16.

118 4 0
                                    

Busso alla porta di Federico senza far caso al campanello, dopo un paio di minuti questa si spalanca sul viso seccato del biondino, 

- Che vuoi? -

Esaltata come una bambina saltello sul posto facendogli vedere il contenuto della busta, immediatamente il suo viso si addolcisce, con il corpo si appoggia allo stipite della porta spostando lentamente con la mano i ricci bagnati dal viso. Arrossisco, è a piedi nudi, indossa solo dei jeans chiari ed una felpa blu con la zip aperta, la posizione del suo corpo, il fisico atletico e quel viso insolente gli danno un'aria così sexy, mi rendo benissimo conto di fissarlo ma non riesco a staccargli gli occhi di dosso.

Con il dito mi alza il mento, sorridendomi teneramente, mentre lo fa chiude gli occhi in due fessure

- Leggilo prima di esaltarti!- 

Con il libro ancora a mezz'aria non smetto di sorridergli come un'ebete - Lo farò e ti dirò che è fantastico -

I suoi occhi si fanno nuovamente duri e mi chiude la porta in faccia, buttando la testa indietro torno nel mio appartamento ridendo. 

Il libro come copertina ha solo uno sfondo grigio chiaro, e l'unico tono di colore sono il suo nome, il titolo ed il nome della piccola casa editrice scritti in rosso, lo stringo nelle mani, so quanto ci ha lavorato duro e quanto ci tiene, riesco a capire anche sotto i suoi occhi seccati che è agitato nel sapermi qui a leggere quello che la sua mente ha prodotto. Riesco a sentire il suo sguardo perforante che mi indica come leggere il suo racconto giallo, senza perdermi nessuna inerzia, " perché è grazie ad i particolari che si trova il colpevole ".

Sto russando così forte da svegliarmi? Impossibile! Mi sembrava il toc toc della porta, camminando ad occhi chiusi mi accingo ad aprirla, non prima di essermi stiracchiata le spalle, abbasso la maniglia tirando la porta verso di me, cosa vedo? Non lo capisco subito, sento esplodere qualcosa mentre una moltitudine di coriandoli e stelle filanti mi piovono addosso, ultimamente i miei sogni sono così reali da farmi quasi sentire sveglia, ma non è un sogno, Amos, Clio e Skatch entrano in casa con una strana euforia, chiudo la porta ma qualcosa la blocca.

- Hey, non vorrai chiudermi fuori! -

Bruno salta in casa abbracciandomi, cosa sta succedendo cos'è tutto questo casino? Perché lui è qui?

- AUGURI - 

Cosa? È già il mio compleanno? 29 settembre, già, oggi compio 19 anni, non ci avevo pensato per nulla, solitamente come negli anni precedenti organizzavo qualcosa di carino, ma ultimamente ho avuto altro da pensare. 

Clio mi spinge in camera, facendomi sedere sul letto, diversamente dal solito indossa dei jeans lunghi, stretti a mo di seconda pelle, ed una canotta corta a fiori, il viso non è truccato pesantemente e tiene i capelli legati con uno chignon spettinato. 

- Vestiti comoda, io ti preparo la borsa - 

- Perché? -

- Corri in bagno sbrigati! - 

Quando Clio urla, mi intimidisce sempre, quindi seguo i suoi ordini e vado a lavarmi. 

Asciugando il vapore dallo specchio, per un momento non mi riconosco,  non sono ancora abituata al mio nuovo colore di capelli, negli ultimi anni li ho sempre tenuti di colori improbabili, dal grigio chiaro all'azzurro, tutto questo per cercare di cambiare la naturalezza di un viso troppo simile al suo, ora sono cambiata, non ho più paura di assomigliarle, anzi, mi piacerebbe essere bella almeno la metà di quanto lo era lei. 

Clio irrompe nel bagno sorprendendomi in intimo, alza il sopracciglio cercando di mascherare una risata - Che vuoi ? - 

- Cambia intimo, mio dio! -

AmosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora