Fiori d'Arancio (parte 1)

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Era arrivato.

Il fatidico giorno era arrivato. Béatrice finì di riempire i due calici in cristallo e raggiunse a passo svelto la camera della sua migliore amica.

La sua permanenza a Detroit era volata. Il tempo era trascorso così velocemente,da non dargli il tempo di rendersene conto. Erano successe così tante cose in quelle settimane,che se solo si fermava a pensare,le sembravano impossibili. 

Quando aveva messo piede a Detroit,i ricordi,il dolore e l'umiliazione,erano ritornati senza che lei potesse fare nulla per fermarli. Aveva sperato di passare dei giorni tranquilli,aiutando la sua migliore amica nei preparativi e passare del tempo con i propri genitori; con la prima c'era riuscita,mentre con la seconda,un pò meno. I preparativi per il matrimonio erano stati estenuanti,ma anche molto divertenti,e avevano aiutato Béatrice a distrarsi da tutti gli avvenimenti successi giorni prima. Era riuscita a realizzare tutte le richieste della sua migliore amica,certo con qualche difficoltà,ma finalmente per quel giorno,Gwen avrebbe avuto il matrimonio,che da sempre sognava di avere. E Béatrice ne era estremamente orgogliosa. 

Aprì la porta della camera,e il fiato le morì in gola. 

Gwen era ferma davanti allo specchio,i capelli biondi acconciati in piccole onde e impreziositi da una coroncina di fiori piccoli e bianchi,con qualche fogliolina verde. Il velo lungo era incastrato in mezzo ad essa,e scendeva morbido fino a terra,seguendo la lunghezza del suo abito da sposa. Il tessuto color avorio la fasciava come una seconda pelle,cucito e creato apposta per lei. Era senza spalline,con uno scollo a cuore e il corsetto tempestato di brillantini; la gonna era a sirena e abbracciava ogni minima curva del suo corpo,lasciandole scoperta però gran parte della schiena. Lo strascico non era molto lungo,ma era bellissimo: interamente in pizzo,con migliaia di piccoli punti luce,brillavano con le luci della stanza e i timidi raggi di sole che entravano dalla finestra. Gli occhi di Gwen si incatenarono ai suoi attraverso lo specchio,e Béatrice si morse forte il labbro,per non scoppiare a piangere. 

Gwen era la sua persona. Come Cristina e Meredith in Grey's Anatomy. Ecco,loro erano proprio così. Si erano conosciute in un momento particolare per entrambe,e da quel giorno,niente e nessuno le aveva mai separate. Béatrice era cresciuta sola,senza fratelli o sorelle,e forse da bambina questo gli era pesato... ma non da quando aveva conosciuto lei. Quella straordinaria donna ferma a pochi passi da lei,con un meraviglioso abito da sposa e gli occhi colmi di lacrime. Gwen era non solo la sua migliore amica,quella con la quale aveva sperimentato i primi pigiama party,i primi film strappalacrime mentre mangiavano gelato,sedute in terra davanti alla tv, le prime cotte segrete e i primi dolori adolescenziali. Gwen era molto di più. Era la sua anima gemella,colei che non aveva bisogno di parlare per farsi capire,colei che in silenzio e senza fare domande,disinfettava i lividi che macchiavano la sua pelle,leniva il dolore che il suo giovane cuore provava. Era quella persona che non ha bisogno che tu le chieda aiuto,la sua mano era sempre tesa,pronta per essere afferrata e portarti in salvo. Gwen era la sorella che non aveva avuto,ma che era arrivata all'improvviso,facendosi amare fino a stare senza forze. 

Per Béatrice,Gwen,era la parte mancante della sua anima. Quella che la completava. Quella che la faceva essere realmente,Béatrice Moreau. 

- Ci siamo- sussurrò la biondina,sistemando il velo sul capo,e prendendo un respiro profondo. 

Béatrice sorrise e si avvicinò a lei,aiutandola a mettere bene la coda del vestito,in modo che non venisse calpestata. 

- Lo sai che sei da togliere il fiato?- mormorò Bibì,trattenendo a stento le lacrime. 

- Mi sembra tutto un sogno Bibì... ti rendi conto?- ridacchiò indicandosi con i pollici, - mi stò per sposare!-

Béatrice annuì e rise insieme a lei. Era vero,sembrava tutto un grande sogno. Gwen era perfetta,e anche lei,dopo aver ritoccato il rossetto,fù ufficialmente pronta per raggiungere con la sua migliore amica la Chiesa dove Caleb la stava aspettando. Dopo aver finito gli ultimi ritocchi,Bibì scese giù in salone,nella piccola casa dei genitori di Gwen e raggiunse le altre damigelle che aspettavano ferme all'entrata. 

- N.E.R.D. - Nata. Emarginata. Rigenerata. Desiderata.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora