalmente legato ad una donna, signor Smith? Ha mai avuto una relazione seria e duratura?"

"No dottoressa, solo avventure. Le mie storie non durano più di due mesi. Le relazioni impegnative mi annoiano!"

"Ecco! Bisognerebbe, dunque, scavare nel profondo per capire bene la sua situazione!"

"In che senso, scavare nel profondo?" Di che diavolo sta parlando questa donna?

"Lei ha un grande problema ad impegnarsi con le donne! Non accetta il fatto che possano far parte della sua vita, che condividano i suoi stessi spazi, che siano parte integrante della sua esistenza. Tutto ciò potrebbe anche dipendere dal contesto familiare in cui vive. Mi parli un po' della sua famiglia. Cosa pensa di suo padre?" Dopo avermi posto la domanda accavalla le gambe in modo davvero sensuale e cala i suoi occhiali, lentamente, sul naso... Se crede di potermi fregare ha sbagliato preda.

"Ci risiamo! Sapevo che, prima o poi, avrebbe trovato il modo per parlare nuovamente di lui! Possibile che i nostri incontri debbano essere incentrati su mio padre? Il fulcro delle nostre conversazioni deve essere il mio rapporto con la misteriosa donna di quella notte, lo vuole capire? Basta parlare della mia famiglia! Che diavolo centra? "

"Signor Smith la prego di abbassare i toni! Mi era sembrato di essere stata abbastanza chiara. Lei non è qui per fare domande ma per rispondere alle mie. Ad ogni modo concorderà con me che basta pronunciare la parola padre per farla adirare. Non trova che sia alquanto strano?"

"La sua calma comincia a darmi sui nervi!"

"Calma e pazienza fanno parte del mio lavoro. Dovrà abituarsi se vuole continuare questo percorso!"

"Cerchi di evitare di sollevare sempre la questione di mio padre, la prego."

"Le dico subito che è una cosa che non le posso promettere."

"Quindi, immagino, che sia necessario approfondire l'argomento!"

"Si, signor Smith."

"Allora sarà molto più complicato di quanto immaginavo!"

Chi me l'ha fatto fare!

Maledetta lei, maledetto l'Elusive, e quella strega misteriosa che mi ha lanciato questo sortilegio... E maledetto anche Finn!

Elusive SeductionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora