Boyfriend

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(4 mesi dopo)

Ero seduto sul divano, tranquillo ad aspettare Alec dall' allenamento. Erano le 16 del pomeriggio e il tempo non passava. Avevo pitturato le unghie di nero, sistemato i capelli con il gel e sorseggiato un cocktail alla pesca con il mio gatto sulle ginocchia.
Mi persi nei miei pensieri e immaginai il mio fidanzato allenarsi con l' arco.
La mia immaginazione assunse una sfumatura di perversione sarcastica e ridacchiai davanti all' immagine di Alec che davanti ad un palo ballava e si toglieva direttamente tutti i vestiti. Emisi una specie di gemito sentendomi eccitato quando il mio fidanzato si stava per togliere i boxer... solo che il suono del campanello mi riportò alla realtà.
Spalancai gli occhi e sospirai, poteva essere il mio fidanzato! Per Lilith! Mi precipitai alla porta quasi inciampando su Chairman Meow e l' aprii. Non vidi nessuno. Eh?
" Dove sei mio dolce fiorellino? Non è il caso di nascondersi, sai che ti trovo sempre... ok ora chiu... " Non finii la frase che mi ritrovai steso sul pavimento e una ragazza strillante a cavalcioni su di me.
" Ehm ragazzina, alzati subito! "
Ok, questa ragazza è pazza. Si alzò ed entrò nel mio loft per andare sul divano.
" Cavolo che fatica trovare questo indirizzo! Amico devi aiutarmi a trovare Magnus Bane, il sommo stregone di Brooklyn! "
" Ragazzina, sono io quello che stai cercando. " Mi spolverai la camicia a pois.
" Wowwww! " Mi saltò in braccio abbracciandomi.
" Ok, ok. Calma. " Mi divincolai gentilmente e mi lasciò andare. Finalmente potei osservarla bene. " Aspetta, ma tu non sei una mondana. "
" Certo che no. Sono una stregona esattamente come te, più giovane però ho solo fatto 20 anni ad agosto. " Si scosse i capelli castani e notai il suo segno stregonesco ovvero alcune ciocche verdi. La squadrai da capo a piedi incuriosito: occhi verdi bosco con sfumature castane coperti da una leggera riga di eyeliner anch' esso verde; labbra sottili con un sorriso sbarazzino; un ciondolo viola sopra la profonda scollatura della maglietta nera raffigurante un drago; le gambe fasciate da un paio di jeans blu e all stars nere; borsa a tracolla che lanciò su un mobile e colpì un vaso; un paio di occhiali da vista.
" Ok, come ti chiami, piccolo disastro? " Schioccai le dita e il vaso tornò a posto.
" Sono Benedetta Colla, figlia di un demone e una madre mondana. Sono stata ad Hogwarts ma mi hanno bandita dalla scuola a 11 anni per un disastro a causa di un bullo; ho combattuto per Narnia a 8 anni insieme ai fratelli Pevensie; a 16 anni sono stata nel mondo di Black Friars; mia madre mi ha tenuta lontana da Capitol City perché pericolosa e ho dovuto frequentare per forza una scuola di mondani rimbambiti però ho avuto la fortuna di essermi fatta delle amicizie. Ed ora sono qui perché vorrei che mi faresti da professore sulla vita da stregoni, mia madre mi ha detto di rivolgermi a te quindi dall' Italia sono venuta qui grazie ad un portale. Ah, ecco la mia valigia. " Detto tutto quel monologo, Benedetta venne affiancata da una valigia.
" Ehm, io dovrei farti da babysitter? " Ti prego no!
" Ma non hai capito: io intendo da professore! Porca Lilith, ho 20 anni! " Batté un piede sul pavimento e mi fece la linguaccia.
" No. "
" Ti preeeegooooo!!!! " Mi guardò con gli occhioni da cucciolo.
" Va bene. " Sospirai. " Ma a una condizione. "
" Baciarti? " Le si illuminarono gli occhi.
" Assolutamente no! Sono fidanzato. "
" Ah, fortunata la tua ragazza. "
Ridacchiai alla parola ragazza e le dissi di seguirmi, dovevamo metterci subito al lavoro con la prima lezione, ovvero le pozioni.
Your boy boy b-b-b-b-b-boyfriend...
Eravamo lì da due ore dietro al mio calderone a preparare la pozione contro il mal d' amore e Benedetta si rivelò un' ottima allieva anche se era un po' sbadata in certe cose come ad esempio rovesciò una goccia di sangue su una mia scarpa.
Sentii suonare il campanello e mi ricordai di Alec così le dissi di restare lì al calderone ed aspettarmi.
Aprii la porta e sentii la voce del mio amore. " Ehy. " Si avvicinò per darmi un bacio a stampo.
" Mi sei mancato, fiorellino. "
Alec stava per rispondere quando lo vidi arrossire e guardare oltre me. " Che ci fa una mondana nel tuo loft? "
" Mondana? Io sono una stregona, shadowhunter! " Disse Benedetta.
" Ti avevo detto di stare di là. " Dissi guardandola male e si sentì un lieve scoppio in cucina.
" Ok torno di là. Pff antipatico. " Sbuffò Benedetta.
" E lei chi è? " Domandò Alec fissandomi.
" Benedetta Colla, stregona italiana che mi ha chiesto di darle lezioni di stregoneria. " Risposi sotto il suo sguardo azzurro.
" Pensavo che eri solo. " Povero fiorellino dispiaciuto.
" Tranquillo, cicci pucci lo possiamo fare più tardi. " Dissi maliziosamente.
" Magnus, io... non intendevo... oh, Raziel! " Si coprì il viso arrossendo.
Non eravamo ancora andati a letto, dopotutto io rispettavo le sue scelte visto che mi aveva detto di non essere pronto. Inoltre in amore non è importante il sesso... ok, si è importante ma bisogna rispettare il partner... va beh ci siamo capiti...
Un urlo mi raddrizzò le orecchie ed Alec corse in cucina, lo seguii.
Benedetta era davanti al calderone che bolliva troppo forte per i miei gusti e mi spiegò di aver sballato le dosi di un ingrediente.
" Mi dispiace ed ora? " Era dispiaciuta e chiuse il calderone con il coperchio solo che iniziò a scoppiettare forte.
" Giù!!! " Urlai sopra il suono assordante e metallico. Fu tutto al rallentatore: Benedetta si buttò dietro il tavolo ed io mi buttai contro Alec facendogli scudo col mio corpo. Una specie di tuono scoperchiò il pentolone e il liquido rosa imbrattò la mia cucina e la mia schiena ed Alec.
" Magnus? "
" Stai bene, fiorellino? "
" Sì, se non fosse per questa roba nei capelli. " Ridacchiò Alec e mi diede un bacio. Gli morsi il labbro e a lui sfuggì un gemito.
" Ragazzi? Ma che? "
Mi staccai da Alec per alzarmi ed aiutare lui sotto lo sguardo stupito di Benedetta con la faccia imbrattata di rosa e le lenti degli occhiali rotte.
" Sì, Benedetta. Lui, Alexander Lightwood è il mio fidanzato. Problemi? "
" Oh, no. Cioè non ho niente contro i gay, solo che non pensavo che... " La interruppi alzando una mano.
" No, cara. Io sono bisessuale disinvolto ed ora puliamo sto caos. "
" Vi aiuto. " Disse Alec prendendo il secchio e uno straccio.
" Fermo lì, Cenerentolo. " Dissi e schioccai le dita ripulendo la cucina e noi tre.
" Non volevo combinare sto casino. " Benedetta mise il broncio.
" Non fa niente. Però adesso vai nel tuo appartamento e ti studi per la prossima settimana questi libri. " Tra le braccia della ragazza apparirono venti libri di magia e le chiavi di un appartamento sotto il mio piano.
" Buon studio e ci vediamo nei prossimi giorni. Occhio perché ti interrogo. " Detto questo le aprii la porta con la magia ed invitandola ad uscire.
" Agli ordini, professor Bane. " Benedetta salutò me ed Alec poi uscì con libri e valigia.
" Sei tosto come professore. È solo una ragazza, potrebbe essere mia sorella. " Era stupito del mio comportamento ma è meglio prevenire che curare ed essere stregoni ed immortali non sembrava così facile e mi promisi di insegnare tutto a quella ragazza per evitare guai a New York.
" Ti renderai conto che è giusto così. " Mi avvicinai per baciarlo.
" Mi fido di te. " Sorrise Alec e ricominciammo a baciarci.
I don' t care at all what you done before
All I really want is to be your...

Love exists: MalecDove le storie prendono vita. Scoprilo ora