Romeo e Giulietta dei poveri

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"St. Elmo's fire. Electric flashes of light that appear in dark skies out of nowhere."
Billy Hicks, St. Elmo's Fire




«La festa di Halloween sarà la nostra prima uscita ufficiale.»

Chris mi prese sottobraccio, dandomi un bacio sulla fronte.

Sorrisi. Non avrei potuto essere più felice di così. Suonava anche bene.

La nostra prima uscita ufficiale.

La gioia si mescolò al timore quando mi ritrovai a pensare ad Harry.

Avevo cominciato a credere che mi stesse volontariamente evitando.

Attraversammo la strada, dirigendoci verso Central Park.

Amavo quel parco. Specialmente in autunno, quando si tingeva di arancio e bordeaux.

Passeggiare in quel parco mi aveva sempre fatta sentire bene, ora, assieme a Chris, mi sembrava di camminare sulle nuvole.

«Hai già deciso come ti vestirai? Perché dovremo essere coordinati.»

No, non ci avevo pensato in tutta franchezza. Anzi, il solo pensiero di pensare a come dovermi vestire per una festa mi faceva salire l'ansia.

«Mah, avevo qualche idea sai, il solito» dissi, cercando di sembrare convincente.

Alzò un sopracciglio «E quindi? Vuoi tenermi sulle spine, Pisani?» disse, cingendomi la vita con le braccia.

Dissi la prima cosa che mi passò per la testa.

«Romeo e Giulietta.»

Chris sorrise «Sono stato promosso a Romeo, quindi.»

«Te lo ricordi?»

«Mi ricordo ogni singolo istante passato con te.»

Se fossi stata fatta di burro mi sarei sciolta là , sul Bow Bridge, in un angolo sperduto di Central Park.

Alla faccia di Harry che mi aveva detto che Chris non era romantico.

Mi sporsi sulle punte per baciarlo.

«Penserò io a trovare i costumi» disse, prendendomi il viso tra le mani «Li preferisci d'epoca oppure rivisitati?»

«In realtà pensavo ai costumi del film, sai, Romeo+Giulietta...»

Mi immaginai Chris in armatura scintillante. Avrebbe fatto sfigurare tutti gli altri ragazzi, su questo non c'era alcun dubbio.

Si morse il labbro inferiore «Non vedo l'ora di vederti nella tua forma angelica, allora.»

Scossi i capelli «Sono già un angelo. Dovresti saperlo.»

«Oh, io lo so da un pezzo, sono gli altri che non lo sanno» ribatté, prendendomi per mano e avviandoci verso l'uscita «Sarà la più bella festa della tua vita, Giulia, te lo prometto.»





Quando giunse venerdì ero così eccitata che qualunque altro pensiero oltre la festa mi sembrava stupido.

Avevo deciso di ignorare i miei problemi per una sera, per cui avevo ignorato le tre chiamate senza risposta da parte di Harry.

Non poteva ignorarmi per una settimana per poi farsi vivo l'unico giorno in cui mi ero prefissata di pensare a tutto fuorché a lui.

Del resto avevo usato quasi tutte le mie energie per convincere mia madre che non andavo ad una congregazione satanica.

Halloween e mia madre andavano d'accordo come l'ananas sulla pizza.

Ma, dopo averle mostrato una foto del costume e averla rassicurata che non mi sarei fatta mettere incinta dal demonio come in Rosemary's Baby, aveva acconsentito.

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