~chapter 15~

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<<Jae! Fermo mi fai il solletico!>> Millie affondò la testa nell'erba mentre il ragazzo maggiore le solleticava i fianchi.

<<Prima devi ritirare quello che hai detto!>> rise lui malignamente, fermando quella lenta tortura e bloccandole i polsi con le mani a terra mentre i loro occhi si incatenavano.

<<Come posso ritirare la verità?>> sussurrò lei sorridendo leggermente mentre il viso del ragazzo si avvicinava al suo.

<<Quindi pensi davvero che sono infantile e irresponsabile?>> il bruno mise fuori il labbro inferiore in un espressione triste mentre la ragazza sorridendo gli baciava la punta del naso. <<Si, ma è questo che ti rende stupendo>>

Jaeden le lasciò i polsi mentre un leggero sorriso gli dipingeva le labbra che andò subito ad unire con quelle di lei dolcemente.

Millie chiuse gli occhi beandosi del contatto mentre gli accarezzava i capelli della nuca lentamente, con la punta delle dita.

Si separarono dopo qualche secondo sorridendo mentre la ragazza tornava a guardare il cielo rosato e Jaeden posava il viso sulla spalla della giovane.

<<Jae volevo chiederti una cosa, sai mica che fine ha fatto Finn?>> la bruna non lo vedeva da qualche settimana ormai.

<<Oh non saprei, non lo sento da un po'...>> rispose semplicemente il ragazzo rilassandosi accanto a lei.

Millie aggrottò le sopracciglia dubbiosa e abbastanza preoccupata mentre continuava a guardare il cielo.

-

Più tardi Jaeden la riportò a casa e Millie salì in fretta le scale del palazzo diretta verso la casa di Finn.

Una volta davanti alla porta bussò più volte, ma non arrivò risposta.

<<Merda...>> sussurrò a denti stretti mentre prendeva una forcina per provare ad aprire la serratura.

Dopo una buona mezzora ringraziò che nessuno era uscito o ritornato a casa a quell'ora mentre la porta si apriva davanti ai suoi occhi.

La casa era buia e puzzava di fumo e chiuso ma Millie non ci si soffermò correndo verso la camera del ragazzo.

<<Finn...>> la camera era immersa nel completo caos: cerano bottiglie di vetro rotte, vari fogli di carta accartocciati ovunque, vestiti sparsi e vetri di quadri rotte che giacevano accanto alla lampada ridotta in Mille pezzi.
Il comodino era ricoperto di sigarette finite così come parte del pavimento.
 
Millie posò lo sguardo sul letto dove la figura scura di Finn era sdraiata tra dei cocci di vetro e lenzuola sporche di sangue.

<<No no no...merda!>> la bruna corse verso il letto e ignorando i pezzi di vetro su di esso provò a scuotere Finn senza troppa forza.

<<Ti prego svegliati...>> lo girò di schiena in modo da poter vedere il suo viso e notò quanto fosse pallido.
La prima cosa che fece fu alzare le maniche della sua felpa e controllare i polsi che erano rimasti lattei e intatti.

Si sentì stupida a compiere quel gesto: Finn era forte. Finn non lo avrebbe mai pensato. Finn non lo avrebbe mai fatto. Finn non era lei. La consapevolezza la colpì in pieno e si sentì fragile in quel mondo oscuro, si sentì inutile nel suo essere.

Si morse le labbra con forza notando che la carne delle nocche era aperta e impregnata di sangue secco così decise di intrecciare le dita con le sue e non sapeva se per dare conforto a lui o a se stessa.

Fillie - MelodyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora