~chapter 1~

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Millie teneva la tempia appoggiata contro il finestrino freddo del taxi.

Non era contenta. Non lo era mai stata in quelle circostanze.

Odiava traslocare, odiava cambiare città, scuola e amici.

Cherry di Lana Del Rey le stava perforando dolcemente i timpani ma questo non la tirava su di morale.

Quando il taxi si fermò davanti a un palazzo largo e abbastanza alto Millie sbuffò sonoramente.

Non voleva i vicini di casa, magari anche antipatici come gli ultimi...

Scese dalla macchina e sentì un'aria tiepida accarezzarle i capelli corti.

<<Millie vieni a prendere queste scatole forza!>> sua madre sempre con molta delicatezza le aveva urlato dal camion del traslochi.

Verso le 4 del pomeriggio sia mobili che scatole erano tutti nel nuovo appartamento e lei e la madre si stavano impegnando a sistemare le cose necessarie.

Millie aveva constatato che la sua camera era decisamente più grande di quella della vecchia casa; aveva un balconcino e il soffitto spazioso.

Notò che il suo letto era stato sistemato al fondo della stanza con la testa contro il muro, stessa cosa per l'armadio sulla parete di fronte.

Le pareti erano rosa pesca sbiadito, ma in futuro avrebbe cambiato il colore.

Prese una boccata d'aria per poi buttarla fuori e inizio a sistemare almeno i vestiti e i libri.

Finì la sera verso le sette e mezza e si butto sul letto che aveva le lenzuola gialle pastello fresche di pulito.

<<Millie! Ho appena lavato dei vestiti vai a stenderli mentre finisco di cucinare!>>

La ragazza sbuffò guardando il soffitto per poi alzarsi con uno scatto e andare in cucina.

Vide la bacinella con i vestiti bagnati posata sul tavolo della cucina e la prese tra le mani.

<<Mi stavo dimenticando...>> la madre rovistó nella sua tasca dei jeans e prese una chiave.

<<Tieni è per la porta che dal sul cancello in vetro davanti a quella di casa nostra>> e le porse la chiave.

<<Ok...>> Millie con fatica uscì di casa tenendo la bacinella con una mano facendo pressione sul fianco sinistro mentre apriva quella porta in vetro vecchia e rumorosa.

Notò che un lungo balcone col pavimento piastrellato con dei mattoncini si estendeva alla sua destra e sinistra ma vide un foglio con scritto "Brown" appeso a uno dei fili e capì che era il loro lato.

L'aria di fine agosto era ancora calda e sul quel balcone tirava un dolce vento.

La ragazza iniziò a stendere i vestiti suoi e della madre mentre canticchiava un motivetto inventato sul momento.

Ad un certo punto da una finestra spalancata che dava su un balcone distante da lei di un solo piano in basso, iniziò ad uscire il suono di una chitarra e una voce profonda che cantava.

Millie non riconobbe la canzone ma restò per qualche minuto ad ascoltare.

"È davvero bravo..." si trovò a pensare lei che nel frattempo non aveva terminato il suo compito: stendere.

Quando la canzone finì lei continuò a mettere delle pinze colorate sopra i vestiti bagnati.

Quel qualcuno che stava suonando poco fa uscì sul balcone da una porta non troppo distante dalla finestra da cui prima usciva la musica e Millie non poté fare a meno di sbirciare.

Era un ragazzo alto, molto alto dai capelli ricci neri come la pece, scompigliati e la pelle pallida.

Non vedeva bene il resto per via della distanza ma constatò che da quanto aveva sentito prima era davvero bravo a suonare la chitarra.

Fillie - MelodyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora