capitolo quarantuno

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"Nessuno sa di questa casa eccetto io e...Lil e Carl. Dopo la morte dei miei genitori, Carl ha pensato che sarebbe stato buono avere un posto dove scappare se fosse successo qualcosa di nuovo."

Potevo sentire il dolore nella voce di Harry e gli strinsi la mano in modo confortante, lasciandogli sapere che ero lì per lui. Lo sguardo dolce con cui mi guardò era la prova che avevo fatto la cosa giusta. Continuammo a camminare per la casa mentre Harry mi mostrava le diverse stanze, ogni tanto indicava qualche dettaglio importante che avrei dovuto sapere.

Avevo scoperto che la foresta verso la quale Harry aveva guidato, era dove era localizzata la casa di legno. Era abilmente nascosta in mezzo agli alberi, vicino a fiume angusto con acqua pulita. Il posto aveva un'atmosfera serena, esattamente ciò fi cui avevamo bisogno ora, dopo la tempesta che avevamo affrontato. Dopo aver nascosto la motocicletta nella boscaglia nelle vicinanze, eravamo entrati in casa con le mani intrecciate con forza, e mi trovai a piacere quello che vedevo. Il legno dava un'atmosfera accogliente, le camere decorate meravigliosamente che Harry mi aveva mostrato indicavano un buon gusto. Ebbi la sensazione che Lily avesse avuto a che fare con questo.

"E questa è la terza ed ultima stanza." Harry aprì la porta e velocemente guardai dentro, poi guardai Harry. I suoi occhi erano ancora un po' rossi per il pianto precedente e vidi che cercava di trattenere il dolore, distraendosi mostrandomi la casa. Lo capivo, anch'io cercavo di non pensare agli eventi recenti. La ferite erano troppo fresche; riportare il dolore a galla avrebbe soltanto fatto ancora più male. Avremmo dovuto lasciar guarire tutto col tempo.

Il resto della giornata passò in silenzio per la maggior parte, ma rimanemmo tutto il tempo insieme. Finché nella tarda sera Harry non mi disse che aveva bisogno di un po' di tempo da solo e si andò a sedere sulla veranda. Io mi tenni occupata pulendo la cucina dopo la cena. C'era poco da pulire dato che nessuno di noi due aveva molto appetito, ma volevo fare qualcosa. Dopo essermi seduta in salotto per un po', cercando di leggere uno dei libri che avevo trovato sullo scaffale, non ne uscì niente di buono. I miei pensieri continuavano a portarmi alla deriva e dovetti trattenermi dal raggiungere Harry. Volevo dargli la sua privacy, avevo promesso di non disturbarlo. Ma il mio cuore doleva al pensiero di quanto dolore lui stesse affrontando e potevo soltanto pensare a come alleviargli quel dolore.

Sfortunatamente era impossibile.

Dopo il quarto tentativo di leggere la peima pagina del libro, alla fine lo chiusi e fu allora che sentii aprire la porta. Il mio sguardo volò immediatamente in direzione di Harry, che entrò sembrando assente.

Mi alzai lentamente e mi avvicinai a lui. Il suoi occhi incontrarono i miei e mi fece un debole sorriso. Allargando le braccia, lo strinsi in un abbraccio, che lui ricambiò immediatamente.

"Puoi dormire con me, stasera?" lo sentii mormorare tra i miei capelli, le braccia avvolte con forza intorno a me. La sua voce sembrava così fragile, sentii il cuore stringermisi nel petto. Chiudendo gli occhi per un momento, cercai di evitare le lacrime che minacciavano di cadere.

"Certo." sussurrai, poggiando la testa sulla sua spalla.

***

Il braccio di Harry era avvolto intorno a me, il suo respiro regolare era l'unico suono presente nella stanza. Guardai il suo volto attraverso i pallidi raggi della luna, anche mentre dormiva sembrava triste.

Accarezzando gentilmente i suoi ricci castani, rimasi sveglia e pensai a quanto lo amassi. Lui era entrato nella mia vita e mi aveva salvata, dal disgruggere me stessa e dalle persone che provavano a distruggermi. Avevo provato ad allontanarlo, ma lui non aveva rinunciato.

Lui era il mio salvatore, la mia cura, il mio mondo.

Chianandomi, lasciai un leggero bacio sulla sua guancia e mi si riempì il cuore di tenerezza quando vidi un piccolo sorriso formarsi sulle sue labbra. Ma non si svegliò.

Mi misi seduta attentamente, prima di camminare verso la finestra. Tra gli alberi quasi nudi, brillava la luna piena. Il cielo era chiaro e pieno di luminose stelle, nessun segno delle nuvole.

Mi voltai a guardare Harry e fu allora che notai qualcosa sotto il letto.

Spalancai gli occhi sorpresa, il battito cardiaco accelerò leggermente e mi accovacciai per prendere silenziosamente l'oggetto sotto il letto.

Era la mia borsa sportiva, quella che stava a casa di Harry.

Come diavolo ci era finita qui? Harry mi aveva detto che solo Lily e Carl sapevano di questo posto, oltre a lui. Sospettavano che sarebbe successo qualcosa e avevano portato qui le mie cose per precauzione?

Con mani tremanti, la aprii e trovai i miei panni intoccati, esattamente nel modo in cui li avevi tenuti quando avevo vissuto con Harry, Lily e Carl per un paio di settimane. Comunque c'era qualcoda che prima non c'era, qualcosa che avevo portato da scuola, ma che avevo lasciato in camera di Harry, sulla sua scrivania.

Il mio dipinto ancora non concluso della tempesta.

Mi alzai lentamente con la carta piegata tra le mani e ritornai alla finestra. Srotolai lentamente il foglio da disegno, guardai il dipinto alla luce della luna. Diverse sfumature di grigio, le nuvole tempestose scure rappresentavano la tempesta che copriva la mia vita quando lo avevo iniziato.

Sollevai lo sguardo sul cielo notturno e, all'improvviso, seppi esattamente cosa aggiungere al dipinto per finirlo finalmente.

Fissai Harry che ancora dormiva, prima di posare il disegno per terra dove brillava la luce. Poi presi i pennelli e i colori dalla borsa e li poggiai accanto a me. Dopo aver riempito un bicchiere di plastica con l'acqua, iniziai a mischiare i colori eccitata.

E poi dipinsi.

Impressi le mie emozioni sul foglio, ogni pennellata indicava qualcosa. Da quando avevo iniziato a fare questo disegno, aveva acquisito un significato, ed aveva assunto ancora più significato dopo aver incontrato Harry e avermi chiesto cosa significasse per me quel giorno nella foresta. Il giorno in cui avevamo condiviso il nostro primo bacio.

Gradualmente il disegno nella mia mente iniziò a prendere forma sul foglio. Dopo aver fatto gli ultimi dettagli, posai lentamente il pennello e poi guardai quello che avevo dipinto.

Era una rosa, una rosa blu scuro circondata da un leggero bagliore. Le nuvole tempestose la circondavano, tuttavia non riuscivano ad avvolgerla nel loro abbraccio oscuro. Sul lato sinistro, il cielo rivelava una luminosa, grande luna e le stelle. L'avevo fatta in modo che spingesse via le nuvole e diventasse sempre più grande.

Sentendomi stanca, ma soddisfatta per il risultato finale, lasciai il dipinto ad asciugare dov'era e iniziai a pulire il disordine che avevo creato sul pavimento

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Sentendomi stanca, ma soddisfatta per il risultato finale, lasciai il dipinto ad asciugare dov'era e iniziai a pulire il disordine che avevo creato sul pavimento. Tuttavia, presto, la stanchezza vinse e l'ultima cosa che ricordo era che avevo poggiato la testa sul bordo del letto, il pennello ancora in mano.


Guardate un po' chi è tornata!
O meglio, cosa :P

The Blue Rose [h.s. - italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora