Chi l'ha detto che con la violenza non si possono risolvere i problemi?

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"One may tolerate a world of demons for the sake of an angel"
Madame de Pompadour, Doctor Who



Decisi di provare a cercare rifugio in cucina. Sfortunatamente per me anche qualcun altro aveva avuto la mia stessa idea.

-Pisani.-

-Richards.-

Cercai di evitare il suo sguardo, mentre svuotavo il bicchiere nell'acquaio.

Mi fissò, seduto sopra il bancone -Questo sì che si chiama sprecare del buon rum.-

-Ah era rum?-

-Preferiresti qualcosa di più classico, Pisani? Che ne diresti di un po' di whisky?- disse, offrendomi la fiaschetta che teneva in mano.

Al mio segno di diniego ne bevve un sorso -Dovevo immaginarlo. Un angioletto come te non potrebbe mai fare qualcosa di cattivo, vero?-

Sentii una stretta allo stomaco. Mi rifiutai di pensare che fosse in quello stato per colpa mia.

-O forse il nostro angioletto non ha le ali così bianche come sembra?- disse, accarezzandomi una delle ali del costume.

-Harry- iniziai, girandomi verso di lui -Io non volevo ferirti.-

Mi guardò come se avessi tre teste -Perché, tu pensi di avermi ferito? Non sopravvalutarti, Pisani.-

Scese dal bancone e mi si avvicinò al punto che potevo sentire il puzzo di alcool nel suo fiato.

Giulia, la situazione sta precipitando.

-Eri solo un passatempo, Pisani. Nulla di più- mormorò.

Strinsi i pugni. Chi credeva di essere per trattare una persona in quel modo?

Lo distanziai, spingendogli una mano sul petto -Non sei dio in terra, Richards. Non puoi trattare le persone come se fossero spazzatura.-

Strinse la mano sul mio polso, impedendomi mi liberarmi -Ti sei offesa, Pisani? Ho forse ferito i tuoi sentimenti?- disse, con fare beffardo -Dov'è il tuo Romeo adesso?-

La presa sul mio polso aumentò.

-Smettila, Harry, mi stai facendo male.-

Fissò le mie labbra per un istante, come se volesse baciarmi.

Alzai lo sguardo su di lui. Aveva la mascella contratta, gli occhi di solito sempre scintillanti di divertimento erano cupi.

Ero ad un punto di non ritorno. Dovevo decidere e dovevo decidere in quel preciso istante.

Non mi sarei fatta rovinare la serata da quel ragazzino viziato. Non avrei ingannato Chris più di quanto non avessi già fatto. Ma, soprattutto, non mi sarei fatta fregare due volte.

Raccolsi tutta la determinazione di cui ero capace e gli tirai una ginocchiata in mezzo alle gambe.

Harry si piegò in due, dolorante -Pisani, giuro che un giorno di questi...-

-Quello che c'è stato tra noi è stato solo uno sbaglio. Ho scelto Chris, fattene una ragione- dissi, prima di voltarmi e uscire dalla stanza a passo deciso.


Quando tornai nel salone principale mi accolse una scena che mi scosse anche più di quanto avesse fatto Harry.

Matthew era intento a ballare con Grace, mentre Shelly si stava strusciando, visibilmente ubriaca, su Dylan, altrettanto ubriaco.

Raggiunsi Chris, che stava osservando la scena da un divanetto.

-Oh, la mia Giulietta.-

Lo baciai sulle labbra.

I'm your Juliet  || INTERROTTA ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora