Capitolo 15

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Devo guardare chi si sta dando tanta pena per me.

Vedo solo un viso con intorno una luce bionda.

Che sia un angelo? Che sia morto?

Cazzo no, non posso morire prima di suonargliele a quell'idiota di Finn!

"Sono in paradiso, chi sei?"

"Ma quale paradiso signor Smith! Più che il paradiso lei meriterebbe l'inferno!"

Merda! Ecco in scena la mia ennesima figura di merda!




"Andiamo! Riesce ad alzarsi?"

"Non credo di poterci riuscire!"

Non poteva capitarmi di meglio: la segretaria della Banks che mi vede in questo stato!

L'ennesima figura di merda che faccio davanti a lei.

Comunque devo ammettere che vederla in pena per me, mi provoca un certo piacere.

Tutta rossa e scarmigliata sembra, finalmente, senza barriere, quasi raggiungibile.

"Avanti Signor Smith, non riesco a tirarla su! Si faccia forza! Cerchi di aiutarmi, per favore!"

"Non ce la faccio, mi sento debole" Ecco una sua nuova espressione: collera!

"Cazzo su non ti facevo così flaccido e femminuccia! Alzati!" Sapevo che la ragazzetta non era così composta come tende a far credere! Ora posso mettere fine alla mia commedia.

"Aspettavo il momento in cui mi dessi del tu, adesso posso alzarmi!"

Con occhi sgranati mi guarda e comincia a boccheggiare. Mi ricorda quasi un pesce rosso!

Dopo qualche secondo si riprende e mi dice: "Che stronzo! Ed io come una stupida, mi sono spaventata per nulla!" Incrocia le braccia al petto e, con un sopracciglio alzato, riprende a dirmi: "Hai proprio una bella faccia tosta!"

Le sorrido ma immediatamente sento una forte fitta all'occhio.

Il dolore, istintivamente, mi fa serrare gli occhi e portare le mani alla testa.

Cazzo, adesso si che fa davvero male! Mi verrà un gran occhio nero, ne sono certo!

Ad un tratto sento delle piccole mani, dal tocco delicato, premere sulle mie per farle allontanare dal mio viso.

Apro immediatamente gli occhi e la vedo vicinissima a me. I suoi occhi sono leggermente lucidi e preoccupati. Possibile che abbia quest'espressione solo a causa mia?

Sono quasi rapito da lei, non saprei spiegarlo con altre parole. Sono così rapito tanto da vedere, distintamente, le sue labbra muoversi ma non sentire la sua voce.

Devo cercare di riprendermi. Per rimediare, le chiedo subito: "Hai detto qualcosa?"

Annuendo con la testa, mi dice: "Vuoi che ti accompagno in ospedale o vuoi che chiami il 911?"

"No, grazie. Basterà solo un po' di ghiaccio. Starò senz'altro meglio"

Subito riprende la parola. È testarda la piccoletta! "A pochi metri c'è il bar dove lavora la mia amica, io stavo andando lì. Puoi venire con me e vediamo di farti avere un po' di ghiaccio."

Quasi non aspetta una mia risposta. Immediatamente mi fa poggiare a lei e ci incamminiamo verso la nostra meta. Per aiutarmi, nella foga, non si accorge che il suo lato sinistro è completamente appoggiato sul lato destro del mio corpo, tanto che riesco a sentire perfettamente le sue forme.

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