Guardami negli occhi,Béatrice.

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*AVVISO* Come avrete letto nella trama,ci saranno scene di sesso esplicito e linguaggio scurrile. Quando metterò questo simbolo -§- vorrà dire che inizierà una scena appunto, di sesso. Non sarà descritta nei minimi particolari ma sarà comunque descritta in modo approfondito; per cui se a qualcuna dà fastidio oppure non vuole scendere nei meandri più oscuri della passione ( ok,questa frase mi sà tanto di scrittrice affermata ahahahah),può andare direttamente al prossimo simbolo,ossia § e continuare la lettura saltando la parte HOT. Buona lettura! *


Alec aprì la porta del suo appartamento con una mano sola,tirò a sé il corpo della donna attaccata alle sue labbra,e la richiuse con un tonfo sordo. Incastrò nuovamente entrambe le mani tra i capelli rossi,e spinse Béatrice contro il muro dietro di lei. Sentiva le labbra pulsare per via dei morsi che la donna ogni tanto lasciava,le sue mani che tiravano quelle ciocche bionde facendolo ringhiare dal piacere,il corpo plasmato contro il suo,con ogni curva che si incastrava perfettamente alla sua stazza. 

Si staccò dalle labbra della rossa,con il fiato corto e ansimante. - Questa notte non mi scappi,zuccherino.- 

- Mi hai promesso una cavalcata sul tuo Unicorno,Harris- mormorò leccandosi le labbra,e guardandolo da sotto le ciglia con quegli occhi grandi e color ghiaccio.

Alec le morse il labbro inferiore,lambendolo poi dolcemente con la lingua. Erano letteralmente scappati dal Night Club come due pazzi,avevano lasciato i loro amici a festeggiare ed erano saliti in macchina di Alec senza però, sfiorarsi minimamente. Il silenzio che era calato nell'abitacolo,era un silenzio intriso di parole non dette,di voglie da soddisfare,di corpi smaniosi di esplorarsi e unirsi. Alec era riuscito a rimanere concentrato sulla strada,senza guardare neanche di sfuggita la donna seduta al suo fianco,perché sapeva che se avesse anche solo sbirciato per pochi secondi,avrebbe fermato la macchina e preso Béatrice sopra quel sedile,sul quale era seduta. Da quando aveva posato lo sguardo su di lei al locale,vestita in quel modo succinto e provocante,Alec non era più riuscito a formulare un pensiero che avesse un senso compiuto. La sua mente viaggiava a mille,ma immaginando Béatrice in qualsiasi posizione possibile,completamente nuda e alla sua mercé. 

Prese una gamba della donna e se la portò ad un fianco. Scese con lo sguardo lungo tutto il suo corpo: il collo,il seno che si intravedeva dalla scollatura della camicia nera,i pantaloncini che si erano sollevati di parecchi centimetri senza neanche sapere come,e poi quella gamba... quella coscia che ora Alec teneva stretta con la sua mano e ne ammirava il tatuaggio inciso sopra. Era una giarrettiera nera con dei bordi di quello che sembrava pizzo,faceva il giro di tutta la coscia,e incastrata in mezzo c'era una pistola. Una Glock color titanio,rifinita perfettamente in ogni dettaglio. Alec non riuscì a staccarne lo sguardo,e ne seguì i contorni con il pollice,sentendo fremere Béatrice alla sua carezza. 

- Merda... questo è il tatuaggio più eccitante che io abbia mai visto... - sussurrò,sollevando nuovamente lo sguardo sul suo viso,senza smettere di muovere la mano.

Béatrice aveva gli occhi chiusi,il labbro inferiore stretto tra i denti e la testa reclinata all'indietro. Era una delle visioni che Alec aveva sognato,vederla completamente persa per lui,per via delle sue mani e dei suoi baci. Senza riuscire a trattenersi oltre strinse forte quella carne tra le mani e si avventò nuovamente sulle labbra di Bibì,che rispose con trasporto al bacio. Le loro lingue si scontrarono e intrecciarono,protagoniste di una battaglia erotica e sensuale; le mani di Béatrice scesero sul petto di Alec,iniziando a sbottonargli la camicia. Ogni bottone che fuoriusciva dall'asola era un brivido che imperlava la pelle olivastra dell'uomo,le dita fredde e lascive su di lui,erano scariche elettriche al basso ventre. Poi il bacio si fece più profondo,lingue e denti,sospiri e gemiti accompagnarono le mani di entrambi nella corsa a togliere più vestiti possibili. Alec lasciò la presa sulla gamba di Bibì e afferrò la stoffa della camicetta,strattonandola e facendone saltare tutti i bottoncini sul pavimento. 

- N.E.R.D. - Nata. Emarginata. Rigenerata. Desiderata.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora