Capitolo 3

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Mi voltai indietro verso di lui.

Si stava avvicinando a me e intanto il mio cuore aveva cominciato a battere velocemente.

Perché mi faceva ancora quell'effetto dopo tutti questi anni?

'perché sei innamorata di lui tonta!'

Ma è il mio migliore amico!

' e quindi? Si sá che in un'amicizia tra maschio e femmina , in alcuni casi, nasca l'amore...'

L'amore.

Quel sentimento che non provavo da una vita.

Quel sentimento che solo con lui provavo.

Mi avvicinai a lui e solo quando i nostri visi erano a 2 cm di distanza, decise di parlare.

-Sei la mia migliore amica , e non ti lascierò mica per stare con quella lì. Migliori amici come prima?- Disse accennando un debole sorriso.

Oh, colpita e affondata.

Lui non prova gli stessi sentimenti che provo io.

Ma non rifiuterò di certo la sua offerta di ritornare migliori amici.

-Si, migliori amici.- Lo abbracciai.

Eravamo così vicini in quel momento.

Ma eravamo anche molto lontani.

Spero solo di riuscire a farcela e di smettere di innamorarmi di persone che non provano i miei stessi sentimenti.

***

Ore 20:15

Fra meno di un'ora Harry mi sarebbe venuto a prendere .

Indossavo un vestito corto nero con la gonna a palloncino e il corpetto stretto sempre nero sul seno, scarpe argentate con tacco 12 e una pochette nera con i brillantini.

Mi arricciai i capelli rossi per dargli più volume e mi truccai leggermente.

Non volevo sembrare mica Chantal.

Suonarono al campanello e quando aprii trovai Harry in smoking .

Era qualcosa di meraviglioso.

-Ciao piccola, sei bellissima stasera.- disse prendendo la mia mano e portandomi verso la sua Range Rover nera.

-Grazie riccio, sei bellissimo pure tu.-dissi entrando.

Lui entrò in macchina subito dopo di me e accese la radio.

Segno che non voleva parlare.

***

Appena arrivammo a scuola, ci precipitammo nella nostra palestra dove si svolgeva il ballo.

-Vuoi ballare con me?- mi chiese Harry porgendomi la mano.

-Certo.- gli presi la mano e lui mi tirò verso la pista.

Mise le mani sui miei fianchi e io allacciai le braccia intorno al suo collo.

Partì una musica lenta e incominciammo ad ondeggiare piano sulla pista.

-Te l'ho già detto che sei bellissima?-

-Si...- dissi poggiando la testa sulla sua spalla.

Lui mi strinse ancora più a me abbracciandomi.

-Ti amo...- disse.

-Cosa?! -

-ehm... nulla...ti vado a prendere qualcosa da bere. Tu aspettami su quei divanetti, torno subito.- Disse poi lasciando la mia mano.

Mi avviai verso i divanetti e mi sedetti in attesa di Harry.

Poco dopo arrivò con due bicchieri contenenti un liquido rosa.

Lo annusai e mi resi conto che era vodka alla ciliegia.

Non credevo che quella sera ci sarebbero stati alcolici.

Ma non me ne importava più di tanto, avevo 19 anni ormai.

Ingoiai velocemente quel liquido facendolo scivolare lungo la mia gola che pizzicava.

Harry era seduto sul divanetto di fronte a me e sentivo i suoi occhi osservare attentamente ogni mio singolo movimento.

-Tutto ok Harry?- dissi quando notai il suo sguardo perso nel vuoto.

-si...si.- disse poco convinto.

-Vado a prendere un pò d'aria.- dissi alzandomi dal divanetto.

-uhm, ok, io sono qui se ci sono problemi.-

-ok.-

Mi recai nel cortile della scuola per fumare una sigaretta.

Perché si stava comportando così con me?

Perché fa lo stronzo ?

Cos'è che lo fa essere così freddo con me?

Forse glielo avrá detto Chantal di fare così con me?

Oddio quante domande!

Ma perché sto qui a pensare a lui se nemmeno c'è?!

Poi sentii un fruscio di rami che proveniva da un albero un pò più lontano da me.

Mi girai ma non vidi nessuno così tornai a fumare in pace quella sigaretta.

Ad un tratto due grandi braccia mi cinsero la vita.

Mi girai e questa volta vidi che era Harry.

-Hey.- dissi io incominciando a parlare.

-Hey. Pensavo ti fosse successo qualcosa dato che sei fuori da più di mezz'ora. -

-Oh... non me ne ero resa conto.- dissi facendo la vaga.

-oh , ok.- Lui si girò per andarsene ma io lo richiamai.

-Harry posso dirti una cosa?-

-Si. Dimmi tutto.- disse sedendosi sul muretto accanto a me.

- Che ti prende? E non mi dire che non hai niente perché se no mi incazzo sul serio.- dissi abbastanza infastidita.

- e che mi sono innamorato Elena!- disse agitando le mani in aria.

-oh....e lei lo sa?-

- no....e ho paura.-

-di cosa?-

-ho paura che lei non ricambia le stesse cose che provo io, e non so come dirglielo.-

- fallo e basta. Diglielo in faccia. Se ti può aiutare,puoi provare con me. Fai finta che io sia quella ragazza e dimmi tutte le cose che vorresti dirgli.-

- Ok.-

Lui mi prese le mani e le strinse con le sue.

- Io ti amo! Ti amo da sempre. Non sono mai stato bravo con le parole, e tu lo sai perché mi conosci meglio di chiunque altro. Ma adesso e come se mi fossi cacciato un peso da sopra lo stomaco. Ti amo. Spero che anche tu provi le stesse cose che provo io.-disse sospirando rumorosamente.

-bravo! adesso va da lei e diglielo forza!-

-già fatto.-

- in che senso?!

- che la ragazza che ho sempre amato sei tu.- disse per poi far combaciare lentamente le nostre labbra.







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