"Non calciare troppo forte! Non sono sicura di essere molto brava in questo!"
"Hai accettato, quindi ora devi subire le conseguenze!"
Harry mi sorrise prima di indietreggiare e calciare la palla verso di me. Nonostante il suo colpo non fu forte come mi aspettavo, sprecai mezzo secondo a valutare se avrei dovuto evitarla o meno. Ma i miei riflessi funzionarono prima che la mia mente elaborasse pienamente la situazione e presto la palla fu al sicuro tra le mie mani, non nella rete. Ora fu la mia volta di sorridere ad Harry, che smebrava stupido che non avessi urlato o provato a schivare la palla come facevano alcune ragazze durante la lezione di educazione fisica a scuola.
"Avevi detto che non eri una brava calciatrice. Bugiarda." Harry mi puntò contro il dito, ma potei vedere gli angoli della sua bocca iniziare a fremere leggermente.
"Beh...potrei avere dei talenti nascosti." scrollai le spalle prima di rilanciare la palla ad Harry. "Prova di nuovo. Chissà, magari sarai fortunato e riuscirai anche a far punto."
"Non mi piace il tono della tua voce. Smettila di prendermi in giro."disse Harry mentre muoveva la palla con il piede, assicurandosi rimanesse immobile. Mi rimisi in posizione e focalizzai il mio sguardo sulla palla. Quando Harry calciò di nuovo, questa volta più forte, ero pronta. La palla volò verso l'angolo destro, ma io ero già saltata e catturata tra le mani. Pizzicò un po' dato che non indossavo i guanti, ma non era nulla che non potessi sopportare.
Guardai Harry, aspettandomi di vederlo un po' irritato per non essere riuscito a fare punto. Ma invece vidi che aveva un piccolo sorriso sulle labbra. Prese la palla che gli gettai, ma il sorriso rimase sul suo volto.
"Wow, la mia ragazza è veramente un mostro." disse con calma prima di posare la palla per terra. "Provo di nuovo, okay?"
"O-okay." balbettai.
Mi aveva appena chiamata la sua ragazza.
"Sei pronta?"
No.
Ma nonostante quanto fossi ancora scioccata, la mia mano entrò in collisione con la palla e volò oltre la rete. Velocemente mi voltai per cercarla e allo stesso tempo per evitare di guardare Harry. Non volevo che vedesse la mia espressione e capisse quanto le sue parole avessero avuto effetto su di me, perchè c'era la possibilità che non volesse intendere nulla di serio con ciò.
Era già abbastanza buio, ma il parco, dove eravamo finiti per andare, era illuminato dai lampioni, quindi non ci misi molto a trovare la palla. Difficile da credere che solo due ore prima io ed Harry eravamo seduti a tavola a discutere con Lily e Carl riguardo...cose non così comuni. Mi aspettavo domande sulla scuola e piani futuri, argomenti basilari di cui le persone parlavano, invece eravamo finiti per avere una profonda conversazione sull'arte. Carl era stato colui che aveva cominciato menzionando il nuovo museo d'arte che aveva appena aperto. Ero rimasta sorpresa di scoprire che tutti intorno al tavolo, incluso Harry, avevano un'opinione sul tipo di arte che piaceva, quindi la conversazione non era stata scomoda o noiosa. In realtà mi ero divertita.
Potei sentire una leggera brezza sul mio volto mentre mi chinavo per prendere la palla. Fortunatamente non era troppo ventoso, altrimenti probabilmente mi sarei ghiacchiata con la mia giacchetta fina blu. Quando mi sollevai con la palla tra le mani, improvvisamente sentii Harry chiamarmi e il cuore quasi mi si fermò nel petto.
"Heth!"
"Sì?" mi voltai velocemente. Vidi Harry correre verso di me e immediatamente mi rilassai quando vidi un sorriso sul suo volto. Per un momento pensai che il suo richiamo fosse un avvertimento.
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The Blue Rose [h.s. - italian translation]
Fanfiction"Se qualcosa viene dimenticato, non significa che non esiste più." Una ragazza con un passato tormentato si trova ad essere attratta da un ragazzo che, nonostante la sua personalità riservata, sembra capirla meglio di chiunque altro. All the credits...