capitolo dieci

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"Il tuo disegno è già incredibile. Perchè non lo lasci così?" Carine piagnucolò prima di strapparmi il pennello da mano. Era stata di cattivo umore tutto il giorno, quindi avevo velocemente imparato a ignorare i suoi commenti irritati. Non avevo idea del perchè stesse così, la sua pazienza sembrava essere scomparsa, ma, quando le avevo chiesto cosa non andasse, aveva cambiato argomento.

Sospirai profondamente, prima di prendere un nuovo pennello dal tavolo.

"Non lo so. E' come se mancasse qualcosa. Come se dovessi aggiungerci qualcosa." spiegai studiando il mio disegno riguardo la tempesta. Nel momento in cui ero entrata nella classe di arte e l'avevo visto, avevo pensato ad Harry e, per qualche ragione, avevo provato quella sensazione che avrei dovuto aggiungerci qualcosa. Non ero riuscita a scuotermi da dosso quella sensazione e, nonostante il professore di arte continuasse a guardarmi, decisi comunque di continuare a colorare quello, indipendentemente da quanto fossi indietro rispetto agli altri. Sapevo che se non l'avessi finito velocemente, non avrei superato il corso, ma quello non mi importava più.

Quel disegno ora era ancora più importante per me dopo quello che era successo con Harry. Dovevo finirlo per bene.

"Sei troppo ossessionata da quello. E' quasi spaventoso." mormorò Carine. La fissai con la coda dell'occhio, ma non dissi nulla.

Rimanemmo in silenzio per un po' di tempo, poi notai Carine prendere un profondo respiro, prima di appoggiarsi al tavolo e posare gli occhi su di me.

"Ad ogni modo, cosa è successo ieri?"

Sentii lo stomaco stringermisi per il nervosismo e deglutii velocemente, cercando di non far notare che la sua domanda avesse avuto effetti su di me.

"Cosa vuoi dire?"

Nonostante non la stessi guardando, sapevo che aveva aggrottato la fronte e potevo sentire il suo sguardo osservatore bruciare su di me.

"Sai cosa voglio dire. Ti ho vista uscire da scuola...con lui."

Guardai il pennello nella mia mano, evitando ancora il suo sguardo. Non pensavo avesse notato me ed Harry uscire da scuola dato che era stata troppo impegnata a parlare con Liam. Ma ovviamente l'aveva fatto e per qualche ragione ciò mi rese nervosa. Non riuscivo a capire perchè, lei era la mia migliore amica, ma avevo ancora quella forte tentazione di non dirle nulla di quello che era successo.

Era una cosa tra me ed Harry.

"Okay classe! Continueremo venerdì prossimo, ci vediamo." la voce del professore echeggiò nell'aula. Un sospiro di sollievo scappò dalle mie labbra e velocemente afferrai le mie cose, segretamente felice che fossi riuscita ad evitare di rispondere a Carine.

Sollevai la borsa e aggiustai la tracolla sulla mia spalla.

"Ci vediamo!" salutai Carine e non rimasi ad ascoltare la sua risposta, invece corsi fuori dall'aula. Sapevo di essere stata una codarda, ma non avevo altra scelta se volevo tenere queste cose segrete. Se le avessi detto di Harry, le avrei dovuto dire di Callie, Austin e anche degli altri. Ed era un argomento troppo vergognoso per me.

Qualcuno colpì la mia spalla mentre mi superava e lo sentii mormorare delle scuse, prima di continuare a correre. Strofinandomi la spalla, mi spostai sull'altro lato del corridoio, prima di dirigermi alla mia prossima lezione.

Storia.

Mi ci vollero un paio di secondi per realizzare che avremmo discusso dell'argomento che aveva mostrato il video che il professore ci aveva fatto vedere. Il ricordo della reazione di Harry durante l'ultima lezione balenò nella mai mente e mi trovai a rallentare il passo. Non riuscii a fare a meno di iniziare un po' a preoccuparmi per lui, quel video era stato già tanto per lui, chi sapeva cosa sarebbe succeso questa volta? Ma alla fine, non l'avevo neppure visto tutto il giorno. Era possibile che non sarebbe neppure venuto.

Proprio quando quel pensiero mi passò per la mente, sentii lo sguardo di qualcuno su di me. Alzai la testa ed ebbi il tempo di vedere degli occhi verdi, poi il mio braccio venne afferrato e, prima che potessi dire qualcosa, fui spinta in una piccola stanza piena di attrezzi per pulire. Sentii la porta chiudersi e velocemente mi voltai confusa e scioccata per quello che era appena successo.

Harry era in piedi di fronte a me, fissandomi dritto negli occhi. C'era qualcosa di strano nel suo sguardo, ma non riuscivo a capire cosa fosse.

"Cosa stai facendo, Harry?!" chiesi accigliandomi, provando ancora a capire cosa fosse appena accaduto.

"Dovevo parlarti in privato." la risposta di Harry fu breve e semplice come al solito.

"Nello stanzino?!" sollevai le mani scettica. Harry annuì solamente, prima di passarsi la mano tra i capelli. Ora era come se qualcosa lo preoccupasse, potei notare l'agitazione nei suoi occhi quando mi guardò.

"Va bene. Di cosa vuoi parlarmi?" chiesi piano. Harry sospirò, prima di scuotere piano la testa.

"Non voglio andare a lezione di storia," disse tutto d'un fiato.

"Lo pensavo anch'io." risposi con calma, guardando il suo volto. "Puoi sempre saltarla."

"La cosa è che...puoi saltarla anche tu?" Harry mi guardò speranzoso. "Potremmo andare da qualche parte come ieri."

"Um...l'ho già saltata troppe volte in questo periodo." dissi, ma quando vidi l'espressione di Harry e il pensiero di come aveva marinato per me ieri quando non riuscivo più a rimanere a scuola, non riuscii a negarglielo ora. Sarebbe stato rude dopo tutto quello che aveva fatto per me.

"Ma okay, posso saltarla anch'io." accettai.

Un piccolo sorriso comparve sulle labbra di Harry e, prima ancora che lo realizzassi, si avvicinò e mi diede un lieve bacio. Non durò a lungo, ma fu abbastanza da lasciarmi completamente senza fiato e con il cuore che batteva selvaggiamente. Un leggero rossore coprì le mie guance e mi morsi il labbro, cercando di non sorridere come un'idiota.

"Quindi...um dove pensi dovremmo andare?" chiesi, guardando Harry un po' timidamente.

"Stavo pensando di rimanere in uno stanzino molto accogliente per il resto della giornata," rispose Harry sorridendo. Quando notò la mia espressione, si lasciò scappare una piccola risata.

"Calmati. Stavo scherzando."

Alzai gli occhi al cielo e gli schiaffeggiai la spalla mentre andavo verso la porta.

"Penso di conoscere un posto migliore per cattivi ragazzi come noi."

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Tanti, tanti auguri di Buon Natale!

The Blue Rose [h.s. - italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora