~chapter 2~

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La settimana era passata velocemente per Millie, che lentamente si stava abituando a quella nuova città.

La scuola sarebbe iniziata in pochi giorni e lei sentiva l'ansia perforarle lo stomaco.

Ogni volta era la stessa storia, ogni volta pensava al peggio.

Pensava che l'avrebbero odiata, giudicata o ancora peggio messa da parte.

Era raro che la ragazza si sentisse una parte integrante della società, si vedeva spesso come un'aggiunta.

Millie sospirò leggermente mentre se ne stava seduta sul balcone, dove dei vestiti umidi se ne stavano appesi ai fili bianchi, cullati dal venticello caldo.

Lei preferiva stare lì; le gambe a penzoloni fuori dalla ringhiera con i lacci dei suoi anfibi neri slacciati mossi dal vento, un quaderno e una matita coi i quali fare alcuni schizzi.

Accanto a se aveva il posacenere di plastica rovinato non ancora pieno.

Se sua madre avesse scoperto che fumava l'avrebbe cacciata di casa come minimo.

Millie fece l'ultimo tiro della sua sigaretta per poi spegnerla nel posacenere quando notò il ragazzo "musicista" seduto su una sedia di plastica bianca sul balcone.

Buttò fuori la nuvoletta di fumo continuando a guardarlo. Non è neanche brutto. Pensò passandosi una mano nei capelli castani corti.

La ragazza iniziò a fare lo schizzo di un viso sul foglio immacolato del quaderno, aggiunse i ricci capelli color carbone e gli zigomi pronunciati che aveva avuto il piacere di vedere mentre scendeva le scale per andare a fare la spesa per la madre.

Non era il classico ragazzo della porta accanto che ti portava i biscotti per darti il benvenuto, aveva constatato Millie.

Il ragazzo alzò il viso verso di lei smettendo di guardare il cellulare.

La giovane distolse lo sguardo arrossendo leggermente.

Le labbra del corvino si piegarono in un sorriso leggero che nascondeva un non so che di malizioso.

Aveva già visto la ragazza in mezzo alle scale del palazzo ma non ci aveva prestato sufficiente attenzione.

<<Hei!>> esclamò il ragazzo verso di lei, non suonava come un rimprovero, ma come un ricerca di attenzioni.

Millie alzò lo sguardo dal quaderno e poso lo sguardo su di lui. <<Mhm?>>

<<Dico a te, come ti chiami?>> il corvino si alzò dalla sedia e poso i gomiti sulla ringhiera in ferro e ancorò gli occhi a quelli di lei, la distanza non era molta.

<<Millie...>> la ragazza prese a guardarlo attentamente.

<<Finn, piacere>> sorrise quasi ironicamente.

La bruna non sapeva come mandare avanti la conversazione, si sentiva troppo in soggezione.

<<Lo sai che sei davvero carina? Non se ne vedono tante così come te da queste parti>> Finn rise leggermente, flertando con la più piccola palesemente.

<<Ehm...grazie...?>> era una domanda? No, non lo era affatto, ma Millie trovava strane quel tipo di conversazioni.

<<Ook, ho capito ti sto dando fastidio probabilmente, me ne torno dentro>>
E così Finn fece per aprire la finestra e rientrare.

<<Uhm...hei! Hei aspetta non mi stai dando fastidio, davvero>> la giovane spostò il quaderno dei disegni lontano dal suo grembo, facendo rotolare via la matita.

Il corvino accennò un sorriso e si girò di nuovo verso la giovane.

<<Posso sapere quanti anni hai Millie?>>

<<17>> la bruna sorrise dolcemente, come se si fosse addolcita di colpo.

<<C-cosa? Wow...>> Finn si passò una mano nei riccioli scuri mentre il volto cambiava espressione.

<<Perché quanti ne hai tu?>> posò le mani sul fresco ferro della ringhiera.

<<19...>> Millie spalancò la bocca leggermente. <<Uhm bhe, due anni...ahah>> era una risata nervosa quella che era uscita dalle labbra piccole e rosa della giovane.

La ragazza distolse lo sguardo da Finn per poi prendere un'altra sigaretta e accenderla, per poi posarsela sulle labbra.

<<Uhm ritiro quello che ho detto non sei carina>> sbottò all'improvviso il corvino.

La bruna lo guardò storto facendo un tiro particolarmente lungo alla sigaretta.

<<Sei fottutamente figa>>

Il viso di Millie diventò rosso come un peperone.

Fillie - MelodyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora