~chapter 12~

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Le nocche di Millie bussarono con forza sulla porta di casa di Finn.

Era furiosa. Le lo si leggeva in faccia: il viso dai tratti gentili corrucciato dalla rabbia.

I suoi anfibi neri diedero due o tre colpi alla porta, ma quando il suo dito fu vicino al campanello la porta si aprì di scatto.

Finn la guardò scocciato, i capelli corvini intrecciati in un groviglio confuso e il nulla a coprire il suo petto tonico.

Millie sentì le guance prendere calore a quella vista ma durò poco quando si ricordò del perché fosse lì.

<<Sei uno stronzo Finn>> sputò fuori mentre lo spingeva in casa ed entrava anche lei chiudendosi la porta alle spalle.

Lui confuso dai gesti della ragazza si passò una mano sul viso appena sveglio <<Non ho fatto nulla sta volta>> un sospirò lasciò le sue labbra arrossate.

<<Mi hai dato buca ieri! Dovevi accompagnarmi! Invece mi hai ignorata totalmente! Gran bell'amico!>> disse ad alta voce buttando lo zainetto verde pastello che aveva appoggiato sulla spalla.

Finn sbiancò mentre gli tornava in mente il favore che aveva promesso alla ragazza.

<<Cazzo Millie...mi dispiace davvero, ma mi sono totalmente scordato...>> disse con voce colpevole e dispiaciuta.
Calò il silenzio nella stanza semi buia. Le tapparelle erano abbassate ed entrava solo qualche spiraglio di una fioca luce mattutina.

Lei strinse i pugni mentre la rabbia le bolliva nello stomaco e si dirigeva verso la stanza del ragazzo.

<<Hei, Hei! Dove stai andando?>> col panico in cuore Finn la seguì velocemente, ma quando la raggiunse Millie aveva già aperto la porta, e aveva già visto Anais dormire senza vestiti nelle candide lenzuola.

La bruna sentì il respiro farsi affannoso e un nodo formarsi nel centro dello stomaco.

Afferrò il pullover grigio sopra il mobile che aveva dimenticato e fece
retro front senza dire una parola.

<<Sei un fottuto stronzo Finn, e grazie per esserti ricordato di una cosa che hai scelto di fare di tua spontanea volontà, grazie mille>> prese lo zaino ed uscì dall'appartamento sbattendo la porta con violenza.

Finn si passò le mani sul viso quasi disperatamente. Era arrabbiata, molto arrabbiata con lui. Aveva letteralmente visto i suoi occhi scurirsi dalla rabbia e ora non sapeva come risolvere la cosa.

Infondo perché doveva dare spiegazioni a Millie? Non era la sua ragazza e tanto meno aveva bisogno di giustificarsi con lei.

Finn torno in camera e si sdraiò accanto a Anais mentre lei appoggiava una guancia sulla sua spalla.

<<Chi era Finn?>> il suo tono era assonnato e aveva ancora gli occhi chiusi e i capelli rosa erano un groviglio sul cuscino.

<<Una mia amica...>> rispose lui facendo dei piccoli cerchi sulla schiena nuda di lei con le dita.

<<Ti ha dato dello stronzo, che amica è?>> chiese la ragazza aprendo gli occhi.

<<Ieri mi sono dimenticato di accompagnarla in un posto e lei si è arrabbiata, era importante per lei evidentemente...>>

Finn sentì una leggera risata provenire da Anais e sorrise a sua volta.  La baciò dolcemente mentre lei portava le mani al suo viso.

-

Passarono alcuni giorni; Millie non aveva ancora parlato con Finn e lei se ne stava nella propria camera a leggere o ad ascoltare musica.

Finché un pomeriggio sentì qualcuno bussare alla porta della camera.

Millie roteò gli occhi chiudendo il libro che stava leggendo. <<Avanti...>>

<<Millie...sono Finn...>> lui chiuse la porta alle sue spalle e la guardò, cercando un contatto visivo che non trovò mai.

<<Che ti serve?>> la voce di Millie erw fredda e distante.
<<Chiarire alcune cose...>> finalmente lei alzò lo sguardo su di lui. <<Vai avanti>> il corvino prese un respiro profondo che buttò fuori subito. <<Mi spiace che hai "conosciuto" Anais in quel modo l'altro giorno, volevo fartela conoscere meglio visto che ora è la mia ragazza>>.

Millie sentì un senso di nausea pervaderla, ma lo allontanò.

Prese un respiro dal naso particolarmente lungo e annui <<Va bene...mi farebbe piacere conoscerla...>>.

Non era vero. Fu la bugia più grossa che Millie avesse mai detto in tutta la sua vita. Il suo cervello urlava di dover allontanare Finn, urlargli addosso che era un idiota e che odiava quella ragazza che nemmeno conosceva.

Ma poi, quel flusso di pensieri fu fermato. Perché pensava quelle cose? Lei non provava nulla per Finn, un paio di baci non determinano nulla.

Le emozioni di Millie la stavano distruggendo dall'interno ma sorrise dolcemente quando Finn fece lo stesso a lei.

Il corvino si avvicinò, Millie sperò nel ricevere un bacio, come per svegliarsi da quell'incubo o come per sperare che Finn stesse scherzando.

Ma non successe nulla di tutto ciò. Finn la abbracciò dolcemente e lei strinse la sua maglietta bianca tra le mani forse con troppa forza mentre aspirava il profumo dell'incavo del suo collo come se non respirasse da anni, come se avesse preso una boccata d'aria sana dopo anni che respirava lo smog della città.


-

Millie si sedette sul divano dopo che si era presentata ad Anais.
Finn l'aveva invitata a cena e lei aveva accettato col petto pesante.

Il corvino era andato in cucina per finire le ultime cose per la cena e le aveva lasciate sole.

Millie si sentiva leggermente a disagio accanto a lei.

Anais aveva un grazioso vestito color senape che le arriva sopra le ginocchia e delle calze nere che le arrivavano a metà coscia.
I capelli rosa erano lasciati morbidi sulle sue spalle.

Millie invece diede uno sguardo a se stessa sospirando. Portava un maglione a righe rosse e bianche e dei pantaloni a vita alti chiari con le sue amate e consumate converse nere ai piedi. I capelli corti erano anche essi sciolti, ma arruffati e senza una forma. Non aveva un filo di trucco mentre gli occhi dell'altra ragazza erano sofisticatamente truccati.

Anais posò lo sguardo su di lei e sussurrando parlò <<Avvicinati a lui o cerca di rubarmelo e te la faccio pagare...capito?>> Millie sgranò gli occhi e si allontanò da lui.

Era fuori di testa questa ragazza, e la bruna aveva solo voglia di andare via da quella casa.

Annuì, quando Finn le chiamò per la cena, e lei sentiva lo stomaco annodarsi su se stesso mentre lo sconforto le scurì l'animo, come non mai.


Fillie - MelodyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora