~chapter 16~

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Millie gemette frustrata quando il suo cellulare squillò per la seconda volta quel giorno.

Stava cercando di medicare le mani di Finn, e con quel caldo non era facilissimo, soprattutto se continuavano a chiamarla. Prima sua madre ora qualcun'altro.

Schiacciò il tasto verde sullo schermo e rispose, mettendosi il cellulare tra la spalla e l'orecchio. <<Pronto...?>> chiese mentre continuava a passare il cotone imbevuto di disinfettante sulle nocche ricucite coi punti di Finn.

<<Oh, hei Jae, come stai?>> chiese con lo sguardo disattento. Era da qualche giorno che non lo sentiva.

Il moro la osservò parlare a telefono mentre i riccioli neri gli accarezzavano i lati del viso pallido.
Come poteva Millie essere così, naturale? Espressiva? Non trovava le parole giuste.

Dell'aria calda entrò dalla finestra spalancata e Finn non poté fare a meno di guardare fuori.

Era ormai estate e quella stagione gli metteva sempre molta nostalgia. Ricordava le intere settimane passate al mare con i suoi genitori, quando ancora erano una famiglia e quando sembra che le giornate fossero infinite.

Finn sospirò, un groppo gli si era formato in gola e non accennava a scendere, così spostò di nuovo lo guardò su Millie.

Aveva i capelli bruni corti raccolti in una piccola coda sulla cima della testa mentre il resto dei capelli era lasciato libero. Gli occhi marroni luccicavano stuzzicati da qualche spiraglio di luce mentre le sue sopracciglia erano corrucciate mentre ascoltava quello che le veniva detto dall'altra parte del telefono.

Le dita di Millie smaltate di nero pizzicavano le sue labbra sottili in un mero gesto di concentrazione e Finn non poté trovarla bella nel suo piccolo.

<<Se per te sarebbe un piacere noi verremmo anche...si...ah ah, esattamente>> rispose lei in modo disattento mentre aveva preso a passare delicatamente un dito sulle cicatrici di Finn, come a studiarne la pelle.

<<Ti mando un messaggio per farti sapere, ciao Jae>> rispose lei per poi attaccare. Buttò con noncuranza il telefono tra le lenzuola nere del ragazzo.

Finn inarcò un sopracciglio mentre dei pensieri scettici gli volteggiavano in mente.
Non sembrava che i due ragazzi stessero insieme al cento per cento, a giudicare il come si erano salutati per terminare la chiamata ma quel pensiero andò via così come era iniziato.

Millie fece schioccare leggermente le labbra una volta finito di medicare le mani di Finn e si incamminò verso il bagno producendo un dolce ticchettio sul pavimento con i piedi nudi.

<<Jae vuole che domani sera andiamo ad una festa a casa di un tizio...>> iniziò rompendo lei quel piccolo strato di silenzio che si era creato.

<<Uhm...tu vuoi andare?>> chiese lui guardando il corridoio, impotente di vedere Millie.

<<Non lo so, mi sembra tanto uno di quei cliché da film del cazzo>> rispose lei. Mentre posava disinfettante e cotone notò che la lavatrice si era fermata, segno che i vestiti potevano essere stesi.

<<Che intendi? Nel senso, si sembra un cliché ma questo non ti ferma dall'andare ad una festa>> rispose lui alzandosi dal letto raggiungendola in bagno.

Millie era chinata  all'altezza della lavatrice togliendo i vestiti bagnati da essa mettendoli dentro una bacinella.

La maglietta di Finn che lei stava indossando le andava incredibilmente bene, mentre i pantaloncini di jeans erano della ragazza.

<<Uff, magari trovo qualche cheerleader che si innamora del ragazzo che mi piace, mi darebbe fastidio>> commentò lei alzandosi di scatto trovandosi di fronte a lui.

<<Cheerleader eh? Che ne sai se non trovo qualche giocatore di rugby che si fidanza con quella che mi piace?>> rise lui prendendole la bacinella dalle mani.

I due uscirono sul balconcino mentre Millie gli rideva dietro e prendeva le pinze per stendere.

Fuori il sole era caldo e senza pietà tanto che quando i piedi nudi di lei vennero a contatto col pavimento del balcone imprecò dal dolore saltellando su se stessa.

<<Sei incredibile Millie>> rise lui divertito dalla faccia della ragazza mentre gli dava le proprie infradito che a Millie stavano enormi.

<<Incredibilmente fantastica>> rispose con una linguaccia mentre stendeva una felpa.

Lui roteo gli occhi scuotendo la testa.

Quando lei ebbe finito si accese una sigaretta sospirando mentre si appoggiava alla ringhiera con la schiena e Finn la guardava, come si guarda un quadro particolare in un museo, dove ogni volta che sposti lo sguardo scopri una nuova linea creata dal pennello del pittore.

<<Comunque penso che potremmo andare alla festa, che te ne pare?>> lei alzò le spalle indifferente mentre passava la sigaretta a Finn che accettò volentieri.

<<Mi pare una buona idea>> annuì lui prendendo il primo tiro della sigaretta.

<<Tanto non mi piacciono i giocatori di rugby>> rise lei di gusto donando il viso al cielo mentre i capelli bruni ricadevano all'indietro.

Finn sentì il fumo andargli di traverso...

a/a

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Oh

jumpsuit JUMPsUit

COOVER MEEEEEeeeEe

Fillie - MelodyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora