Capitolo 19

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-Proverò a farti stare meglio, Elena. Te lo prometto.- prese il mio viso tra le mani, guardandomi negli occhi.

-Grazie, Niall.-

Avvicinò di nuovo le nostre labbra, facendole scontrare di nuovo.

Picchiettò la lingua sul mio labbro inferiore, chiedendo l'accesso che non tardai a dare.

Allacciai le braccia intorno al suo collo, avvicinandolo a me.

I nostri petti, si sfioravano appena.

Il mio respiro divenne irregolare, quando scese con le labbra sul mio collo.

-Sii mia,questa notte.- sussurrò.

-Ni-Niall, scusa ma n-non mi sento ancora pronta.- mi staccai immediatamente da lui, alzandomi.

-Oh, si. Beh, certo. Ehm...scusa per essere...uhm...stato così impacciato.- arrossì mettendosi una mano dietro il collo.

-Tranquillo.- gli diedi un altro bacio a stampo.

-Ci vediamo domani, piccola.- mi salutò prima di andarsene da casa mia.

Presi un lungo respiro e andai in cucina preparando il pranzo per me e per Louis.

Sentii la porta aprirsi e chiudersi velocemente.

-Fratellone, sei tu?- domandai, non ricevendo nessuna risposta.

Andai nel salone.

-Fratell...-

Ad interrompere la mia frase è un coltello puntato alla mia gola.

-Dacci tutti i soldi. O ti uccideremo.- parlò una voce dietro di me.

Quattro uomini con il passamontagna nero, si posizionarono davanti a me.

-Rick, lasciala. Ci deve prendere tutti i soldi.- disse uno di loro a quello che mi puntava il coltello alla gola.

Mi spinsero al piano di sopra nella mia camera e aprii la cassaforte con tutti i risparmi miei e di Louis.

Presi velocemente il telefono mentre loro prendevano tutti i soldi, e digitai il primo numero della rubrica.

Harry.

No, cazzo no!

Proprio lui no!

Prima che potessi chiudere la telefonata, la sua voce roca rispose.

-Pronto?-

-Harry, aiutami!- sussurrai per non farmi sentire.

-Elena?Perché dovrei aiutarti?- sputò freddo.

-Cazzo, ho bisogno di aiuto e tu mi dici così!? Vaffanculo Harry!- chiusi la telefonata e scoppiai a piangere.

-Rick, metti nella macchina tutti i soldi. Voi ragazzi andate con lui. Mentre io mi divertirò un pò con questa bambolina.- si leccò le labbra malizioso e si avvicinò a me pericolosamente.

-No, t-ti prego.- singhiozzai tremolante, sbattendo con la schiena al muro.

-Piccola, mi supplicherai dopo.- sorrise, diabolico.

Prese i miei polsi con una sola mano e li mise sopra la mia testa.

Con l'altra mano, mi alzò la maglia.

Cercavo di dimenarmi, ma lui mi teneva ferma.

-Aiuto!- provai ad urlare.

Mi tirò uno schiaffo sulla guancia facendomi girare la testa dall'altro lato.

-Porca puttana, devi stare zitta!- mi urlò contro.

Morse il mio collo in diversi punti, lasciando vari segni rossi su di esso.

-Lasciami, ti prego. - piansi.

Lui ridacchiò in risposta, mentre si sfilava i pantaloni.

Mi gettò sul letto e incominciò a strusciarsi contro di me.

Cacciò del tutto la mia maglia gettandola a terra.

Quando le sue mani raggiunsero il gancetto del reggiseno, mi dimenai.

-Lasciami fare,dolcezza.-

Prese il coltellino che aveva prima l'altro uomo, e tracciò una linea sul mio petto e poi sulla mia gola.

Il sangue colò sulla mia pancia, suscitando una risata da parte sua.

Quando trovò il bottone dei miei pantaloni, provò a toglierli.

-Cacciati. Subito. Da. Lei!- urlò qualcuno dalla porta.

-Chi cazzo sei tu?!- domandò l'uomo ancora sopra di me.

-Sono io suo ragazzo!Adesso cacciati!-

Harry.

L'ultima cosa che vidi era lui che prendeva l'uomo e lo sbatteva al muro, prima di chiudere gli occhi.

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