epilogo

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Iniziò alle 8 del mattino, durante i primi telegiornali, e in poche ore si diffuse ovunque come un incendio.

In ogni città, in ogni villaggio, in ogni strada, in ogni casa, persone che guardavano la loro TV, il computer, i laptop e schermi di cellulari. Furono mandati messaggi, furono fatte frenetiche chiamate al cellulare, i sussurri divennero urla. La folla si mosse nelle strade, richiedendo giustizia. Gli edifici del governo e gli istituti, dove erano avvenuti i terribili esperimenti e omicidi, furono dati alle fiamme. Scoppiò il caos quando la consapevolezza raggiunse la gente che aveva vissuto nell'ignoranza per così tanti anni.

Tutto quello che ci era voluto era un singolo video. Le persone non sapevano da dove venisse quel video, chi avesse hackerato il sistema, ma improvvisamente era ovunque.

Il video che raccontava la storia di una ragazza e di un ragazzo in particolare. La storia di dolore, paura, tristezza, solitudine, rifiuto, ma anche di guarigione, coraggio, conforto, unione e accettazione.

La storia che portò a galla la verità. Alcuni ci credettero e decisero coraggiosamente di fare qualcosa, altri non ci credettero e decisero di non fare nulla. Tuttavia, nessuno riusciva più a chiudere gli occhi e fare finta che nulla fosse successo. La rivoluzione era già troppo vicina, troppo visibile, bastava dare un'occhiata fuori casa per vederla avvenire.

Le persone si erano finalmente svegliate da un profondo sonno, ma i loro tentativi sarebbero stati abbastanza per fare la differenza? O altra gente innocente avrebbe ancora sofferto per essere diversi da quello che la società voleva che fossero?

Quello si sarebbe visto in futuro, per ora era importante continuare a lottare senza perdere la speranza. Soltanto in quel modo avremo potuto raggiungere la vittoria.

***

Passi veloci echeggiarono nel corridoio, tre ombre superarono i vecchi dipinti appesi alle mura. La debole luce che proveniva dalle finestre illuminava un po' il luogo, tuttavia continuava a sembrare spettrale e grigio. La villa una volta era magnifica, c'erano state molte feste per importanti persone benestanti che erano della classe superiore.

Quella villa apparteneva a Mr. Davis, il padre di Heather.

Era passata una settimana dalla notte in cui Heather si era sacrificata per salvare i suoi amici e il ragazzo che amava. Il mattino successivo il video era stato diffuso in tutto il mondo, era l'ultima parte del piano di Harry. Dal quel momento la villa era vuota, nessuna festa, nessuno. Solo stanze silenziose.

Fino alla sera scorsa.

"Probabilmente si è già svegliata, dobbiamo continuare quello che abbiamo iniziato. Quel fottuto video che ha fatto con quel ragazzo ha causato troppi problemi."

Mr. Davis imprecava poco, ma in quel momento l'insurrezione e il malcontento nelle strade l'avevano reso nervoso e arrabbiato. Mai in vita sua avrebbe pensato che la propria figlia avrebbe potuto provocare una cosa del genere ed ecco perchè la odiava ancora più di prima.

Gliel'avrebbe fatta pagare per tutto questo. Gli scorsi sei giorni erano soltanto l'inizio.

"Però dobbiamo essere attenti. Ha ancora forza." Mr. Conner si strofinò il braccio, ricordando ancora l'incidente nell'istituto con una furiosa ragazzina mora.

"No, merda." mormorò Mr. Davis, aggiustandosi con rabbia il colletto.

I tre uomini si fermarono davanti una porta e aprirono il lucchetto, prima di entrare attentamente nella grande camera da letto che era collegata a un piccolo salotto.

"Dov'è?" la domanda scivolò fuori dalla bocca di Mr. Conner nel momento in cui vide il letto vuoto.

"Deve essere da qualche parte qui. Chiama gli altri." disse velocemente Mr. Davis al terzo uomo che era entrato con loro.

Iniziarono a guardarsi intorno nella camera, cercandola. Gli altri si unirono presto a loro.

Poi uno degli uomini notò qualcosa sul tavolo vicino ad una finestra.

Lentamente si avvicinò, socchiudendo gli occhi scettico. Gli altri continuarono la loro ricerca dietro di lui, ma lui già sapeva che era invano. Ciò che vide poggiato sul tavolo sotto i fragili raggi del sole invernale ne era la prova.

Una rosa blu e un'erica bianca legati insieme con un sottile nastro blu.

Fine.

The Blue Rose [h.s. - italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora