Il mio uomo ideale? Jafar è già stato preso?

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"Just keep passing the open windows"
Hotel New Hampshire, J. Irving

«Ecco, ora sei presentabile.» 

Grace si soffermò a rimirarmi, con una tale luce negli occhi che poteva essere eguagliata soltanto da quella negli occhi di Van Gogh davanti alla Notte Stellata.

«Mi fa piacere che prima tu mi considerassi una sciattona, Grace» replicai, non senza una punta di fastidio.

Sapevo benissimo di non essere bella, di certo non serviva che quarantotto chili di top model venissero a ricordamelo.

«Tesoro, in confronto a prima sei totalmente un'altra persona, fidati» commentò Shelly, intenta a limarsi le unghie.

Grace mi soppesò con lo sguardo «Un grande contributo è dato dal mio vestito.»

Sorrisi forzatamente, aspettando che finisse gli ultimi ritocchi.

«Non pensavo di essere finita a Project Runway» scherzai.

«Heidi Klum può accompagnare solo» dichiarò Grace «E poi, forse il programma che ti si addice di più è Plain Jane...»

Decisi di soprassedere, anche perché in quel preciso istante mi fu dato il permesso di vedere il capolavoro di Grace.

E, per quanto fosse bruciante, dovetti ammettere che aveva ragione.

Miseria se aveva ragione.

Davvero quella ragazza allo specchio ero io?

Incredibilmente era riuscita a domare i miei capelli ribelli, per non parlare degli occhi e...oh cielo, quello era senza dubbio il vestito più bello che avessi mai visto in tutta la mia vita.

Non potei fare altro che sussurrare «Grazie.»

E quella volta lo pensai davvero.

Sheila ruppe il silenzio «Sì, bene abbiamo capito che sei figa, ora possiamo andare? I ragazzi ci aspettano di sotto.»

«Giulia, sei splendida» mormorò Chris, venendomi incontro sulle scale.

«Tutto merito mio, modestamente» si compiacque Grace, raggiungendo Harry e stampandogli un bacio sulle labbra.

Mi ero quasi dimenticata che quei due stavano assieme.

«Stewart, i miei complimenti, sei riuscita a trasformare il brutto anatroccolo in cigno» disse Harry.

«Facciamo un'anatra» si corresse, vedendo la mia faccia compiaciuta.

Sheila, come suo solito, rovinò completamente il momento «Non dovremmo andare in macchina? Rischiamo di arrivare tardi altrimenti. E di certo le due cheerleader più sexy della scuola e i due giocatori più bravi della squadra non possono arrivare tardi, no?»

Giunte all'auto, mi guardò «Oh, cara, mi dispiace, ma io ho solo posto per me e per Grace nella mia auto.»

«Stai scherzando vero? Ci starebbero minimo altre due persone là dentro.»

Finse di mostrarsi rammaricata «Sì, ecco, vedi, ho appena messo la pelle nuova sui sedili posteriori e non vorrei che me la rovinassi.»

Avevo dimenticato con chi avevo a che fare.
Il trauma di vedermi bella per la prima volta doveva avermi danneggiato parte dell'ippocampo.

Guardai Grace che mi fece capire con lo sguardo di volerne restare fuori.

«Beh, e come dovrei fare io adesso? Non posso mica andare a piedi!»

I'm your Juliet  || INTERROTTA ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora