Ritorno da te!

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L'aveva fatto.

Si era davvero buttata alle spalle il passato,una volta per tutte,e aveva spalancato le braccia al suo futuro. Béatrice ancora stentava a crederci,eppure era successo. 

Aveva passato la sua vita ad odiare,a domandarsi continuamente il perché fosse rimasta vittima di quella cattiveria,senza riuscire alla fine a darsi una vera e propria risposta. La sua adolescenza non era stata memorabile,o almeno,non in senso positivo; ma lei aveva cercato di godersi a pieno ogni momento,anche quello più faticoso da digerire,anche quello che faceva davvero male. Béatrice aveva ingoiato tutto. Ed era proprio quella la sua arma migliore: ingoiare i sentimenti negativi,per poi utilizzarli come punto a suo favore. 

Il suo cambiamento non era stato facile. Pesava più di centotrenta chili,e anche solo salire due gradini,diventava quasi un impresa impossibile. Arrivata al college si era rinchiusa dentro la palestra e aveva sfogato tutto quello che teneva dentro. Ogni mattina andava a correre,superando sempre il limite che si prefissava per la settimana. Mangiava moderatamente,senza ingozzarsi di carboidrati o tutte quelle pastine al cioccolato che la continuavano solo a danneggiare. Aveva iniziato gli allenamenti e gli addestramenti in accademia,dove le avevano insegnato a gestire le emozioni,il controllo e la forza. L'avevano aiutata a conoscere la vera sé stessa. Ma c'erano anche quei giorni in cui non ne poteva più,dove sembrava molto più facile lasciare tutto e andare via,scappare e rifugiarsi nuovamente sul cibo. Aveva passato notti insonni a piangere,con lo stomaco che si contorceva dalla fame,la mente che non voleva collaborare e smettere di pensare al cibo. Notti in cui la fame era talmente forte e tanta che gli prudeva la gola,e allora prendeva a graffiarsi,con il dolore che mano a mano diventava più intenso,e non le dava tregua. Gli veniva da urlare,da spaccare ogni cosa pur di poter affogare tutto quello che provava,nel cibo.

E alla fine,era riuscita a raggiungere il suo obbiettivo. Béatrice era dimagrita,perdendo più di ottanta chili,diminuendo il suo girovita,la circonferenza delle cosce e del petto. Era riuscita a eliminare la pelle in eccesso rassodando tutti i muscoli,allenandosi e mettendosi d'impegno,c'e l'aveva fatta a coronare il primo sogno. 

L'ultimo tassello era ritornare nella città del dolore,e lasciarsi alle spalle tutto quanto. Non voleva giustificare Alec,per quello che aveva fatto,perché determinate azioni non possono essere giustificate,ma si dice che una seconda possibilità,si possa dare a chiunque,giusto? Sbagliare è umano,e chi sbaglia paga i propri errori. Alec aveva pagato,passando anni a chiedersi perché era arrivato a toccare così il fondo. Aveva pagato tenendosi addosso la vergogna,e portandosela appresso per anni e anni,con i ricordi di quello che aveva fatto ad apparirgli in ogni momento della giornata. Aveva pagato accorgendosi che in lui c'era qualcosa che non andava,e che aveva bisogno d'aiuto. Insomma,la cosa più difficile da fare per una persona,è saper ammettere i propri errori e chiedere scusa, e Alec c'era riuscito. Béatrice non giustificava,ma aveva cercato di capire il perché lui l'avesse fatto,e si può dire che quando si è ragazzini in realtà ancora non riesci a distinguere ciò che è bene,da ciò che è male,ecco perché si combinano tante di quelle cazzate,che poi da adulto ti portano a farti delle domande. 

Alec era cambiato,e lei ne era orgogliosa. Era riuscito a capire gli sbagli commessi,ad immagazzinarli nel suo cervello accorgendosi davvero di quanto fossero sbagliati i suoi atteggiamenti,e poi a chiedere scusa. Scusarsi per le orribili parole,per la violenza psicologica e talvolta anche fisica,ma sopratutto scusarsi per non essere stato rispettoso,come invece sua madre gli aveva insegnato. Béatrice aveva apprezzato tanto tutto quello; era rimasta colpita dalla voglia che aveva Alec di fargli capire quanto lui fosse cambiato,quanto quegli eventi che avevano cambiato lei,c'erano riusciti anche con lui. Ed era bellissimo. 

- N.E.R.D. - Nata. Emarginata. Rigenerata. Desiderata.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora